In tarda mattinata, un incidente ha scosso la tranquilla città di Spoleto, l’evento ha avuto luogo presso la Italmatch Chemicals, una rinomata azienda chimica situata alle spalle della stazione ferroviaria di Spoleto. Un forte boato, udito dai cittadini, ha segnato l’inizio di una giornata di apprensione e misure di sicurezza straordinarie. L’incidente ha innescato immediatamente il piano di sicurezza dell’azienda, mobilitando risorse e personale per gestire la situazione e garantire la sicurezza della popolazione circostante.
Incidente a Spoleto alla Italmatch: evacuate le strutture pubbliche nelle vicinanze
In tarda mattinata, un fragoroso boato ha fatto tremare l’area circostante della Italmatch Chemicals. I cittadini hanno descritto il rumore come un’esplosione potente e improvvisa, che ha subito generato paura e confusione. In seguito all’esplosione, sono state immediatamente attivate le misure di emergenza previste dal piano di sicurezza aziendale.
La risposta all’incidente è stata rapida e ben coordinata. Le autorità locali hanno chiuso la bretella di Colle San Tommaso e altre vie nelle vicinanze per facilitare l’accesso ai mezzi di soccorso e prevenire ulteriori rischi per la popolazione. Le strutture pubbliche vicine, incluse le scuole dell’infanzia Prato Fiorito, Collodi e Villa Redenta, sono state evacuate per precauzione.
Il piano di sicurezza ha anche raccomandato ai residenti della zona di tenere chiuse le finestre per evitare l’infiltrazione di eventuali sostanze nocive disperse nell’aria. Questo protocollo è stato attuato per minimizzare qualsiasi rischio di esposizione chimica, sebbene le autorità abbiano presto rassicurato la popolazione sulla mancanza di pericoli immediati.
Secondo le prime ricostruzioni, l’esplosione sarebbe stata causata da una cisterna situata all’interno dell’impianto chimico. L’origine dell’esplosione è ancora sotto indagine, ma i tecnici e i responsabili della sicurezza di Italmatch Chemicals stanno lavorando a stretto contatto con i vigili del fuoco e gli esperti di emergenze chimiche per determinare le cause esatte.
La situazione è stata dichiarata sotto controllo poco dopo l’incidente. Le squadre di emergenza sono riuscite a contenere il rischio di ulteriori esplosioni e a stabilizzare l’area. Tuttavia, la preoccupazione rimane alta tra i cittadini, molti dei quali hanno espresso il loro timore per possibili ripercussioni ambientali e sanitarie.
La nota ufficiale del Comune di Spoleto
Attraverso una nota rilasciata alle 14:46, il Comune di Spoleto ha voluto rassicurare tutti i suoi cittadini riguardo l’incidente avvenuto all’Italmatch.
“Alla luce di un incidente avvenuto nella tarda mattinata di oggi all’interno dell’azienda Italmatch Chemiscal Spa, si comunica che la situazione risulta essere sotto controllo. In questo momento stanno intervenendo i Carabinieri, la Polizia di Stato, i Vigili del fuoco, la Polizia Locale e le autorità sanitarie come da piano di sicurezza. Presente sul posto anche il sindaco Andrea Sisti.
Vista la fuoriuscita di fumi si chiede innanzitutto alla popolazione residente nelle aree limitrofe di non aprire le finestre fin quando la situazione non sarà tornata in una condizione di normalità. In via precauzionale sono state chiuse al traffico via Pietro Conti, via Caduti di Nassirya, via Colle San Tommaso. Per quanto riguarda le scuole Materne di Vila Redenta e “Collodi” di via Tito Sinibaldi il Comune di Spoleto ha provveduto ad avvertire le famiglie per garantire l’uscita anticipata dei bambini”.
L’evacuazione delle scuole e delle strutture pubbliche è stata eseguita con ordine e senza incidenti. I bambini delle scuole dell’infanzia Prato Fiorito, Collodi e Villa Redenta sono stati portati in luoghi sicuri, lontani dall’area di rischio. I genitori sono stati tempestivamente informati e hanno potuto riunirsi con i loro figli in punti di raccolta prestabiliti.
Le autorità hanno anche predisposto un centro di emergenza per fornire assistenza alle persone che potrebbero necessitare di supporto psicologico a seguito dell’evento. Le squadre di soccorso sono rimaste in standby per affrontare eventuali emergenze sanitarie.