In Italia circa 8mila persone sono in attesa di ricevere un organo. 6mila stanno aspettando un nuovo rene, un migliaio un fegato, circa 700 un cuore, oltre 200 un polmone e altrettanti un pancreas.
L'11 aprile ricorre la Giornata nazionale della donazione degli organi, un appuntamento importante che la scopo di sensibilizzare su un tema delicato intorno al quale susiste ancora una certa disinformazione. In vista di questa ricorrenza, il Centro nazionale trapianti ha divulgato il report annuale in cui analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2024 al rinnovo delle carte d'identità nelle anagrafi di oltre 7mila Comuni italiani. Una speciale 'classifica' che tiene in considerazione diversi indicatori quali la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi.
Nel 2024 è emerso che Spello è il Comune più generoso dell'Umbria per la donazione degli organi. La cittadina in provincia di Perugia ha ottenuto la prima posizione regionale grazie una percentuale di consensi dell'83,5%: 496 sì su 594 dichiarazioni registrate, 98 i no mentre gli astenuti sono stati il 29,1%. Al secondo posto nella nostra regione, c'è il Comune di Sant'Anatolia di Narco (PG) con un indice del dono del 78,77 e al terzo Lugnano in Teverina (TR) con il 74,62%. Bene anche per il Comune di Perugia che figura al nono posto tra le città con più di 100mila abitanti con una percentuale di consensi pari al 73,8.
Nel 2024 l'Umbria ha raccolto tra i propri cittadini circa 49 mila dichiarazioni di volontà alla donazione degli organi: 67,5% sì, 32,5% no, 44,8% astenuti, piazzandosi al settimo posto in Italia per percentuale di consensi. Un dato di quasi quattro punti superiore alla media nazionale che nel 2024 si è attestata a 63,7% sì, 36,3% no e 42,2% astenuti.
Guardando a tutta l'Italia, nei Comuni con oltre 100mila abitanti, la città più generosa è Trento con un indice del dono di 71,07, seguita da Verona con 69,56 e Sassari al 69,11. Nei Comuni medio-grandi, quelli con popolazione tra 30mila e 100mila abitanti, al primo posto c'è Corato in provincia di Bari con un indice del dono al 75,7, seguita da Nuoro con il 75,59 e da un'altra cittadina ancora in provincia di Bari, Gravina in Puglia, con il 75,05.
Nei Comuni medio-piccoli che vanno dai 5mila ai 30mila abitanti, sul podio compare Guardiagrele, in provincia di Chieti, con un indice del dono di 88,92, al secondo posto c'è Leverano in provincia di Lecce all'85,95 e al terzo il Comune di Primiero San Martino di Castrozza, in provincia di Trento, con 85,34. Spello rientra in questa fascia, dove occupa il quinto posto.
Infine i piccoli Comuni, quelli con meno di 5mila abitanti. Primo posto per Geraci Siculo in provincia di Palermo con un indice del dono del 95,83, seguito da Rovescala in provincia di Pavia e da Cinte Tesino, in provincia di Trento.
A marzo scorso, presso l'ospedale di Terni, è deceduto un uomo di 56 anni che ha salvato la vita a quattro persone diverse grazie alla donazione dei suoi organi. Un lavoro di squadra e multidisciplinare, hanno sottolineato dal nosocomio ternano, che ha reso possibile uno splendido gesto di solidarietà.
La donazione di organi e tessuti è una scelta che può salvare o migliorare significativamente la vita ad altre persone. Per diventare donatore o donatrice, sia in vita che dopo la morte, esiste in Italia una regolamentazione a cui abbiamo dedicato un approfondimento proprio in occasione della donazione di Terni.