07 Jun, 2025 - 10:50

Spoleto, la cultura come motore di rinascita: sopralluogo del vicepresidente Bori nei luoghi della ricostruzione con focus su Santo Chiodo

Spoleto, la cultura come motore di rinascita: sopralluogo del vicepresidente Bori nei luoghi della ricostruzione con focus su Santo Chiodo

La cultura come volano di sviluppo urbano, la tutela del patrimonio come leva di crescita e innovazione. Sono stati questi i cardini della visita istituzionale condotta dal vicepresidente della Regione Umbria con delega alla Cultura, Tommaso Bori, nella città di Spoleto. Accompagnato dal sindaco Andrea Sisti, Bori ha avviato la giornata con un sopralluogo al deposito del Santo Chiodo, struttura d’eccellenza per la conservazione dei beni culturali danneggiati dal sisma, oggi riferimento nazionale nel settore e perno di un più ampio disegno di rigenerazione urbana.

“La cultura è il presupposto fondamentale per la rigenerazione di un territorio e la riqualificazione urbana”, ha dichiarato Bori. “Il deposito del Santo Chiodo incarna perfettamente questa visione, dimostrando come la tutela del patrimonio artistico possa tradursi in un potente strumento di rilancio economico e sociale. Qui si preserva la nostra storia, si cura la ferita del sisma e si gettano le basi per il futuro all’insegna della creatività e dell’arte”.

Ad accompagnare la delegazione anche la soprintendente Francesca Valentini, che ha illustrato i progetti di potenziamento del sito. Il deposito, gestito dalla Soprintendenza ai Beni Culturali in convenzione con la Regione Umbria, è in fase di ampliamento grazie a due interventi strategici, finanziati con fondi PNC-PNRR per un totale di oltre 11 milioni di euro.

Due grandi cantieri per una visione strategica: dal nuovo padiglione al recupero dell’ex Mattatoio

Il primo intervento prevede la costruzione di un nuovo capannone presso il sito del Santo Chiodo, con consegna lavori stimata al 3 luglio 2025. Il nuovo edificio sarà destinato alla conservazione di materiali storici come pietra, laterizio e grandi arredi sacri in legno. Il progetto, dal valore di 6,3 milioni di euro, risponde ai più alti standard di sostenibilità ambientale, efficienza energetica e sicurezza sismica, in linea con i Criteri Ambientali Minimi (CAM) e il principio DNSH ("Do No Significant Harm").

Il secondo cantiere riguarda invece il recupero dell’ex Mattatoio civico, edificio ottocentesco dal grande valore storico-architettonico. Con un finanziamento di 5,5 milioni di euro, l’intervento restituirà alla città uno spazio multifunzionale destinato alla fruizione pubblica e alla valorizzazione dei beni culturali. “Anche in questo caso - ha spiegato Bori - sostenibilità ambientale e sicurezza sismica rappresentano pilastri progettuali irrinunciabili”.

L’eredità del Festival dei Due Mondi tra memoria digitale e futuro culturale

La visita istituzionale è poi proseguita all’ex Monastero della Stella e a Casa Menotti, sede del Centro di Documentazione del Festival dei Due Mondi. Accolto da Maria Flora Monini, il vicepresidente ha potuto visionare l’archivio multimediale che raccoglie documenti, immagini e registrazioni audio-video dal 1958 a oggi.

“Conservare e rendere fruibile in formato digitale la memoria di un evento così iconico come il Festival dei Due Mondi è un'azione di grandissima importanza” - ha evidenziato Bori - “perfettamente in linea con il lavoro che la Regione Umbria sta portando avanti. La digitalizzazione è uno strumento cruciale per la tutela, la valorizzazione e la diffusione del nostro patrimonio culturale, e consente di rendere la nostra storia accessibile a tutti, proiettandola nel futuro”.

Il progetto, realizzato grazie alla Fondazione Monini, ha trasformato l’archivio comunale e della Fondazione Festival dei Due Mondi in una risorsa consultabile pubblicamente, aprendo nuove prospettive di ricerca, formazione e divulgazione.

Sisti: “Lavorare insieme alla Regione per lo sviluppo strategico di Spoleto”

La giornata si è conclusa con un confronto operativo tra il vicepresidente e il sindaco Andrea Sisti. “L’incontro ha avuto un taglio molto concreto, focalizzato sui principali progetti che stanno interessando Spoleto”, ha spiegato il primo cittadino. “I sopralluoghi al deposito museale di Santo Chiodo, all’ex Mattatoio, al Ponte Sanguinario, piazza della Vittoria, ex Monastero della Stella e piazza Garibaldi sono serviti a fare il punto sullo stato di avanzamento degli interventi, ma anche a porre l’accento sulle potenzialità di aree strategiche come l’Anfiteatro romano”.

“Si tratta di azioni di sviluppo condivise con la Regione, che richiederanno un’interlocuzione sempre più serrata. Spoleto ha tutte le carte in regola per diventare un laboratorio nazionale di rigenerazione culturale e urbana”.

Un progetto complesso e articolato, che affonda le radici nella memoria storica della città ma guarda con decisione al futuro, puntando su cultura, innovazione e coesione territoriale come strumenti chiave per lo sviluppo sostenibile.

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Federico Zacaglioni
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