Nel cuore della programmazione estiva di "La Formica Rossa", arriva una serata che promette di spostare gli equilibri dell’estate ternana. Sabato 26 luglio, alle 21.30, Stefano Nazzi porterà sul palco dell'Anfiteatro Romano di Terni il suo racconto teatrale "Canti di guerra", un viaggio che intreccia la cronaca con la narrazione. L'evento, firmato Letz Produzioni, punta su una voce che sa come tenere il pubblico ancorato a ogni parola, dentro una storia che ha il passo della verità e il peso della memoria.
Il progetto di Nazzi propone un tuffo nella cronaca nera di cinquant'anni fa, tra episodi di sangue, tensioni sociali e figure emblematiche della malavita milanese. La cornice sonora dell'evento sarà curata da Stefano Tumiati, con musiche che accompagneranno la narrazione e ne accentueranno i momenti più intensi.
Il cuore dello spettacolo è un reading teatrale tratto dal libro di Nazzi, con brani che restituiscono l'atmosfera tesa e violenta di una città spaccata tra ambizioni criminali, ribellioni giovanili e ambigui legami con il mondo dell'intrattenimento e degli affari. Le sue parole sono cariche di immagini: “A me piacevano le banche con la porta girevole, un calcio e il mondo cominciava girare. Uscivo per primo, facevo fuori un caricatore intero e davo il via al far west. Ci chiamavano ‘il mucchio selvaggio’. È questa la Milano degli anni Settanta: oscura, plumbea, e irriconoscibile rispetto a quella di oggi. Per le strade si calpestano i bossoli di pistola, la media di omicidi è di 150 all’anno. Nei locali notturni si mescolano delinquenti, imprenditori e personaggi dello spettacolo e le bische sono nascoste dentro a palazzi insospettabili”.
La narrazione di "Canti di guerra" si concentra su tre protagonisti della criminalità organizzata dell'epoca. Si tratta di Francis Turatello, detto "Faccia d’angelo", assetato di comando e potere; Renato Vallanzasca, conosciuto come "il bel René", carismatico e provocatore; e Angelo Epaminonda, soprannominato "il Tebano", noto per la sua brutalità e determinazione.
Scrive Nazzi: “Qui si incrociano per la prima volta i destini dei tre banditi che cambieranno le sorti della mala milanese, i loro nomi si pronunciano a bassa voce perché si portano dietro una scia di polvere da sparo. Sono tre uomini molto diversi tra loro: Francis Turatello, noto come ‘Faccia d’angelo’, insaziabile di potere, Renato Vallanzasca, il ‘bel René’ un rapinatore anarchico che ama essere sempre al centro dell’attenzione e Angelo Epaminonda, detto ‘il Tebano’ un gangster feroce e spietato”.
Nel libro, Nazzi traccia non solo i movimenti e le gesta dei tre personaggi principali, ma analizza anche i motivi che li hanno spinti verso il crimine. Le loro esistenze si intrecciano in un momento storico in cui la violenza era moneta quotidiana e le alleanze nel mondo malavitoso potevano durare meno di una stagione. L’autore racconta la trasformazione di Milano da metropoli operosa a terreno di scontri e vendette, con un ritmo narrativo serrato e uno stile fedele alla tradizione della cronaca più rigorosa.
L'appuntamento con Stefano Nazzi segue di poche ore lo spettacolo di Barbascura X, previsto per il 25 luglio. Entrambi gli eventi costituiscono il cuore del primo ciclo estivo della rassegna, pensata per offrire al pubblico ternano un'estate di incontri, riflessioni e intrattenimento culturale nei luoghi simbolo della città.