03 Aug, 2025 - 22:00

Spoleto, bimbo di 15 mesi morso al volto dal cane di famiglia: operato d'urgenza

Spoleto, bimbo di 15 mesi morso al volto dal cane di famiglia: operato d'urgenza

Una tragedia sfiorata, quella che ha avuto luogo nella tarda mattina di oggi a Spoleto, dove un bambino di appena quindici mesi è stato aggredito dal cane di famiglia riportando gravi ferite al volto e alla testa. Provvidenziale l’intervento dell’elisoccorso Nibbio, che ha consentito il rapido trasferimento del piccolo all’ospedale di Terni, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico maxillo-facciale. Fortunatamente, le condizioni del bambino risultano stabili. Intanto, i Carabinieri di Spoleto hanno avviato accertamenti per chiarire le dinamiche dell’episodio.

L'aggressione e il ricovero d'urgenza

L’allarme è scattato nella tarda mattinata di oggi, quando un bambino di appena un anno e tre mesi è stato morso con violenza dal cane di casa, un molosso, secondo quanto riportato, di proprietà di un parente. L’aggressione è avvenuta nell’abitazione in cui il piccolo vive con i genitori, situata nel comune di Spoleto.

Le ferite riportate, tutte concentrate sul lato sinistro del volto e della testa, hanno richiesto l’immediato trasporto al pronto soccorso dell’ospedale di Spoleto, dove i medici, constatata la gravità delle lesioni, hanno disposto il trasferimento d’urgenza presso l’ospedale di Terni tramite elisoccorso. In volo si è alzato il “Nibbio”, l’elicottero sanitario attivo sul territorio umbro, attrezzato per interventi di massima urgenza.

Giunto al "Santa Maria" di Terni, il piccolo è stato subito sottoposto a un intervento maxillo-facciale per ricostruire le aree lese. Secondo il bollettino medico diffuso dalla Usl Umbria 2, il bambino è cosciente e i parametri vitali sono risultati stabili: un dato che lascia ben sperare sull’evoluzione clinica. L’équipe medica ha sottolineato come la tempestività del trasporto, unita alla prontezza del personale di primo soccorso, sia stata determinante nel ridurre i rischi di complicanze.

Sul posto dell’aggressione sono intervenuti anche i Carabinieri della Compagnia di Spoleto, informati dal personale sanitario. Le forze dell’ordine hanno avviato le verifiche per comprendere esattamente la dinamica del fatto. Secondo le prime ricostruzioni, l’animale - un molosso di taglia medio-grande - sarebbe di proprietà di un familiare del piccolo e vive all’interno della stessa abitazione. Non è ancora chiaro cosa abbia innescato l’aggressione.

Il ruolo decisivo dell'elisoccorso Nibbio

L’episodio di Spoleto si aggiunge a un altro recente intervento di rilievo dell’elisoccorso “Nibbio”, avvenuto lo scorso 30 luglio lungo la statale SS219 Pian d’Assino, nei pressi di Gubbio. Intorno alle 3.30 del mattino, un violento scontro frontale tra un’autovettura proveniente da Roma e un mezzo pesante in arrivo da Perugia ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco per estrarre i feriti dalle lamiere contorte.

A bordo dell’auto viaggiava una coppia romagnola: un uomo di 40 anni, originario di Rimini, e una donna di 55 anni, di Bellaria. Entrambi sono rimasti gravemente feriti e, per uno di loro, si è reso necessario il trasferimento urgente all’ospedale di Perugia per il trattamento di un politrauma. Grazie al potente faro anteriore e alla tecnologia di bordo, il Nibbio è riuscito ad atterrare anche in condizioni di scarsa visibilità, garantendo un intervento tempestivo e salvavita.

Operativo sul territorio dell’Umbria, l’elisoccorso “Nibbio” rappresenta una risorsa fondamentale per la gestione delle emergenze mediche, specialmente in contesti difficili da raggiungere o in cui il tempo è un fattore cruciale. Dotato di tecnologia all’avanguardia, strumenti per la rianimazione e personale sanitario altamente specializzato, il Nibbio può decollare anche in notturna e in condizioni meteo avverse.

La base operativa è situata a Foligno, ma l’elicottero può coprire un’ampia area e atterrare su spazi ridotti grazie alla versatilità del mezzo. La presenza di un medico rianimatore e di un infermiere a bordo consente di iniziare le manovre salvavita già durante il volo. Proprio questa prontezza ha giocato un ruolo decisivo sia nel caso di Spoleto che in quello di Gubbio, evidenziando quanto la sinergia tra territorio e alta tecnologia possa fare la differenza.

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Lorenzo Farneti
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