È arrivato nel giorno di Natale, il lungo e emozionato commiato dalla carica di sindaca di Assisi da parte di Stefania Proietti. La neo governatrice dell’Umbria ha affidato ai social il suo saluto alla Città Serafica dopo quasi otto anni di governo. Il messaggio è corredato da una foto scattata a Costa di Trex, la piccola frazione assisana dove la presidente della Regione risiede. Lunedì prossimo, il 30 dicembre, il passaggio ufficiale delle consegne con il vice sindaco Valter Stoppini che le subentrerà fino alle prossime elezioni.

Proietti saluta la sua Assisi: lo spirito francescano abbraccia l’Umbria intera

C’è certo la gioia per un grande traguardo raggiunto – scrive la governatrice umbra -, non da me sola ma da Assisi tutta, ma anche la nostalgia per ciò che questa conquista inevitabilmente comporta ovvero il fatto che io dovrò lasciare il mio servizio da vostro Sindaco prima della scadenza del mandato ovvero il prossimo 30 dicembre“.

Proietti dedica ampio spazio alla sostanziale continuità nel solco dello spirito francescano che ha ispirato prima il suo doppio mandato da sindaca, poi la campagna elettorale e ora il governo regionale. “Il 29 novembre – prosegue -, giorno della festa di tutti i Santi dell’Ordine Francescano, sono stata proclamata Presidente della Regione Umbria. Un viatico più propizio, alla vigilia delle celebrazioni dell’Ottavo centenario francescano, non poteva esserci. Questa data è per me una cifra dell’impegno politico che cerco di esercitare, senza risparmiare tempo ed energie, ispirandomi ai valori fondativi del francescanesimo e questi valori, che abbiamo sempre condiviso con tutta la nostra Città, sono stati la mia guida in questi otto meravigliosi anni trascorsi da sindaca di Assisi“.

Anni in cui non sono certamente mancate le difficoltà, a partire dalla gestione del terremoto che ha ricordato, commossa, anche in occasione della recente riapertura del Santuario del Sacro Tugurio, passando per la pandemia del 2020 e infine per le guerre. “I nostri valori, i valori di Assisi – promette Proietti -, ora più che mai cammineranno con me nell’impegno importantissimo che mi appresto a vivere al servizio del territorio e della comunità regionale, una famiglia più grande, più ampia, nella quale c’è Assisi, ci siete voi, ci siamo noi“.

“L’Umbria intera si rispecchia in Assisi”, la Presidente guarda alla continuità

Lo spirito di servizio, annuncia Proietti, è ciò che guiderà il suo impegno anche in Regione. “Assisi e l’Umbria – sottolinea – sono un indistinto legame nello spazio e nel tempo, perché Assisi è autenticamente Umbra nella storia, nei cromosomi e nella civiltà, perché l’Umbria, tutta, ha in Assisi uno specchio fedelissimo della propria coscienza identitaria regionale“.

Il messaggio di Assisi, Città della Pace, sarà lo stesso dell’Umbria e abbraccerà tutta la Regione. “Assisi sarà una bandiera forte e poetica, un vessillo straordinariamente universale, un messaggio di fraternità pace e custodia del creato, un sigillo purissimo a salvaguardia del nostro futuro“.

La conclusione del messaggio di Proietti torna ancora sullo spirito francescano, che ne è la chiave di lettura. La governatrice passa in rassegna la composizione della “dote” con cui si è insediata il 29 novembre scorso:la Costituzione della Repubblica, il Cantico delle Creature e la cronaca del centenario del 1926, che rifulse da Assisi su tutta l’Umbria, la luce di San Francesco, il Sabato del dialogo e della Pace, il custode del creato e il patrono d’Italia“.

Per Assisi e per l’Umbria intera, si prospettano grandi cambiamenti. Il governo regionale tornato in mano al centrosinistra con tutti gli impegni, pressanti, e le promesse elettorali da mantenere già sul piatto. A breve partiranno anche gli appuntamenti del Giubileo che ha appena avuto inizio per cui l’Umbria e Assisi in particolare, giocheranno un ruolo fondamentale. Ma Proietti non ha dubbi che l’autentico francescanesimo sarà d’aiuto. “La guida nella democrazia e la luce per lo spirito, la pace, la fraternità, la conciliazione, un nuovo umanesimo. L’Italia e l’Umbria. L’Umbria e Assisi. Insieme, nel nome di San Francesco, sempre!