07 Jul, 2025 - 12:00

Stanze del sapere: le biblioteche storiche dell’Umbria dove passato e presente dialogano tra volumi preziosi

Stanze del sapere: le biblioteche storiche dell’Umbria dove passato e presente dialogano tra volumi preziosi

Immaginate di varcare porte antiche, dove il tempo sembra sospeso e ogni pagina custodisce storie che attraversano secoli. Le biblioteche storiche dell’Umbria non sono semplicemente depositi di libri, ma veri e propri templi del sapere, spazi magici dove il passato e il presente si intrecciano in un dialogo profondo e affascinante. In questi luoghi, tra scaffali di legno finemente intagliato, volte affrescate e rari volumi rilegati in pelle, si respira un’atmosfera di sacralità e contemplazione, un equilibrio perfetto tra silenzio e curiosità viva, capace di trasportarvi indietro nel tempo e al contempo stimolare la mente contemporanea. Vi guideremo in un viaggio alla scoperta di queste preziose stanze, custodi di manoscritti antichi, codici inestimabili e testi rari, veri gioielli nascosti nel cuore dell’Umbria. Ma non solo: queste biblioteche sono anche spazi dinamici, vivi, dove la cultura si rinnova continuamente, dialogando con le nuove generazioni e rimanendo fonte inesauribile di ispirazione e conoscenza.

Lasciatevi avvolgere da questa esperienza multisensoriale, in cui il sapere si fa emozione, memoria e stimolo continuo. Ogni libro diventa così una finestra aperta su mondi lontani ma sempre vicini, un invito a esplorare, riflettere e lasciarsi sorprendere.

Biblioteca Augusta – Perugia

Nel cuore della città di Perugia, tra le vie medievali e le piazze che raccontano secoli di storia, si trova la Biblioteca Augusta, un luogo dove il sapere si intreccia con la bellezza architettonica e la cultura umanistica. Fondata nel 1582 dall'umanista Prospero Podiani, questa biblioteca è una delle più antiche d'Italia, nata dall'atto generoso di un singolo cittadino che desiderava offrire alla comunità un luogo di conoscenza e riflessione.

La storia della Biblioteca Augusta inizia con la donazione da parte di Podiani della sua vasta raccolta libraria, composta da circa 10.000 volumi. Questo gesto, formalizzato in un atto pubblico nel 1582, segna l'inizio di un progetto culturale che avrebbe avuto un impatto duraturo sulla città. Podiani, oltre a donare i suoi libri, si impegnò personalmente nella gestione della biblioteca, assumendo il ruolo di bibliotecario a vita e contribuendo alla sua crescita e sviluppo.

La biblioteca trovò inizialmente ospitalità in alcuni ambienti adiacenti al Palazzo dei Priori, appositamente strutturati e decorati per accogliere la raccolta. Nel 1623, la biblioteca fu trasferita nella nuova sede di Palazzo Meniconi, dove rimase fino al 1888, quando fu nuovamente alloggiata nella Sala Podiani di Palazzo dei Priori. Oggi, la Biblioteca Augusta è situata nel Palazzo Conestabile della Staffa.

Il patrimonio della biblioteca è straordinariamente ricco e variegato. Conta oltre 3400 manoscritti, molti dei quali provenienti da fondi conventuali perugini, tra cui quelli dei monasteri di San Pietro e San Domenico. Inoltre, conserva circa 1.330 incunaboli e 16.500 cinquecentine, testimonianze preziose della produzione editoriale dei primi secoli di stampa. La raccolta si è arricchita nel tempo grazie a donazioni, acquisti e lasciti, tra cui quelli del bibliofilo romano Giovanni Angelo Altemps e del canonico perugino Enea Baldeschi.

Oggi, la Biblioteca Augusta non è solo un luogo di conservazione, ma anche un centro culturale vivo e dinamico. Offre servizi di consultazione, prestito e lettura, e ospita eventi, conferenze e attività didattiche. La sua missione è quella di continuare a essere un punto di riferimento per la comunità, un luogo dove passato e presente si incontrano, dove la storia del sapere si fa esperienza quotidiana.

Biblioteca Sperelliana – Gubbio

Immaginate di varcare le soglie di un antico monastero, dove il silenzio è interrotto solo dal fruscio delle pagine sfogliate e dall'eco di secoli di storia. La Biblioteca Sperelliana, situata nell'ex monastero Olivetano di San Pietro a Gubbio, è uno di quei luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, permettendo ai visitatori di immergersi in un'atmosfera di cultura e spiritualità.

Fondata il 10 giugno 1666 dal vescovo Alessandro Sperelli, la biblioteca nasce come un atto di generosità e lungimiranza. In un periodo di difficoltà economica e sociale per la città, Sperelli comprese l'importanza della cultura come strumento di riscatto e crescita. Decise così di donare alla comunità la sua preziosa libreria personale, composta da circa 7.000 volumi, affinché fosse accessibile a tutti, in particolare ai giovani desiderosi di apprendere.

La biblioteca si colloca tra le prime istituzioni culturali italiane con finalità pubbliche, seguendo l'esempio di altre illustri biblioteche come l'Ambrosiana di Milano e l'Angelica di Roma. Per garantire una gestione adeguata del patrimonio, nel 1667 fu istituita la Congregazione Sperella, un organismo che si occupava della cura e dell'amministrazione della biblioteca, nominando un bibliotecario con compiti di supervisione e conservazione.

Nel corso dei secoli, la Sperelliana ha visto crescere il suo patrimonio grazie a numerose donazioni e lasciti. Tra i più significativi, si ricordano quelli di Vincenzo Armanni, un appassionato ricercatore delle testimonianze storiche e letterarie della città, e delle famiglie Ranghiasci, Bonfatti, Mantovani, Lucarelli. Questi fondi hanno arricchito la biblioteca di opere di grande valore, offrendo uno spaccato della cultura eugubina attraverso i secoli.

La sede originaria della biblioteca fu Palazzo Pretorio, l'attuale Palazzo Comunale. Con il passare del tempo e l'aumento del numero di volumi, si rese necessario un nuovo spazio. Nel 1974, la biblioteca fu trasferita nell'ex convento di Santo Spirito, in via Cairoli. Tuttavia, la sua definitiva collocazione avvenne nel 2010, quando la biblioteca trovò ospitalità nell'ex monastero Olivetano di San Pietro.

Il patrimonio della biblioteca è straordinariamente ricco e variegato. Conta oltre 3400 manoscritti, molti dei quali provenienti da fondi conventuali perugini, tra cui quelli dei monasteri di San Pietro e San Domenico. Inoltre, conserva circa 1.330 incunaboli e 16.500 cinquecentine, testimonianze preziose della produzione editoriale dei primi secoli di stampa. La raccolta si è arricchita nel tempo grazie a donazioni, acquisti e lasciti, tra cui quelli del bibliofilo romano Giovanni Angelo Altemps e del canonico perugino Enea Baldeschi.

Se desiderate immergervi in un'atmosfera unica, dove il sapere si fonde con la bellezza e la storia, la Biblioteca Sperelliana di Gubbio è il posto che fa per voi. Un luogo dove ogni libro racconta una storia, ogni angolo evoca un ricordo e ogni visita è un viaggio nel tempo.

Biblioteca San Francesco – Gubbio

Nel cuore dell’antico convento di San Francesco, a Gubbio, si cela un luogo dove storia, spiritualità e cultura si intrecciano con profonda armonia: la Biblioteca San Francesco. Le sue radici affondano nel XIII secolo, e già nel 1360 esisteva una biblioteca francescana ben documentata, custode di oltre duecento codici. Questa biblioteca è molto più di una semplice raccolta di libri: è un autentico scrigno che racconta la vita monastica, le passioni degli studiosi e l’anima di un territorio. Nel corso dei secoli, nonostante le difficoltà e le soppressioni che hanno colpito molti istituti religiosi, la Biblioteca San Francesco ha saputo conservare un patrimonio librario di valore inestimabile, grazie anche alla salvaguardia dei materiali provenienti da altri conventi della provincia. Qui si trova un ricco fondo antico, arricchito da un archivio musicale prezioso, composto soprattutto da manoscritti autografi.

Oggi questa biblioteca vanta circa 50.000 volumi che spaziano dalla teologia alla filosofia, dalla storia locale alla musica, senza dimenticare la narrativa e la saggistica. I fondi "Marvardi", "Nuti", "Foligno" e "Cattolica" sono solo alcune delle gemme custodite tra gli scaffali di legno, insieme a una collezione di riviste specializzate che mantengono viva la tradizione francescana.

Dichiarata nel 1982 “Biblioteca e Archivio Provinciale” dei Frati Minori Conventuali dell’Umbria, la Biblioteca San Francesco è oggi un punto di riferimento fondamentale per studiosi, appassionati e curiosi. Entrarvi significa immergersi in un’atmosfera di pace e riflessione, dove il silenzio stimola la mente e l’anima, e ogni angolo racconta una storia di fede e conoscenza.

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Francesco Mastrodicasa
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