Si è tenuta oggi a Roma la cerimonia di premiazione delle Spighe Verdi 2024, un evento che ha visto la partecipazione dei sindaci dei comuni vincitori presso il Ministero della Cultura. In questa nona edizione, 75 località rurali italiane sono state insignite del prestigioso riconoscimento, un aumento rispetto alle 72 dello scorso anno, con sei nuovi ingressi e tre comuni non riconfermati.
L’Umbria celebra un nuovo successo con l’assegnazione delle Spighe Verdi a ben otto dei suoi Comuni rurali, un riconoscimento che sottolinea l’impegno della regione verso la sostenibilità ambientale e la qualità della vita. Trevi, nuovo entrato nelle Spighe Verdi 2024, si unisce per l’Umbria ai già confermati Acquasparta, Montecastrilli, Deruta, Montefalco, Todi, Norcia e Scheggino, portando la regione a distinguersi sul podio nazionale con un terzo posto nella classifica nazionale.
Trevi è il nuovo Comune rurale dell’Umbria a ottenere il riconoscimento delle Spighe Verdi 2024
Le “Spighe Verdi” sono un riconoscimento prestigioso assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE) in collaborazione con Confagricoltura, mirato a guidare i Comuni rurali in pratiche virtuose. Quest’anno, l’Umbria si è posizionata al terzo posto a livello nazionale, un risultato che riflette un crescente impegno nella gestione sostenibile del territorio. L’iniziativa, giunta alla nona edizione, non solo premia ma stimola le amministrazioni locali a migliorare continuamente le loro politiche ambientali.
La selezione dei Comuni avviene attraverso un rigoroso processo di valutazione basato su 67 indicatori, organizzati in 16 macro-aree. Questi spaziano dalla partecipazione pubblica all’educazione alla sostenibilità, dall’urbanistica all’agricoltura, fino alla conservazione del paesaggio e alla qualità dell’aria e dell’acqua. Tale approccio multidimensionale assicura una fotografia completa delle politiche territoriali e indirizza verso criteri di eccellenza ambientale.
Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria, ha accolto con entusiasmo il risultato: “L’Umbria ogni anno aumenta il numero dei Comuni e questo è un segnale molto importante perché evidenzia che il connubio tra sostenibilità e innovazione in agricoltura, tra gli indicatori che hanno un ruolo prioritario nel programma “Spighe Verdi”, è largamente diffuso nella nostra regione“. Le parole di Rossi evidenziano come l’adozione di pratiche sostenibili non solo giovi all’ambiente ma rappresenti anche un volano per l’economia rurale.
Valorizzazione del patrimonio rurale
Le Spighe Verdi rappresentano un importante strumento per valorizzare le risorse naturali e culturali delle aree rurali, con un impatto positivo anche sull’occupazione. Il successo del programma dipende dalla volontà delle amministrazioni comunali di intraprendere un percorso di miglioramento e dalla partecipazione attiva della comunità e delle imprese agricole locali.
Il rigido processo di valutazione è condotto dalla Commissione, con il contributo di vari enti istituzionali come il Ministero dell’Agricoltura, il Ministero per il Turismo, il CNR, i Carabinieri e Confagricoltura. Gli indicatori considerati spaziano dalla partecipazione pubblica all’educazione allo sviluppo sostenibile, dall’uso del suolo alla sostenibilità in agricoltura, fino alla qualità dell’offerta turistica e alla gestione dei rifiuti.
L’agricoltura è al centro del programma Spighe Verdi, con una collaborazione fondamentale tra FEE e Confagricoltura per promuovere una rivoluzione culturale nelle pratiche agricole. Il sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, Luigi D’Eramo, ha sottolineato oggi l’importanza di valorizzare le aree rurali, promuovendo turismo, agricoltura e lavoro per prevenire lo spopolamento.
Durante la cerimonia di premiazione, inoltre, Claudio Mazza, presidente della FEE Italia, ha elogiato i Comuni per il loro impegno. “Da nove anni “Spighe Verdi” si pone l’obiettivo di valorizzare il patrimonio dei territori rurali e favorirne uno sviluppo sostenibile“, ha dichiarato. “I Comuni rurali, con la loro storia, le tradizioni enogastronomiche, il legame con la terra, le aziende locali, i prodotti tipici, i percorsi turistici, la cultura, rappresentano le radici più profonde dell’Italia, da tutelare e da accompagnare verso l’ormai necessaria transizione verde. Un plauso alle Amministrazioni che scelgono di intraprendere con noi questo percorso, ben sapendo che il cambiamento necessita di azioni costanti, mirate, coordinate, che interessano l’intero territorio e la sua gestione, con profonde sinergie tra il Comune e le realtà agricole“.
Non solo Umbria: quali sono le Spighe Verdi 2024 in Italia
Le Spighe Verdi 2024 sono state assegnate in 15 regioni italiane. Se l’Umbria conquista il terzo posto sul podio, il Piemonte vince l’oro ottenendo il maggior numero di riconoscimenti con 13 località premiate, seguito dalle Marche con nove e dalla Toscana con otto. Oltre all’Umbria anche la Puglia ha ottenuto otto riconoscimenti. La Calabria ha visto premiati invece sette comuni, mentre la Campania ne ha avuti sei. Lazio, Veneto, Liguria, Abruzzo e Lombardia hanno avuto riconoscimenti minori, con un singolo comune premiato in Emilia-Romagna e Basilicata. La Sicilia entra nella lista con un nuovo comune premiato, Ragusa.
“L’agricoltura dimostra ancora una volta il suo ruolo centrale nello sviluppo dei comuni rurali e delle aree interne del Paese“, ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. “Di anno in anno cresce la sensibilità e aumenta l’impegno concreto delle imprese agricole verso la sostenibilità, l’economia circolare, la valorizzazione dei prodotti tipici, l’accoglienza“. Tutti temi, questi, che sono alla base del programma FEE. “Continuiamo dunque a investire in questa direzione“, prosegue Giansanti, “coinvolgendo un numero sempre maggiore di Comuni che hanno nel settore primario il loro punto di forza e mirano a un modello di agricoltura sempre più virtuoso e innovativo“.