19 May, 2025 - 11:40

Stadio Liberati di Terni, approvata la convenzione in consiglio: la Ternana potrà iscriversi al prossimo campionato tra i distinguo politici

Stadio Liberati di Terni, approvata la convenzione in consiglio: la Ternana potrà iscriversi al prossimo campionato tra i distinguo politici

La Ternana Calcio potrà iscriversi regolarmente al prossimo campionato, qualunque sarà, come richiesto dalle norme della Federcalcio. Con la speranza che i risultati sportivi ribaltino l'esito della prima gara di play-off e che il club rossoverde possa centrare la promozione in cadetteria. È quanto deciso questa mattina dal Consiglio comunale di Terni che, con 21 voti favorevoli e 8 astenuti, ha approvato lo schema di convenzione per la gestione dello stadio Libero Liberati e del vicino campo sportivo Giorgio Taddei. Ma il voto ha mostrato anche una frattura politica netta: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Gruppo Misto hanno scelto l’astensione, lasciando emergere perplessità politiche di un pezzo della minoranza sul ruolo del sindaco Bandecchi e sulla connessione con il progetto della clinica privata, da realizzare sui terreni della Ternana Women.

La concessione, che copre la stagione sportiva dal primo luglio 2025 al 30 giugno 2026, prevede un canone annuale di 30.000 euro, suddiviso in rate mensili da 2.500 euro. Un passaggio amministrativo necessario per permettere alla società rossoverde di adempiere ai requisiti federali per l’iscrizione al campionato, in attesa che si completi l’iter del nuovo impianto e del comparto uirbanistico Stadio-Clinica. La convenzione, infatti, rappresenta una misura ponte: temporanea, ma essenziale per garantire continuità operativa alla squadra e allo stesso tempo mantenere aperto il percorso verso la futura concessione a lungo termine, legata al progetto del nuovo stadio in diritto di superficie.

Oltre agli aspetti economici e gestionali, l’accordo definisce obblighi reciproci e apre a future collaborazioni su iniziative di marketing territoriale e coesione sociale. Ma il voto spaccato in aula segnala un terreno politico ancora sensibile, complice anche la presenza delle telecamere di Report (ormai di casa a Palazzo Spada, anche con l'assenza di Bandecchi), sul percorso incrociato tra convenzione per l'uso dello stadio e project financing. 

La richiesta del PD di stralciare i riferimenti a Stadio-Clinica, il niet del Comune di Terni col vice sindaco Corridore

In avvio di dibattito, l'apertura del fronte politico. Con il capogruppo PD Emidio Gubbiotti che ha chiesto il ritiro della premessa che lega proroga della convenzione e avvio dell'iter per il progetto Stadio-Clinica. "Si poteva scrivere un atto di due righe per il rinnovo - ha incalzato Gubbiotti, sostenuto nella richiesta da Fiorelli del M5S -, invece si è inserito politicamente il project financing e la costruzione della clinica". 

Una richiesta che ha portato alla replica di Riccardo Corridore: "Ora capisco perché c'è Report - ha ironizzato il vice sindaco -. Se non si fosse premesso che l'atto di proroga della convenzione è legato alla procedura amministrativa di Stadio-Clinica, in via di brevissima conclusione, si sarebbe dovuta fare una gara europea per l'affidamento del Liberati. Questo è un tentativo di strumentalizzare politicamente un atto dovuto verso la squadra della città". 

Il rinnovo garantisce l'iscrizione al campionato e c'è la tagliola della scadenza del certificato di agibilità statica dello stadio, ha detto esprimendosi a favore Marco Cecconi di Fratelli d'Italia. "Resta la questione messa insieme di Stadio-Clinica, con gli aspetti che sono noti sui quali voglio augurarmi che venga fatta chiarezza". A favore del rinnovo anche la consigliera meloniana Elena Proietti, seguito dal consigliere Orsini (Masselli Sindaco).

Ancora polemiche con il consigliere DEM Pierluigi Spinelli, che ha chiesto lo stralcio dall'atto della parte di premessa riguardante il progetto Stadio-Clinica. "Ci volete far votare per forza sul progetto della clinica privata - ha sostenuto -, sono punti inaccettabili, ci sono questioni che vogliamo discutere in separata sede. Se ne discuta quando il RUP ha completato l'iter del project financing. E' un giochino politico per legare lo stadio agli interessi sulla clinica". 

Niet dal Comune. L'atto deve essere approvato così. "Il progetto è della Ternana non Bandecchi - ha spiegato l'assessore allo sport Schenardi -. La convenzione con il club è scaduta lo scorso anno, è stata prorogata in ragione dello stop della procedura Stadio-Clinica e viene riattivata in attesa della conclusione dell'iter. Altrimenti andrebbe fatta una gara europea. Questo è solo un tentativo di strumentalizzazione politica per ricominciare il balletto delle presunte incompatibilità e di una sedicente difesa della sanità pubblica". 

Interventi in sequenza di Masselli (Misto), Verdecchia, Batini e Sterlini (Alternativa Popolare) e Pastura (FDI) che ha voluto marcare le distanze dalla posizione del PD, dandogli la responsabilità della vittoria bandecchiana al ballottaggio don Masselli (allora candidato del centrodestra). Infine la consigliera del gruppo Misto, Cinzia Fabrizi, che ha riportato a galla la questione del presunto conflitto di interessi del sindaco in quanto patron di Ternana Women, aprendo un botta e risposta con Corridore a colpi di visure camerali e polemiche sulla titolarità dei terreni interessati dal progetto della Clinica. 

La risposta del vice sindaco Corridore: "Nessun conflitto di interesse, nessun imbarazzo. Progetto per la città".

Prima del voto il contrattacco del vice sindaco Riccardo Corridore, che ha sostenuto la correttezza di un atto che prende le mosse dalla precedente proroga della convenzione con la Ternana Calcio.

"La convenzione è un contratto - ha detto il vice sindaco - viene prorogato in base a una serie di premesse amministrative, che prendono le mosse dalla precedente interruzione del procedimento del progetto di pubblica utilità su Stadio-Clinica. Ora la Ternana ha riavviato quell'iter e quindi il responsabile unico del procedimento ha rimesso in moto procedure amministrative tassative. La polemica è strumentale, se non ci fosse questa formulazione dell'atto si dovrebbe andare a gara". 

Poi l'attacco al PD, che aveva accusato l'amministrazione comunale di voler far votare surretiziamente anche un via libera alla clinica privata. "Questo argomento è così malizioso che meriterebbe solo una risposta ironica - ha concluso -. Sarebbe come dire che, siccome il PD si astiene sulla convenzione per l'utilizzo dello stadio Liberati, allora è contro la Ternana Calcio. Alternativa Popolare non ha alcun imbarazzo. Sta portando avanti un progetto concluso con i suoi iter dalla precedente amministrazione di centrodestra e con errori della Regione che lo hanno rallentato. Mi auguro che le opposizioni vogliano votare l'inserimento del progetto nel piano triennale delle opere pubbliche, una volta chiusa l'istruttoria del RUP. Non solo non c'è conflitto di interesse, ma ci sono strade parallele che hanno un rapporto di causa effetto. I privati assumono un rischio d'impresa: la Ternana sullo stadio, i proprietari dei terreni sulla clinica che garantirà un canone. Dire di no al progetto, da parte della sinistra, significa cercare di affosssare ancora una volta la città, dopo averla portata al dissesto finanziario". 

Poi il voto. Con la spaccatura del consiglio. In attesa che il RUP Giorgini completi la sua analisi del progetto della Ternana e delal sua società dis copo Stadium e che si firmi l'accordo per il via libera al project financing. 

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Federico Zacaglioni
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