Il consigliere regionale del Pd, Fabio Paparelli, durante il question time del Consiglio regionale ha presentato un’interrogazione riguardante il tema stadio-clinica di Terni. Secondo Paparelli bisogna concludere la questione clinica-stadio di Terni per fermare la confusione persistente che sta portando a continui fraintendimenti.

Le parole di Paparelli sulla spinosa questione stadio-clinica di Terni

Bisogna mettere un punto per far sì che si interrompa la mancanza di chiarezza che continua a generare equivoci in un clima di campagna elettorale in cui si susseguono pronunciamenti sui media di tecnici e di autorevoli rappresentanti istituzionali rispetto al tema della clinica privata che dovrebbe finanziare un nuovo stadio.

Amministratori locali continuano a propinare ai cittadini, previa conferma della fede nella sanità pubblica, la promessa di un nuovo ospedale e di un progetto stadio-clinica che dovrebbe risolvere tutti i mali della sanità pubblica territoriale. Nel frattempo lo stato di difficoltà delle strutture sanitarie pubbliche è sotto gli occhi di tutti.


Relativamente all’ipotesi della cosiddetta clinica-stadio allo stato degli atti approvati dalla precede giunta di centro destra del Comune di Terni emerge che il progetto prevede, a fronte di un investimento complessivo di 53 milioni di euro, una clinica per 26 milioni e uno stadio per 24 milioni più 3 milioni di spese di progettazione. Di questi 53 milioni solo 10 rappresenterebbero il capitale privato che verrebbe apportato in questo ipotetico progetto e un alto ricorso all’indebitamento, 43 milioni, che dovrebbero essere restituiti al sistema bancario in 30 anni attraverso il convenzionamento del 60 per cento dei posti letto della clinica privata.

Quindi stadio finanziato in realtà con il convenzionamento eventuale del 60 per cento della struttura sanitaria e quindi fatto certo l’investimento e fatto aleatorio che il convenzionamento sia garantito. A quanto si apprende dai media, inoltre, la clinica verrebbe realizzata su un terreno di proprietà del sindaco della città con evidente conflitto di interesse”.

Paparelli: “La procedura di convenzionamento di una clinica privata non può avere nulla a che vedere con la costruzione dello stadio”

“Il rispetto della normativa vigente prevede che una clinica prima deve essere autorizzata, poi deve essere messa in esercizio, poi deve richiedere e ottenere l’accreditamento, per poi partecipare alle procedure pubbliche per ottenere eventualmente il convenzionamento di una parte dei posti letto. E quindi non può essere garantito a priori la realizzazione di un finanziamento attraverso dei proventi che sono sottoposti a gara pubblica successiva al fine del completamento di un iter. Tutto questo fa si, a mio avviso, che si debba mettere un punto per non continuare ad illudere su questa vicenda. La procedura di convenzionamento di una clinica privata non può avere nulla a che vedere con la costruzione dello stadio e credo che su questo vada fatta chiarezza”.

La risposta dell’assessore alla sanità, Luca Coletto:

“Per quanto riguarda lo stato attuale della procedura della clinica-stadio, come già evidenziato al Comune di Terni in data 28 marzo 2024, il procedimento si è concluso con determinazione dirigenziale del 2022. Quindi il percorso è stato concluso e non esistono procedimenti in essere per il cosiddetto stadio-clinica”.

Niente stadio nuovo per la Ternana: le Fere si stanno giocando la permanenza in Serie B in questo finale di stagione

Per ora niente stadio nuovo per la Ternana che in questo momento è immischiata nella lotta per non retrocedere in Serie C. I ragazzi di mister Breda vengono da due grandi risultati consecutivi, entrambi ottenuti fuori casa. Nell’ultimo match i rossoverdi sono usciti dal “Rigamonti” di Brescia con un punto, che viste le occasioni create, sta anche stretto. Due domeniche fa le Fere hanno espugnato Cremona al 96′ grazie al gol di Di Stefano, portandosi a casa tre punti insperati. La lotta alla salvezza è ancora aperta, le Fere devono continuare così.