Non esiste solo la mala sanità, tema che riguarda, spesso, l’Umbria ma anche tante altre regioni d’Italia ma c’è anche del bene. Tanti casi ci sono ma restano nell’anonimato e allora un cittadino ternano, curato presso l’ospedale di Spoleto “San Matteo degli Infermi”, ha voluto raccontare la sua esperienza positiva.

Nonostante i tanti problemi e i casi di inefficienza, c’è, quindi, una piacevole eccezione. Ritardi, attese interminabili nei pronto soccorso sono solo alcuni dei problemi che, quotidianamente, affliggono il reparto sanità nella regione e non solo. Si può, però, pensare positivo.

Umbria, caso di buona sanità raccontata da un ternano

La sanità in Umbria è sempre al centro del dibattito, anche politico. Questo cittadino, però, ha voluto dire la sua con una lettera per mandare speranza: “Una sanità umbra – si legge nella lettera – messa male dove, se si ha la sventura di finire in un pronto soccorso, si è costretti ad aspettare ore ed ore. Quasi sempre, secondo me, non per colpa dei pochi medici o infermieri ma solo per una pessima organizzazione (che perdura da vari lustri) che non ha mai visto una reale collaborazione sinergica tra aziende ospedaliere e aziende sanitarie. Eppure, c’è anche chi esce da un ospedale grato per quanto ricevuto. È il mio caso”.

“Costretto – continua il paziente- a un intervento delicato e urgente, è stato eseguito alla perfezione con una degenza eccezionale nell’ospedale di Spoleto ‘San Matteo degli infermi’. Il primo riconoscimento mi sento di darlo al primario della struttura complessa urologica dell’Asl Umbria1 di Foligno-Spoleto, Luigi Mearini. Professionista eccezionale, serio, scrupoloso, empatico, sempre disponibile e pronto a spiegare ogni singolo dettaglio, anche nell’uso del robot di ultima generazione che si trova nella struttura sanitaria spoletina e che lui sa sapientemente usare”.

“Ma in quell’ospedale – conclude il cittadino ternano nella sua lettera – ho trovato anche infermieri, operatori socio sanitari, insomma tante persone che svolgono il lavoro con il sorriso, sempre a rallegrare il volto donando uno sguardo di allegria e fiducia a chi ne ha un bisogno disperato, trovandosi ricoverato per problemi di salute, molto spesso gravi. Persone eccezionali che sembrano aiutarti nell’uscire dal tunnel del dolore. Perché molto spesso è l’uomo a fare la differenza, ferme restando le problematiche della sanità. Al primario Luigi Mearini e a tutto il personale del San Matteo degli Infermi, grazie”.

Buona sanità, una piacevole eccezione

La sanità umbra non sta vivendo un bel momento ma questa lettera può rappresentare un barlume di speranza. Il cittadino ternano ha subito un importante intervento chirurgico, eseguito senza intoppi, sotto la supervisione del dottor Luigi Mearini, Primario della Struttura Complessa Urologica dell’Asl Umbria 1.

L’intervento, realizzato anche con l’ausilio di un robot chirurgico di ultima generazione, è stato, poi, seguito da un’assistenza post-operatoria puntuale. Non è scontato, infatti, il riconoscimento anche per gli infermieri e agli operatori socio-sanitari dell’ospedale spoletino, visti i casi di aggressione dei mesi scorsi in tutt’Italia.

Resta, quindi, una bella storia quella di questo paziente che, però, non rappresenta la regola per l’organizzazione complessiva del sistema sanitario, ancora poco sinergico tra le varie strutture ospedaliere e sanitarie. Che questa lettera sia un bel segnale, per la sanità e per chi usufruisce delle cure.