La nostra bella Umbria possiede tanti impianti sportivi. Purtroppo però, sono datati e devono essere riammodernati o addirittura ricostruiti. Dal Curi al Liberati, passando per il Pietro Barbetti di Gubbio. Sicuramente al momento, sono questi, visto che le rispettive squadre disputano campionati professionistici, quelli che avrebbero bisogno di una bella opera di restyling. Andiamoli a scoprire nel dettaglio.

Umbria, gli stadi dei due capoluoghi: Curi e Liberati

Lo stadio di Perugia è stato inaugurato nel 1975. Precisamente il 5 ottobre, in occasione dell’incontro del Grifo contro il Milan. Il progetto fu dell’ingegnere Luigi Corradi conosciuto per aver progettato molti stadi italiani in ingegneria metallica. Grazie al contributo della aziende umbre in poco più di 100 giorni lo stadio venne alla luce facendo registrare un record a livello di tempistica, soprattutto per un impianto di oltre 25 mila posti. La nuova struttura nacque grazie soprattutto alla dedizione dell’amministratore delegato Spartaco Ghini. La Curva Sud venne invece inaugurata qualche anno più tardi, nel 1979, in occasione di una partita di Coppa Uefa contro l’Aris Salonicco. Lo stadio comunale “Pian di Massiano”, il 26 novembre 1977, cambiò denominazione dopo la tragica scomparsa del centrocampista biancorosso Renato Curi, durante Perugia-Juventus, del 30 ottobre precedente.

Lo Stadio Libero Liberati venne inaugurato invece nel 1969 e tutt’ora a Terni, è un importante punto di riferimento per tutti gli appassionati rossoverdi. Come detto, aprì i cancelli nell’estate del 1969, raccontando pagine di sport e passione. Pensato originariamente con una pista atletica, è stato progettato da Leopoldo Baruchello, noto per aver costruito anche lo stadio Bentegodi di Verona. Negli anni ha visto diminuire la sua capienza sotto i 20 mila posti, per rispettare le norme di sicurezza. Camminando tra le gradinate, si respira la storia della comunità ternana, un luogo dove il calcio e i veri valori dello sport hanno forgiato ricordi, continuando a scrivere pagine emozionanti.

Gubbio, stadio Pietro Barbetti

Lo stadio di Gubbio è stato inaugurato nel 1977 quando la squadra militava in Promozione. Precedentemente era chiamato Polisportivo San Biagio, mentre in via ufficiale dal 6 maggio del 2006 Pietro Barbetti. Nel 2011 l’impianto è stato riammodernato e adeguato secondo le normative vigenti, dopo la promozione in Serie B. A promozione ottenuta, i lavori partirono immediatamente, precisamente l’11 maggio. Le opere di adeguamento riguardarono l’installazione di una curva mobile per ospitare la tifoseria ospite (con 1188 posti) portando così la capienza a 4939 spettatori. Inoltre fu messa a norma la recinzione e realizzato un nuovo ingresso atleti dalla parte di via del Bottagnone.

Fu potenziato l’impianto di illuminazione (dai precedenti 270 lux ad 800 lux), e realizzata una palazzina per ospitare i nuovi spogliatoi, la nuova sala stampa, l’area ospitalità. Furono invertiti i settori, con la tribuna centrale situata al posto della precedente gradinata e viceversa. Lavori terminati in tempi record: l’inaugurazione avvenne il 7 agosto 2011, con l’amichevole valevole per il Memorial Mancini tra i rossoblù e il Cesena. Lo scorso mese di Aprile inoltre, quattro settori dello stadio sono stati intitolati a quattro grandi personalità del passato che hanno dato tantissimo al club. La tribuna a Giovanni Colaiacovo, la gradinata a Luigi Simoni, la palazzina a Giancarlo Brugnoni, mentre la Curva dei tifosi di casa a Giuseppe Vispi.

Foligno, stadio Enzo Blasone

Lo stadio Enzo Blasone di Foligno è tra gli impianti più importanti dell’Umbria. In passato si chiamava Santo Pietro, visto che l’impianto sorge nel quartiere che lo ospita. La costruzione dell’impianto fu avviata in seguito alla promozione dei falchetti in C2, nella stagione 1981/1982. Venne inaugurato mercoledì 8 giugno 1983 con l’amichevole internazionale con l’Anderlecht, con il Foligno che ci esordisce poi in campionato il 25 settembre 1983 (serie C1) nella sfida contro la Civitanovese (seconda giornata). Con una capienza di 5.650 spettatori, è il principale impianto della città ed il terzo più grande dell’Umbria. Dal 9 dicembre 2002 è intitolato ad Enzo Blasone, storico allenatore e calciatore biancazzurro scomparso nel 1997.