Si è conclusa lunedì 26 maggio la tornata elettorale amministrativa che in Umbria ha coinvolto i comuni di Assisi, Ameliae Monte Santa Maria Tiberina. Le urne, aperte tra domenica e lunedì (chiusura alle 15 di lunedì), hanno visto un’affluenza media definitiva del 64,30%, in leggero calo rispetto al 66,15% della precedente consultazione.
In serata sono emersi i verdetti: in tutti e tre i centri gli elettori hanno scelto la continuità amministrativa, riconfermando di fatto l’indirizzo politico delle giunte uscenti.
La presidente della Regione Stefania Proietti, già sindaca di Assisi fino alla sua recente elezione a governatrice umbra, ha rivolto un messaggio istituzionale ai nuovi primi cittadini.
Nella nota ufficiale diffusa da Palazzo Donini si legge: "Ai neo sindaci Valter Stoppini, Avio Proietti Scorsoni e Rinaldo Mancini la Presidente e la Giunta regionale esprimono felicitazioni per il successo elettorale e augurano buon lavoro per il mandato amministrativo nell’interesse delle comunità che li hanno scelti". Di seguito, il quadro completo dei risultati nei tre comuni interessati e i relativi approfondimenti sui sindaci eletti.
Ad Assisi, città di San Francesco chiamata anche “serafica”, il nuovo sindaco è Valter Stoppini. Già vice di Stefania Proietti (e sindaco facente funzione dopo la sua elezione regionale), Stoppini era sostenuto da una coalizione di centrosinistra formata da Partito Democratico, liste civiche progressiste e altre forze alleate. Ha prevalso sul candidato del centrodestra Eolo Cicogna, appoggiato da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e liste civiche locali, ottenendo circa il 52,4% dei consensi contro il 47,6% dello sfidante.
In termini assoluti, si è trattato di un duello a due che Stoppini è riuscito a vincere mantenendo Assisi nell’alveo del centrosinistra. La sua affermazione rappresenta una chiara volontà degli assisani di proseguire il percorso amministrativo avviato negli ultimi anni sotto la guida Proietti. "Come cittadina di Assisi sono felice di essere amministrata da Valter Stoppini" aveva commentato a caldo la stessa Proietti durante lo spoglio, rivendicando la scelta di continuità fatta dalla comunità locale.
L’affluenza ad Assisi si è attestata al 64,36% degli aventi diritto, sostanzialmente in linea con la media regionale. Con Stoppini sindaco, il centrosinistra conferma quindi la sua leadership ad Assisi, mentre il centrodestra rimane all’opposizione nonostante la campagna elettorale combattuta fino all’ultimo voto.
Nel comune ternano di Amelia gli elettori hanno optato per la continuità amministrativa premiando il candidato del centrodestra Avio Proietti Scorsoni. Proietti Scorsoni, già assessore nell’ultima giunta guidata da Laura Pernazza, era sostenuto dalla lista civica “Per Amelia” con l’appoggio di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e altre forze moderate. Ha conquistato la fascia tricolore con il 54,94% dei voti validi, superando lo sfidante di centrosinistra Pompeo Petrarca(coalizione “Amelia un Patto Avanti”), fermo al 45,06%.
Il risultato, divenuto definitivo a scrutinio delle 17 sezioni, certifica che il centrodestra rimane alla guida di Amelia. Proietti Scorsoni succede infatti a Laura Pernazza, sindaca uscente che aveva lasciato l’incarico dopo l’elezione in Consiglio regionale con Forza Italia. Per il candidato sconfitto Pompeo Petrarca si tratta della seconda sconfitta consecutiva, dopo quella del 2021 proprio contro Pernazza.
"L’elettorato di Amelia ha optato per la continuità amministrativa scegliendo Avio Proietti Scorsoni", sottolineano le testate locali commentando il verdetto delle urne. Anche ad Amelia la partecipazione è risultata lievemente inferiore rispetto al passato (affluenza definitiva 63,94%), ma il dato non ha impedito al centrodestra unito di confermare il proprio feudo elettorale nel territorio comunale.
Nel borgo altotiberino di Monte Santa Maria Tiberina – il più piccolo tra quelli al voto in Umbria – si è registrato un vero e proprio plebiscito a favore di Rinaldo Mancini. Candidato sostenuto da una lista civica di area centrosinistra (“Un impegno comune”), Mancini è stato eletto sindaco con il 73,38% delle preferenze.
I suoi avversari sono rimasti nettamente distanziati: Francesco Algeri Rignanese (lista “Uniti per cambiare”) si è fermato al 23,54%, mentre Giorgia Gorini (“Umbria autonoma”) ha raccolto appena il 3,08%. Questo esito schiacciante conferma Monte Santa Maria Tiberina come roccaforte del centrosinistra locale, poiché anche la precedente amministrazione apparteneva a tale area politica.
Mancini succede infatti a Letizia Michelini, sindaca uscente eletta nel 2019 e anch’essa esponente del PD, che ha lasciato il mandato due anni prima della scadenza dopo essere entrata in Consiglio regionale. Il piccolo comune è dunque tornato al voto anticipatamente e i cittadini hanno scelto di premiare la linea della continuità: la nuova giunta Mancini proseguirà l’azione amministrativa nel solco tracciato dalla sua predecessora.
L’affluenza finale si è attestata attorno al 66%, leggermente in calo rispetto alle scorse elezioni ma comunque significativa. Il dato politico più rilevante resta la vittoria larghissima di Mancini, che garantisce al centrosinistra la permanenza alla guida dell’amministrazione comunale con un mandato pieno per i prossimi cinque anni.