30 Apr, 2025 - 13:00

Stella al Merito del Lavoro, 14 umbri premiati il 1 maggio: ecco chi sono

Stella al Merito del Lavoro, 14 umbri premiati il 1 maggio: ecco chi sono

In occasione della Festa dei lavoratori del 1 maggio 2025 l'Umbria celebra l'eccellenza e la dedizione professionale con la consegna della Stella al Merito del Lavoro a quattordici dipendenti umbri che si sono distinti per etica, competenza e passione. Una cerimonia solenne, quella del Primo Maggio a Perugia, che rende omaggio a storie personali di lavoro quotidiano e silenziosa eccellenza.

Stella al Merito del Lavoro 2025: un riconoscimento che racconta l'Umbria che lavora

Sono 14 i lavoratori umbri che riceveranno la Stella al Merito del Lavoro 2025, il massimo riconoscimento concesso dallo Stato a dipendenti che si siano distinti per meriti eccezionali nel corso della propria carriera. La cerimonia ufficiale si terrà giovedì 1 maggio alle ore 10.00 nel salone Bruschi della prefettura di Perugia, presieduta dai prefetti Francesco Zito (Perugia) e Antonietta Orlando (Terni), in una cornice solenne e carica di significato.

L'onorificenza di Maestro del Lavoro non è solo un premio, ma un simbolo di valori fondanti: laboriosità, perizia e rettitudine morale, come previsto dalla normativa istitutiva di fine Ottocento. Ogni anno vengono insigniti circa mille lavoratori in tutta Italia, scelti attraverso un rigoroso processo di selezione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

I nomi dei nuovi Maestri del Lavoro umbri

Quest'anno, tra i nuovi Maestri del Lavoro, ci sono undici persone della provincia di Perugia e tre da quella di Terni. Tra loro troviamo:

  • Roberta Alunni di Torgiano (Enel Energia)
  • Maria Francesca Ascani di Perugia (Poste Italiane)
  • Emanuela Cecchini di Terni (esseCI Srl, Narni)
  • Giorgio Cervelli di Spoleto (Poste Italiane)
  • Giorgio Gigli di Terni (EL.TE Srl)
  • Natascia Massini di Foligno (Arnaldo Caprai Società Agricola)
  • Mariella Mirabasso di Marsciano (S.E.A. Spa)
  • Fabrizio Orlandoni di Fratta Todina (Emu Group)
  • Maurizio Palmerini di Perugia (Margaritelli Spa)
  • Renzo Rafanelli di San Gemini (O-I Italy Spa)
  • Lino Scarinci di Scheggia e Pascelupo (Anas Spa)
  • Marco Sirchio di Perugia (Lungarotti)
  • Marsilio Vecchi di Sellano (Acque Minerali Srl)
  • Roberto Velotti di Foligno (Trenitalia)

Ognuno di loro rappresenta un tassello della varietà produttiva dell'Umbria, dai settori energetico e postale a quello agricolo, edile, ferroviario e manifatturiero.

Oltre la medaglia: il valore civile del premio

Essere Maestro del Lavoro significa anche diventare testimoni di valori fondamentali come la sicurezza, l'etica professionale e la sostenibilità. I neo insigniti saranno infatti coinvolti nel progetto nazionale di "Testimonianza formativa nelle scuole", un'iniziativa di volontariato che li vedrà raccontare la propria esperienza agli studenti degli istituti umbri. Nei primi mesi del 2025, in Umbria, oltre duemila studenti hanno già incontrato Maestri del Lavoro in più di trenta scuole, comprese quelle per adulti. Una missione educativa che trasforma il premio in un ponte tra generazioni.

La storia della Stella al Merito del Lavoro e dei Maestri del Lavoro ha radici profonde: istituita con regio decreto nel 1898, la decorazione è attualmente gestita dalla Federazione Nazionale dei Maestri del Lavoro, nata nel 1954 e oggi composta da oltre 14 mila associati, di cui circa 300 in Umbria. Dopo la cerimonia regionale del Primo Maggio in Umbria, alcuni degli insigniti parteciperanno in ottobre alla celebrazione nazionale al Quirinale, nel Salone dei Corazzieri, con il Presidente della Repubblica.

In quell'occasione verranno premiati 40 Maestri, due per ciascuna regione, selezionati dai Consoli regionali. Quel giorno riceveranno il premio da Sergio Mattarella anche Mauro Patassini di Arvedi Ast Terni e Vincenzo Tofanelli per la provincia di Perugia. 

Un riconoscimento, la Stella al Merito, che non si limita a premiare ma invita a riflettere su cosa significhi davvero lavorare con passione, responsabilità e dedizione in un Paese che ha bisogno di esempi concreti e positivi.

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Giorgia Sdei
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