11 Jul, 2025 - 09:00

Spoleto, omicidio Stefano Bartoli: a settembre il processo ai danni di Erjon Behari

Spoleto, omicidio Stefano Bartoli: a settembre il processo ai danni di Erjon Behari

Erjon Behari, il 43enne accusato dell’omicidio del 28enne Stefano Bartoli, sarà a processo il prossimo 11 settembre davanti alla Corte d’assise di Terni. Rinviato a giudizio dal gup di Spoleto. L'omicidio avvenne il 20 luglio 2024.

Behari rinviato a giudizio, a settembre il processo

Il processo a carico di Erjon Behari, quindi, si aprirà nel mese di settembre, essendo stato rinviato a giudizio, alla prima pronuncia, dal giudice per l’udienza preliminare di Spoleto Luca Cervola.

Il procedimento inizierà l’11 settembre, quando saranno ascoltati i testimoni, esaminati i consulenti tecnici e valutate le prove raccolte nell’ambito delle indagini preliminari.

Il cittadino albanese è accusato del reato di omicidio volontario aggravato da futili motivi ai danni di Stefano Bartoli: l'episodio di cronaca avvenne il 20 luglio 2024 in via II Giugno a Spoleto

Erjon Behari: "Non volevo ucciderlo, solo spaventarlo"

Erjon Behari, difeso dall’avvocatessa Maria Donatella Aiello, ha voluto, davanti al gup Luca Cervola, ribadire un concetto già sostenuto, con alcune dichiarazioni spontanee: “Non volevo ucciderlo, ma solo spaventarlo”.

Respinta la richiesta della legale di riqualificare il reato in omicidio preterintenzionale, così come quella di una nuova perizia psichiatrica sul 43enne. La data dell'udienza preliminare, infatti, era prevista ai primi di luglio a circa quattro mesi dalla consulenza psichiatrica del prof Stefano Ferracuti che aveva stabilito come, seppur con qualche deficit, Behari sia capace di intendere e di volere. All’udienza erano presenti anche i familiari della vittima che, difesi dall’avvocato Andrea Bellingacci, hanno ottenuto l’ammissione come parte civile nel processo

All’imputato il pm Alessandro Tana ha contestato l’omicidio volontario aggravato dai motivi abietti o futili e il reato di porto abusivo di armi e oggetti atti a offendere aggravato dal fatto che con quel coltello da cucina di 22 cm circa, di cui 11 cm circa di lama tagliente e con punta acuminata, visto che Behari avrebbe colpito nella zona sottomammaria sinistra Bartoli, togliendogli la vita. 

Omicidio Bartoli, la dinamica dei fatti

Stefano Bartoli, disoccupato spoletino, era stato ucciso la sera del 20 luglio nel quartiere delle Casette, in via Due Giugno, dopo una lite sotto casa di Behari, pregiudicato sottoposto alla vigilanza speciale perché ritenuto socialmente pericoloso. 

I testimoni sentiti nella fase istruttoria avrebbero confermato che esistevano frequenti momenti litigiosi tra i due, ma va ancora chiarita la dinamica precisa che ha portato alla violenta aggressione e alla morte di Bartoli.

Colpito a morte, il ventottenne aveva provato a scappare ma si era accasciato in una pozza di sangue poche decine di metri più in là chiedendo aiuto. Sempre in via Due Giugno, le forze dell'ordine avevano tratto in arresto Behari.

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Emanuele Landi
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