11 May, 2025 - 08:33

Stato di agitazione in E-Distribuzione, proteste anche in Umbria per la riduzione di personale

Stato di agitazione in E-Distribuzione, proteste anche in Umbria per la riduzione di personale

E-Distribuzione del gruppo Enel: proclamato lo stato di agitazione in Umbria dalle sigle sindacali. Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil denunciano "gravi criticità" nel modello organizzativo e annunciano mobilitazioni. Le sigle sindacali esprimono preoccupazione per i carichi di lavoro e la carenza di organico, fattori che potrebbero incidere sulla gestione della rete elettrica regionale.

"La protesta - dicono in una nota i sindacali confederali del settore elettrico -è originata dalle gravi criticità dell’attuale modello organizzativo, promosso dall’azienda con un dimensionamento degli organici ancora insufficiente, per i carichi di lavoro eccessivi e per la reperibilità operativa ancora in sofferenza, lo stato di manutenzione delle sedi di lavoro e la volontà aziendale di modificare l’orario di lavoro a tutto il personale operativo". 

Le ragioni della protesta - spiegano le tre sigle sindacali Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil - affondano in una serie di criticità operative e organizzative che riguardano l'Umbria. Il modello organizzativo introdotto nel 2022, in particolare nelle Unità Territoriali e nei Blue Team, le squadre operative incaricate della gestione e della manutenzione delle reti elettriche sul territorio, ha scaricato le responsabilità verso i livelli più bassi, in particolare su capi e vice capi squadra, creando forte disagio.

Organici insufficienti e sedi trascurate: il contrasto con gli investimenti centrali denunciato dai sindacati

Filctem, Flaei, e Uiltec denunciano anche la carenza strutturale di organico, sia tra gli operai che tra gli impiegati tecnici, "inadeguato rispetto alle esigenze imposte dai progetti legati al Pnrr e dagli obblighi per la proroga delle concessioni delle reti di distribuzione in concessione dallo Stato. Tale problematica è anche presente in tutte le società del gruppo Enel, che sempre più è orientato in termini di razionalizzazione e massimizzazione dei profitti, a scapito delle condizioni ed organizzazione del metodo di lavoro. A peggiorare la situazione - continua la nota delle organizzazioni dei lavoratori - sono i carichi di lavoro, giudicati eccessivi e le difficoltà organizzative legate alla reperibilità operativa, con il mancato rispetto della turnazione contrattuale di una settimana su quattro in diverse aree del Paese. Non mancano poi le denunce sul degrado delle sedi operative, più volte segnalato senza riscontri concreti da parte dell’azienda. Un contrasto forte con gli ingenti investimenti riservati alle 'grandi cattedrali' delle sedi direzionali centrali, una disparità e sprechi inaccettabili".

Tra i punti più controversi figura la decisione aziendale di voler modificare l’orario di lavoro per tutto il personale operativo dei Blue Team, in maniera unilaterale. Misura che, secondo i sindacati, "inciderà negativamente sulla qualità della vita e sull’equilibrio personale dei lavoratori, nonché potrebbe portare criticità sui temi di salute e sicurezza, soprattutto sullo stress da lavoro correlato, che l’azienda tanto declama".

Indagine Inail rileva alto stress: clima aziendale "compromesso" e crescente malcontento tra i dipendenti

"Tale contesto si inserisce in un clima aziendale già fortemente compromesso - aggiungono i sindacati -, come evidenziato da un’indagine condivisa tra azienda e sindacati, realizzata con il supporto dell’Inail, che ha rilevato alti livelli di stress lavoro-correlato. Cresce il numero di dipendenti che scelgono di cambiare lavoro o di lasciare del tutto l’azienda, mentre la prospettiva dell’introduzione del nuovo orario aggrava ulteriormente il senso di frustrazione. Altro punto da attenzionare è il rapporto stesso dei dipendenti all’interno delle varie unità, che con questi continui cambiamenti e disparità di trattamento si va deteriorando e inasprendo sempre di più".

Secondo i sindacati "si corre il rischio di compromettere definitivamente il senso di appartenenza e lo spirito di servizio che hanno sempre contraddistinto il personale di E-distribuzione".

"Siamo convinti che tutto questo contrasta fortemente con la necessità del personale di poter lavorare in condizioni di serenità e tranquillità - concludono Filctem, Flaei e Uiltec -, per affrontare le necessità e le difficoltà imposte dei grandi volumi di lavoro previsti per calare a terra gli investimenti del Pnrr, anzi, è necessario un forte incremento di personale nelle varie unità operative, tecniche ed impiegatizie".

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Federico Zacaglioni
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