06 May, 2025 - 20:57

Polemica in Umbria, Proietti replica all’opposizione: “Assenza più che giustificata”

Polemica in Umbria, Proietti replica all’opposizione: “Assenza più che giustificata”

La seduta del Consiglio regionale dell’Umbria (Assemblea legislativa) del 6 maggio 2025 si è aperta sotto tensione per l’assenza di Stefania Proietti. I consiglieri di centrodestra hanno accusato la maggioranza di aver trasformato l’assemblea in “una farsa”, abbandonando l’Aula in segno di protesta e recandosi dal prefetto.

La vicenda ha alimentato una nuova polemica politica in Umbria attorno alla gestione della sanità regionale. Dal canto suo, la presidente Proietti ha respinto le critiche in una nota ufficiale, spiegando che la sua assenza era "più che giustificata".

Stefania Proietti assente dal Consiglio regionale Umbria: ecco perché

Proietti ha chiarito di trovarsi a Roma impegnata nella Commissione Salute della Conferenza delle Regioni. Si tratta dell’organo che riunisce gli assessori regionali alla sanità per confrontarsi sulle politiche sanitarie: "La Commissione Salute è formata da tutti gli assessori alla Sanità delle Regioni e delle Province autonome" e "analizza gli argomenti più importanti in ambito sanitario e sociosanitario". In pratica, in questa sede si definiscono anche linee guida e finanziamenti per il sistema sanitario regionale. Proietti ha sottolineato che, nell’incontro romano del 6 maggio, erano all’ordine del giorno temi fondamentali come:

  • il riparto delle disponibilità finanziarie per la sanità regionale,
  • la riforma della rete di assistenza territoriale,
  • l’organizzazione della medicina generale sul territorio.

Sanità umbra, cosa si decide oggi a Roma: Proietti in Commissione Salute

Secondo la sua giunta, questa riunione di Commissione è stata convocata in presenza dopo che l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea aveva già fissato la data del Consiglio regionale.

Per Proietti si trattava dunque di impegni istituzionali incompatibili con la seduta consiliare: un’occasione per affrontare temi cruciali della sanità regionale umbra insieme ai colleghi di tutte le regioni.

“Non mi sottraggo al confronto”: la replica di Stefania Proietti alle accuse

Nella sua nota, Proietti ha ribadito: "Sono abituata per carattere e coerenza a non sottrarmi mai ai confronti". Ha poi spiegato che in Aula avrebbe dovuto intervenire solo in tre question time – di cui uno presentato dalla maggioranza – su un totale di 30 punti all’ordine del giorno, e per gli altri temi non era necessaria la sua presenza. Per questo, la governatrice (Presidente della Giunta regionale) ha definito la propria assenza "più che giustificata".

Proietti ha inoltre criticato l’atteggiamento dell’opposizione: "Abbandonare l’aula per un pretesto del genere è veramente… lesivo della buona politica", ha dichiarato. Ha aggiunto che recarsi poi in Prefettura dopo aver abbandonato l’Aula e non aver discusso questioni già calendarizzate è "irrispettoso dell’Istituzione e dei cittadini", i quali "ben comprendono i fatti e non si fanno ingannare da sterili polemiche". Invita infine la minoranza "a collaborare e cooperare nell’interesse dell’Umbria", abbandonando "toni che non appaiono consoni a una politica seria". 

Polemica in Aula e tensione tra maggioranza e opposizione in Umbria

La maggioranza e l’opposizione hanno dato letture opposte della vicenda. L’opposizione di centrodestra ha sostenuto che la seduta in Consiglio fosse stata spostata "per impedire di fare domande scomode sulla sanità regionale": Eleonora Pace (FdI) ha definito la situazione "una buffonata" e ha spiegato che il consiglio, inizialmente fissato per giovedì 8 maggio, sarebbe stato anticipato dalla maggioranza proprio per far coincidere la data con l’impegno romano di Proietti. Secondo il centrodestra, questa mossa avrebbe consentito alla presidente della giunta regionale di sottrarsi a interrogazioni "cruciali sul tema della sanità".

Il centrosinistra regionale ha invece difeso Proietti. Il gruppo Pd in Assemblea ha accusato la minoranza di “scappare dall’Aula” per evitare temi troppo divisivi, sostenendo che l’atteggiamento delle opposizioni coprirebbe divisioni interne piuttosto che difendere interessi regionali.

In ogni caso, per ora la polemica politica in Umbria resta accesa attorno all’equilibrio tra impegni istituzionali nazionali e confronto consiliare sulle questioni di sanità regionale. Le parti ribadiscono le proprie posizioni e il dibattito proseguirà nei prossimi giorni con le sedute del Consiglio regionale. 

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Francesca Secci
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