A Spello si passa all’azione. L’amministrazione comunale ha appena stretto un accordo con l’Auser di Foligno per garantire la sorveglianza degli alunni della scuola primaria che prendono il trasporto pubblico. Un’iniziativa concreta, che risponde direttamente alle preoccupazioni delle famiglie: i bambini verranno accompagnati dalla fermata dell’autobus fino all’ingresso della scuola, assicurando tranquillità a genitori e insegnanti.
Spello, il progetto per il nuovo anno scolastico
La decisione è stata formalizzata a fine agosto con una delibera della giunta comunale. Con l’anno scolastico 2024-2025 ormai alle porte, il servizio entrerà subito in funzione: i volontari dell’Auser saranno sul posto ogni mattina alle 7:45 per accompagnare i bambini alla scuola Vitale Rosi, vigilando sul loro arrivo in sicurezza. Il punto di riferimento sarà la fermata dell’autobus in Piazza della Repubblica, dove si concentreranno le attività di sorveglianza.
Ma la macchina organizzativa non si ferma qui. La collaborazione tra il Comune e l’Istituto Comprensivo G. Ferraris è stata fondamentale per definire questo nuovo servizio. La dirigente scolastica ha espresso la necessità di rafforzare la sicurezza attorno alle scuole e, ascoltando le famiglie, il Comune non ha esitato a rispondere con un piano di protezione studiato su misura. L’obiettivo è chiaro: creare un ambiente più sicuro, dove genitori e alunni possano sentirsi protetti.
L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di interventi legati al diritto allo studio. Il Comune di Spello ha espresso la volontà di sostenere con forza l’istruzione, un diritto che va difeso e garantito. Questo progetto rappresenta solo uno dei tasselli di una serie di misure pensate per migliorare la qualità della vita scolastica e, più in generale, l’offerta formativa del territorio. E non è finita qui: altri interventi sono già in cantiere e verranno annunciati nei prossimi giorni.
Per l’anno scolastico 2024/2025 in Umbria, gli alunni torneranno sui banchi l’11 settembre, con una previsione di circa 208 giorni scolastici per la primaria e la secondaria. Sono previsti interventi di dimensionamento scolastico per ottimizzare l’offerta formativa e rafforzare i servizi didattici. Inoltre, il nuovo anno porterà un’attenzione particolare ai servizi di inclusione, soprattutto per gli studenti con bisogni educativi speciali, e a una maggiore integrazione di tecnologie digitali e attività extracurriculari.
Le novità per l’anno scolastico 2024/2025
L’anno scolastico 2024/2025 è caratterizzato da una serie di nuove regole e innovazioni che mirano a migliorare la qualità dell’istruzione e la sicurezza degli studenti.
Il divieto dei cellulari in classe si rafforza. Gli studenti della scuola primaria e della secondaria di primo grado non potranno utilizzare i loro telefoni durante le lezioni, salvo eccezioni legate a bisogni educativi speciali, come i casi di disturbi specifici dell’apprendimento. Questa misura mira a contrastare la dipendenza da dispositivi digitali, che secondo numerosi studi può compromettere il rendimento scolastico e lo sviluppo cognitivo dei bambini. Tuttavia, strumenti come tablet e PC resteranno accessibili, ma esclusivamente per scopi didattici e sotto la supervisione degli insegnanti.
Nonostante l’introduzione massiccia del registro elettronico negli ultimi anni, il Ministero ha deciso di reintrodurre l’uso obbligatorio del diario cartaceo almeno fino alla scuola media. Questa scelta è stata motivata dall’esigenza di promuovere una maggiore autonomia e senso di responsabilità tra gli studenti. Il diario diventa così uno strumento chiave per gestire i compiti e le attività scolastiche, mentre la tecnologia digitale verrà utilizzata in modo complementare.
In un passo verso il futuro, da settembre 2024 sarà sperimentata l’introduzione degli assistenti virtuali nelle scuole. Questi strumenti, basati sull’intelligenza artificiale, saranno utilizzati per supportare l’organizzazione dello studio e la gestione delle attività quotidiane degli studenti. La loro introduzione mira a ridurre il carico dei docenti e migliorare l’efficienza nell’apprendimento. Sebbene si tratti ancora di una fase sperimentale, questa iniziativa rappresenta un tentativo innovativo di integrare la tecnologia nel mondo scolastico.