24 Jun, 2025 - 16:00

'La Dolce Vita' in jazz: Stefano Di Battista & Colours Jazz Orchestra all'Anfiteatro di Terni con Visioninmusica

'La Dolce Vita' in jazz: Stefano Di Battista & Colours Jazz Orchestra all'Anfiteatro di Terni con Visioninmusica

C'è una melodia che riesce a raccontare l’Italia meglio di mille parole: quella che scivola tra le note di Caruso, si tinge del blu di Volare e accarezza i sogni felliniani con la leggerezza di un sassofono. È la magia di La Dolce Vita, il progetto musicale firmato da Stefano Di Battista e dalla Colours Jazz Orchestra, da vedere live all'Anfiteatro di Terni il 2 luglio con Visioninmusica, capace di trasformare l’immaginario collettivo in un’esperienza sonora dal vivo, intensa e caleidoscopica. Un concerto che non è solo musica, ma racconto, emozione e identità.

Visioninmusica, all'Anfiteatro di Terni arriva Stefano Di Battista & Colours Jazz Orchestra

In questa avventura musicale, Stefano Di Battista non si limita a suonare: costruisce, insieme alla big band marchigiana diretta da Massimo Morganti, un viaggio narrativo e sensoriale nell’Italia del boom economico, del grande cinema e delle melodie immortali. Ogni brano arrangiato per l’ensemble jazz diventa un affresco sonoro che richiama atmosfere precise: le strade assolate di Trastevere, i set cinematografici di Cinecittà, le onde che lambiscono le coste della nostra penisola.

Il progetto La Dolce Vita è un tributo all’immaginario musicale e cinematografico italiano, ma anche un’opera che rinnova e reinventa, attraverso il linguaggio del jazz, alcuni dei brani più celebri della nostra tradizione. Il risultato è una sequenza di quadri sonori che raccontano non solo un’epoca, ma un’intera estetica culturale. Il repertorio proposto include arrangiamenti di brani storici della canzone italiana, resi in modo raffinato, dinamico e coinvolgente, capaci di far dialogare la grande tradizione melodica con le più moderne forme espressive del jazz orchestrale.

Stefano Di Battista: il sax che racconta l’Italia

Sassofonista tra i più celebri in Europa, Stefano Di Battista ha fatto del jazz il suo linguaggio d'elezione. Nato a Roma e formatosi tra le aule del Conservatorio e le notti di Parigi, ha saputo fondere la sensibilità mediterranea con la raffinatezza d'oltralpe. Il suo percorso musicale, partito dal mito di Art Pepper, si è arricchito negli anni di collaborazioni prestigiose: da Elvin Jones a Jimmy Cobb, da Renato Zero a Claudio Baglioni.

Con Morricone Stories ha reso omaggio al grande Maestro, e con La Dolce Vita prosegue la sua esplorazione dei grandi miti italiani, trasfigurandoli in chiave jazz. Il suo suono non è solo impeccabile tecnicamente, ma portatore di un'emozione sincera, che si muove tra malinconia, gioia e struggimento. Oltre al lavoro da solista, Di Battista ha spesso affiancato progetti di carattere teatrale e televisivo, dimostrando una versatilità che lo rende uno degli interpreti più eclettici del panorama musicale contemporaneo.

Colours Jazz Orchestra: la big band che unisce tradizione e sperimentazione

Fondata nel 2002 da Massimo Morganti, la Colours Jazz Orchestra rappresenta oggi una delle realtà più affermate del panorama jazz nazionale. Con sede nelle Marche e un repertorio che spazia dalle partiture originali alle rivisitazioni dei grandi classici, l'orchestra ha saputo distinguersi per potenza sonora, raffinatezza e grande versatilità interpretativa.

Accanto a Morganti si sono alternati musicisti e compositori di fama mondiale, da Kenny Wheeler a Maria Schneider. L’album Nineteen Plus One è stato lodato dalla critica internazionale, così come i lavori più recenti come Momenti. Con La Dolce Vita, l’orchestra mette in campo tutta la sua forza espressiva per accompagnare il sax di Di Battista in un viaggio musicale capace di emozionare e sorprendere. La presenza della big band aggiunge uno spessore orchestrale che permette di esplorare tutte le sfumature timbriche, dal lirismo più intimo fino all’esplosione sonora più trascinante.

Un progetto che parla all’anima del pubblico

Non è solo nostalgia, ma una riflessione sonora sul nostro passato, sulle immagini che ci hanno cresciuti e le canzoni che ancora ci fanno cantare. Il concerto all'Anfiteatro di Terni è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, a testimonianza del valore culturale e identitario dell'iniziativa.

Ogni performance diventa così un rito collettivo, dove il pubblico viene trasportato in una dimensione sospesa tra memoria e attualità, dove le note non solo intrattengono, ma raccontano chi siamo stati e forse chi vogliamo ancora essere.

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Giorgia Sdei
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