Si chiama takemehome ed è lo spettacolo che sabato 13 il Festival dei Due Mondi ospiterà per la prima italiana. Si tratta del risultato di una collaborazione straordinaria, quella tra il coreografo di fama mondiale Dimitri Chamblas e la storica bassista dei Sonic Youth, Kim Gordon, “una delle donne più audaci del rock” come l’ha definita il New York Times.
takemehome: una riflessione sui margini
Il sapore dello spettacolo, come si può facilmente indovinare dal titolo, è del tutto intimista. “Un’esperienza visiva e uditiva che prende forma in un ambiente notturno, alla luce dei lampioni o cieli stellati, tra lucciole o fari di automobili, passi o movimenti furtivi di animali notturni” si legge nella nota di presentazione.
takemehome si inserisce nelle atmosfere notturne dove fanno la loro comparsa tutti coloro che la società ha in qualche modo dimenticato o messo da parte, in un dialogo tra il divenire delle metropoli e le vite che faticano a trovare una collocazione. “I danzatori si muovono come sagome che emergono e scompaiono, sfuggenti ma familiari, intrecciati e interdipendenti – prosegue la nota-. Al crocevia tra potere e rassegnazione, sono le persone dimenticate delle grandi metropoli, prigionieri o anziani, fantasmi improduttivi, trascurati, indecisi“.
Dimitri Chamblas: “Uno spettacolo basato sulle assenze”
La genesi e le scelte stilistiche di takemehome sono racchiuse nelle parole di Dimitri Chamblas. “Lo spettacolo nasce a Los Angeles” ha raccontato il coreografo “dalle lunghe ore che ho trascorso guidando di notte di ritorno da un carcere di massima sicurezza situato fuori Hollywood, dove insegno”.
Viaggi dove fanno capolino fugaci apparizioni notturne che rivelano un mondo che la società ha voluto smettere di vedere, volgendo lo sguardo altrove, scegliendo di ignorare le proprie paure. “Come nelle maggiori metropoli del mondo – prosegue Chamblas – il traffico pedonale è stato eliminato e con esso la miseria e la malavita che lo accompagnavano. A volte, di notte, questo mondo di asfalto appena illuminato lascia emergere fantasmi e sagome. Ho immaginato un intero universo di forme umane basato su queste assenze”.
Il gesto coreutico tra bellezza, oscurità e chitarre elettriche
Quello che scaturisce in takemehome è un dialogo soffuso tra ombre e gesti, un’ode agli ultimi che punta all’essenziale mettendo da parte ogni tensione virtuosistica in cui Chamblas ha scelto di affidarsi agli interpreti. Un gruppo di nove fra danzatori e danzatrici provenienti “da diversi continenti, ciascuno con un bagaglio artistico peculiare, oltre a una conoscenza del palcoscenico che gli permette di interpretare ogni tipo di gestualità, dal silenzio all’eccesso“.
Sotto lo zeppelin luminoso, opera del light designer Yves Godin, i danzatori attraversano la luce prima di essere nuovamente inghiottiti dall’oscurità. La loro è una lotta, dove la tensione vitale è sapientemente sottolineata dalle musiche di Kim Gordon. Gli interpreti contro il buio hanno infatti un’arma: impugnano chitarre elettriche, strumenti simbolici e salvifici contro quell’oscurità che avanza.
Dimitri Chamblas e Kim Gordon
Dimitri Chamblas, coreografo e danzatore francese, annovera collaborazioni con i più importanti palcoscenici del mondo. Chamblas lavora inserendo la danza in luoghi non convenzionali, come all’interno delle già citate carceri di massima sicurezza. Nel corso della sua carriera ha collaborato con personalità del calibro di Jean Paul Gautier, Christian Boltanscki e Barbara Hannigan, anche lei ospite del Festival dei Due Mondi quest’anno.
Kim Gordon è tra le figure più iconiche del rock mondiale, una delle prime donne a distinguersi nella scena underground di cui è da sempre una delle protagoniste indiscusse. Raffinata e rivoluzionaria, ha militato nei leggendari Sonic Youth fino al loro scioglimento avvenuto nel 2011.
L’appuntamento con takemehome è per sabato 13 luglio alle 21 al Teatro Romano. I biglietti sono ancora disponibili dal sito del Festival con prezzi che vanno dai 35 ai 45 euro.