Per otto lunghi anni ha inflitto violenze fisiche e psicologiche alla compagna, senza risparmiare neanche la suocera invalida al 100%. Un italiano di 38 anni è stato arrestato dai carabinieri di Spoleto con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Spoleto, sono scattate a fine dicembre dopo la denuncia della vittima. Una donna, quest’ultima, che ha subito aggressioni sistematiche anche alla presenza della figlia di appena quattro anni.

Secondo quanto emerso, infatti, la donna aveva subito percosse, offese e strattonamenti continui nel corso di otto anni. L’uomo non si sarebbe fermato neanche durante la gravidanza, negandole qualsiasi forma di assistenza morale e materiale. Nonostante ripetuti accessi al pronto soccorso, però, solo di recente la vittima ha trovato il coraggio di denunciare. Portando alla misura cautelare in carcere per il suo aguzzino.

Per la donna lesioni gravissime e milza asportata

Gli investigatori hanno ricostruito una serie di episodi drammatici da cui emerge che l’uomo arrestato a Spoleto menava in modo sistematico la compagna. Tra i casi più gravi c’è una costola fratturata che la donna aveva attribuito a una caduta accidentale, ma che in realtà sarebbe stata causata da un violento calcio al torace. Il punto di svolta di questa spirale di violenza domestica si è verificato a metà dicembre, quando l’uomo le ha sferrato un pugno al fianco, provocandole una grave lesione alla milza. La lesione è stata giudicata talmente grave da portare all’asportazione della milza con un intervento chirurgico. Questo è stato l’evento che ha spinto la donna a rivolgersi ai carabinieri, attivando il protocollo del codice rosso per violenze.

La vittima e la bambina sono state quindi immediatamente trasferite in una struttura protetta. Al sicuro dall’uomo che per anni ha trasformato la loro abitazione in una casa degli orrori.

L’uomo arrestato a Spoleto menava la compagna ma anche la suocera invalida al 100%

Le indagini hanno rivelato che il 38enne non si sarebbe limitato a maltrattare la compagna, ma avrebbe colpito anche la madre di lei, una donna invalida al 100%, sottoponendola a vessazioni gratuite e senza alcun motivo. Un quadro di abusi ripetuti che ha reso necessario l’intervento immediato delle autorità.

A seguito di questo ennesimo caso di maltrattamenti in famiglia, i carabinieri sottolineano l’importanza di denunciare ogni episodio di violenza domestica, ricordando che esistono strumenti e percorsi di supporto per le vittime. Il caso di Spoleto è solo uno dei tanti che emergono grazie al coraggio delle donne che trovano la forza di ribellarsi dopo anni di soprusi.

“Vi strappo i capelli”: nuovi casi sotto la lente della Procura di Perugia

Mentre il caso di Spoleto mette in luce l’ennesima vicenda di maltrattamenti in famiglia, un episodio analogo è oggetto di indagine preliminare da parte della Procura di Perugia. Un uomo di 49 anni, residente ad Assisi, è sotto accusa per presunti episodi di violenza fisica e psicologica nei confronti di due minori: il figlio di tre anni e mezzo e una bambina di dieci anni, figlia della compagna.

Secondo le accuse, l’indagato avrebbe sottoposto i bambini a punizioni degradanti. Tra cui strattonamenti, percosse e minacce come “Vi strappo i capelli!” per intimidirli e costringerli al silenzio. Gli atti d’indagine riportano episodi di violenza tali da generare nei minori un persistente stato di ansia e paura, spingendo la madre a fuggire da casa con i figli nel luglio 2024.

La Procura di Perugia, tramite il pubblico ministero Annamaria Greco, ha richiesto un incidente probatorio per garantire la raccolta di prove e testimonianze attendibili prima del processo. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire un quadro dettagliato delle presunte violenze, che rientrano nell’ambito dell’articolo 572 del Codice penale, relativo ai maltrattamenti in famiglia.

L’indagato è difeso dall’avvocato Alessandro Bacchi e si è detto pronto a collaborare con la magistratura per chiarire la propria posizione. Le vittime, invece, sono assistite legalmente dall’avvocato Laura Modena. Il caso è ancora in fase di accertamento ma le autorità ribadiscono la necessità di intervenire tempestivamente per tutelare le vittime di violenza domestica.