31 Oct, 2025 - 17:00

Stadio-Clinica: partiti e coalizioni spaccate, ecco chi rischia di restare col cerino in mano

Stadio-Clinica: partiti e coalizioni spaccate, ecco chi rischia di restare col cerino in mano

La vicenda Stadio-Clinica, progetto approvato da tutti i partiti in consiglio comunale e osannato fino alla discesa politica in capo di Bandeccchi come grande opportunità di riqualificazione urbana, potenziamento infrastrutturale sportivo e riequilibrio del sistema sanitario, è ormai diventata il terreno di scontro tra fazioni e leadership.

Il progetto Stadio-Clinica si trasforma in una vera e propria guerra di posizione politica. Mentre la presidente Stefania Proietti e il sindaco Stefano Bandecchi continuano a cercare una via d’intesa per sbloccare il nodo del ricorso al TAR, il clima in Regione Umbria e in Comune si fa rovente: il centrosinistra appare in difficoltà, costretto a inseguire l'agenda-Proietti senza un progetto, il centrodestra mostra crepe sempre più visibili, e a Terni si accende lo scontro tra rappresentanze locali e istituzioni regionali.

Grazie alla trattativa con Bandecchi, Proietti si prende il controllo della coalizione di centrosinistra

Il centrosinistra - che nel consiglio comunale si è trasformato nell'unica forza contraria al progetto - ha mantenuto unità in assemblea legislativa a Perugia. Ma non è riuscito a trovare i numeri per discutere un ordine del giorno che, più che un tentativo di mediazione, era una difesa della posizione assunta dalla Regione. Sulla coalizione, insomma, pesa sempre di più la gestione della presidente Proietti. Da esterna civica, persino pregata di mettersi alla guida del Patto Avanti, è ora diventata una "zarina 2.0" o una "papessa", se si preferisce l'analogia legata alla sua provenienza dal mondo cattolico.

Aprendo il tavolo di trattativa col sindaco di Terni Stefano Bandecchi, dopo il primo schiaffo inferto ai partiti partecipando al consiglio comunale aperto di Terni sull'ospedale, si è presa tutta la scena e il controllo della coalizione dalla cabina di governo. 

Il centrodestra diviso alla mèta esce con le ossa rotte, FDI non firma l'atto della coalizione

Nel centrodestra, le divergenze interne tra Fratelli d’Italia (che pure aveva guidato il progetto avviato sotto la giunta Latini) e gli alleati rischiano di incrinare l’immagine di compattezza della coalizione. Che ormai si presenta in ordine sparso in parecchie occasioni, dimostrando di non aver ancora digerito e metabolizzato le scoppole rimediate in sequenza nelle ultime amministrative in giro per l'Umbria.

Sul piano politico, il rischio è quello di un logoramento trasversale: chi difende il progetto come bandiera di sviluppo e chi teme che la procedura amministrativa possa creare precedenti problematici. Senza aver però colto il mood della città. Senza aver fiutato le conseguenze della mossa brutale del ricorso al TAR contro il Comune. 

Nel frattempo, a Terni cresce la pressione dell’opinione pubblica e dei soggetti economici locali che vedono nell’opera un’occasione di rilancio urbano e occupazionale.

Il tavolo tra Proietti e Bandecchi, convocato per tentare un accordo istituzionale, si annuncia decisivo anche se i margini sono stretti. Ma la sensazione è che, prima ancora di definire il futuro dello Stadio-Clinica, i partiti umbri dovranno risolvere i propri nodi interni. Perché in questa partita, più che mai, il rischio è che qualcuno resti davvero con il cerino in mano.

Corridore (Dimensione Bandecchi): "Male il PD che abbandona Terni e Fratelli d'Italia, che si isola"

Riccardo Corridore, vicesindaco di Terni e segretario nazionale di Dimensione Bandecchi, ha attaccato duramente il sistema dei partiti che hanno scelto le tattiche di posizionamento, più che la strada della composizione istituzionale del conflitto. 

“Ieri abbiamo assistito a uno spettacolo indecente. Una sinistra che non prende posizione e un centrodestra spaccato”, ha dichiarato in un video su Facebook, elogiando invece “la posizione positiva di Lega, Forza Italia e Umbria Civica di Nilo Arcudi”.

Il bersaglio principale resta però il Partito Democratico, accusato di non difendere il territorio ternano. “Ricordatevi dove avete preso i voti - ha detto Corridore rivolto ai consiglieri regionali Francesco Filipponi e Maria Grazia Proietti - lo Stadio-Clinica è il futuro della città di Terni e va salvaguardato. Stefano Bandecchi è in prima linea e porterà a casa il risultato”.

Sul fronte regionale, il gruppo Umbria Civica - Tesei Presidente ha accusato la sinistra di aver “voltato le spalle a Terni”. Secondo la nota, la maggioranza avrebbe respinto la discussione di una mozione urgente che impegnava la Regione a sostenere la realizzazione del progetto Stadio/Clinica. “Un atto grave e incomprensibile - si legge nel comunicato - con la sinistra che difende la scelta della Giunta Proietti di ricorrere al TAR, bloccando così un intervento strategico per la città”.

Il gruppo civico accusa anche la governatrice di aver “disertato l’aula, senza nemmeno delegare un assessore a riferire sull’incontro con la Ternana Calcio”, definendo “assordante l’assenza della Presidente Proietti”.

Fratelli d’Italia si smarca, ma la frattura nel centrodestra resta aperta e Melasecche (Lega) ribatte

Nel fronte opposto, Fratelli d’Italia ha preso le distanze dagli altri partiti della coalizione, scegliendo di non firmare l’atto di indirizzo unitario proposto da Lega, Forza Italia e Umbria Civica. “Terni merita un nuovo stadio e la possibilità di accreditare una nuova clinica privata”, si legge nella nota del gruppo consiliare, che chiede alla Regione di “riaprire il confronto tra le istituzioni per trovare una soluzione senza l’intervento del TAR”.

Fratelli d’Italia riconosce le criticità dei rapporti istituzionali, ma invita alla collaborazione: “La presidente Proietti e la sua giunta devono ripristinare un percorso di confronto per superare le problematiche di legittimità. Non si può sciupare altro tempo e opportunità”.

Più diretto l’intervento del consigliere Enrico Melasecche (Lega), che ha definito la mozione del centrosinistra “un tentativo subdolo”: “Dal titolo sembrava voler sostenere il progetto, ma il testo nascondeva la volontà opposta, sostenendo il ricorso al TAR. Abbiamo chiesto che la Presidente Proietti venisse in aula a riferire, ma è rimasta assente per tutta la seduta”.

Melasecche ha poi sottolineato la necessità di “chiarezza e rispetto istituzionale”, chiedendo che la Regione torni a dialogare con il Comune per non disperdere “un’occasione unica per la riqualificazione e lo sviluppo del territorio ternano”.

AUTORE
foto autore
Federico Zacaglioni
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE