Esattamente un anno fa, il 29 maggio 2023 Stefano Bandecchi veniva eletto sindaco di Terni. Il giorno dell’elezione era stato un bagno di folla, migliaia di persone si erano riversate nelle strade della città tra cori, sorrisi, strette di mano per accogliere e festeggiare insieme al nuovo primo cittadino.

Si era arrivati, dopo il primo turno, al ballottaggio fra Bandecchi e Orlando Masselli, assessore uscente al bilancio della giunta Latini. Al primo turno Alternativa Popolare si era attestata al 7,7% in meno rispetto alla colazione di centrodestra guidata da Masselli. Verso il ballottaggio Bandecchi era invece arrivato a oltre il 54%, staccando l’avversario che si era mantenuto poco al di sopra del 45%.

Al comizio elettorale del 26 maggio 2023, con al suo fianco l’immancabile Riccardo Corridore, futuro vicesindaco di Terni, aveva detto “Io che non ho mai avuto nulla nella vita e che ho costruito per conto mio, prima sognando, poi realizzando e poi mantenendo“. Bandecchi, livornese classe 1961, viene da una famiglia modesta: non solo non ha mai nascosto le proprie umili origini, ma ne ha sempre fatto un motivo di orgoglio. I suoi genitori sono stati i fari di un uomo che venendo dal nulla, come più volte sottolineato, ha costruito tanto.

Stefano Bandecchi e Terni oggi: “C’è poco da festeggiare”

Oggi nelle parole del sindaco di Terni appare scolorita quella festa di un anno fa ma non per tristezza: come ha da poco dichiarato in un’intervista in esclusiva a Tag24 Umbria il suo sguardo è rivolto al futuro.

Quel giorno è storia, io ora voglio guardare avanti ha detto –ho fatto per la città di Terni quello che ritenevo giusto, sto ancora facendo. Spero che a breve arrivino le attrezzature per poter fare gli asfalti come io credo perché fino ad oggi si sono rubati i soldi. Noi vogliamo ancora proseguire un percorso cominciato un anno fa”.

“Al momento – prosegue Bandecchi – non c’è niente da festeggiare. Siamo work in progress, vicini alle elezioni europee. In questo, però, una cosa c’è da festeggiare: Alternativa Popolare un anno fa non esisteva come partito, adesso invece è una realtà consolidata nel panorama nazionale. E’ un partito che sta segnando punti importanti e che sta acquisendo sempre più consensi, Alternativa Popolare sta segnando il passo giusto”.