In Umbria, lo stalking e la violenza sono fenomeni che, purtroppo, continuano a crescere. I numeri sono allarmanti e descrivono una realtà inquietante: le richieste di aiuto aumentano in maniera costante, e le vittime di abusi trovano il coraggio di denunciare con maggiore frequenza. Secondo quanto emerge dai dati Istat, il 2024 ha visto un’impennata di casi e di chiamate ai centri di ascolto e ai numeri di emergenza, segnale di una crisi che colpisce in modo profondo la regione e chiama in causa il sistema di tutela e assistenza.

L’ampio monitoraggio condotto dall’Istat ha portato alla luce una situazione che preoccupa sia le istituzioni locali sia le associazioni di sostegno e volontariato. Nonostante la presenza di numerosi centri antiviolenza, l’Umbria sembra fare i conti con un fenomeno radicato, che coinvolge trasversalmente persone di ogni età e status sociale.

Stalking in Umbria: aumentano i casi

Secondo i dati diffusi dall’Istat, nel primo semestre del 2024 le richieste di aiuto legate a casi di violenza e stalking in Umbria sono aumentate del 29,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le chiamate, tra gennaio e giugno, sono state 276, con una preoccupante distribuzione territoriale che vede Perugia come il principale teatro di questi episodi. Nella provincia del capoluogo umbro si contano circa 202 richieste di aiuto, mentre a Terni, sebbene i numeri siano più bassi, si rilevano comunque 69 chiamate.

A Perugia, solo nel secondo trimestre del 2024, le chiamate hanno raggiunto quota 101, un incremento del 34,6% rispetto alle 75 registrate nello stesso periodo del 2023. Anche a Terni, sebbene in numeri minori, l’incremento è significativo: tra gennaio e giugno 2024 si contano 22 chiamate, un aumento del 25% rispetto all’anno precedente. Un dato che evidenzia come la domanda di assistenza sia ormai una costante, in particolare nei contesti urbani.

Le motivazioni che spingono le vittime a rivolgersi al numero nazionale antiviolenza 1522 sono diversificate: da chi cerca un’informazione sui servizi di supporto, a chi si trova in condizioni di reale emergenza e necessita di interventi immediati. La violenza domestica e lo stalking rappresentano le cause principali di contatto, riflettendo un quadro già critico negli anni precedenti. Dal 2020 al 2022, infatti, si è passati dalle 110 richieste ai centri di ascolto alle 125, e anche le segnalazioni per stalking restano elevate, benché in lieve fluttuazione.

Che cos’è lo stalking e come proteggersi in caso di emergenza

Ma cosa significa, esattamente, stalking? Questo termine descrive una serie di comportamenti molesti o persecutori messi in atto da un individuo ai danni di un altro, con l’obiettivo di generare un profondo senso di insicurezza, paura e angoscia. Chi subisce stalking si trova spesso costretto a modificare la propria quotidianità e a mettere in atto strategie di difesa per sfuggire a un controllo costante e invasivo. Tra le azioni più comuni degli stalker ci sono i pedinamenti, le chiamate o i messaggi incessanti, la presenza indesiderata in luoghi abituali come casa o lavoro, i tentativi di entrare nella sfera privata della vittima e persino minacce esplicite.

Nel nostro Paese, lo stalking è considerato un reato dal 2009, punibile secondo l’articolo 612-bis del Codice Penale, che prevede pene detentive fino a cinque anni. La legge contempla anche l’adozione di misure cautelari, come l’allontanamento dello stalker e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Queste misure sono adottate per garantire una tutela immediata e limitare la possibilità di interazioni non consensuali tra stalker e vittima.

Per chi si trova vittima di stalking o violenza e si sente in pericolo, è importante sapere che sono disponibili diversi strumenti di tutela e sostegno. Il numero verde nazionale 1522, attivo 24 ore su 24, è un punto di riferimento per chi cerca aiuto. Si tratta di un servizio anonimo e gratuito, che consente di ricevere assistenza e orientamento sui passi da seguire per mettere fine alla spirale di persecuzione. In caso di emergenza, è sempre possibile rivolgersi anche alle forze dell’ordine, segnalando immediatamente la situazione per ottenere un intervento diretto.