Abbattere la cultura dello spreco e promuovere l’economia circolare si può, ma serve un lavoro di squadra: serve lanciare la filiera umbra dei sottoprodotti. E’ per questo motivo che prosegue e si rafforza l’alleanza tra Arpa, Camera di Commercio dell’Umbria, Regione Umbria, Ministero dell’Ambiente, Comuni e associazioni di categoria. Un’alleanza di fatto sancita con un protocollo d’intesa firmato nel 2023, che vede come scopo finale la transizione ecologica dell’Umbria e delle sue attività economiche e che già porta a casa alcuni importanti risultati.

Il primo tra questi è, per l’appunto, sul fronte dei sottoprodotti, ossia quegli scarti dell’industria che non sono veri e propri rifiuti e che, quindi, possono essere reimmessi nel circuito delle materie prime senza essere catalogati come rifiuti. Proprio l’idea di costruire una filiera umbra dei sottoprodotti fa da fil rouge al convegno di oggi presso il centro congressi della Camera di commercio dell’Umbria: un appuntamento che rientra nel programma della quarta edizione del Festival di Arpa Umbria, Isola Prossima.

Una filiera umbra dei sottoprodotti

Alla base del convegno odierno di Perugia, la volontà comune di Arpa Umbria, Regione, Ministero, Camera di Commercio e stakeholder di inaugurare una filiera regionale dei sottoprodotti. Prodotti, cioè, che possano rientrare con facilità nel ciclo virtuoso dell’economia circolare, mentre oggi la stragrande maggioranza delle imprese che producono sottoprodotti accedono al sistema dei rifiuti.

Per il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria Giorgio Mencaroni, in questo come in altri settori economici,l’Umbria può avere successo, offrendo importanti opportunità alle proprie imprese e ai propri cittadini, solo se si fa sistema. Mencaroni, a questo proposito, ricorda come la CamCom abbia di recente partecipato a un bando nazionale sui sottoprodotti con finanziamento di Ecocerved ed Enea, gestito da Unioncamere. Al suddetto bando, l’Ente camerale umbro è arrivato secondo, con l’approvazione di ben 25 procedure relative al riuso degli scarti industriali sulle 28 presentate in totale.

A condividere con Giorgio Mencaroni l’importanza dell’evento e la necessità di fare squadra tra istituzioni e gruppi d’interesse è Luca Proietti, oggi direttore generale Economia circolare e Bonifiche del Mase, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: colui che nel 2023, in qualità di direttore generale di Arpa Umbria, è stato co-protagonista del protocollo d’intesa. Al suo fianco, ci sono il commissario straordinario di Arpa Massimo Perari e il direttore dipartimento territoriale Umbria Sud Arpa Umbria Francesco Longhi. I tre ribadiscono che, anche per mezzo dell’iniziativa Isola Prossima, “Arpa Umbria vuole veicolare informazione e formazione, funzione di grande importanza che si aggiunge oltre alla sua attività di controllo, svolta molto bene dai distretti, e alla sua attività sanzionatoria”.

Lo scambio sul sito della CamCom

Sul sito web della Camera di Commercio dell’Umbria è disponibile un’apposita sezione dedicata allo scambio dei sottoprodotti. L’elenco, previsto dal Regolamento 13 ottobre 2016, n. 264, individua i requisiti per la qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti (ovvero come residui di lavorazione riutilizzati in un altro ciclo produttivo) e non come rifiuti.
Le indicazioni non sono vincolanti: ciò significa che è lasciata all’operatore la possibilità di scegliere mezzi di prova individuati in autonomia. L’elenco non ha valore abilitativo.

Nel dettaglio, l’elenco è destinato ai produttori o agli utilizzatori di sottoprodotti. Possono presentare domanda, in particolare modo, “i produttori che dimostrino che i residui della lavorazione sono sottoprodotti e non rifiuti, non essendo stati prodotti volontariamente e come obiettivo primario del ciclo produttivo, ma destinati allo stesso oppure utilizzabili in un successivo processo, sia dallo stesso produttore medesimo che da parte di terzi”.

Per accedere al servizio, inoltre, le imprese possono caratterizzare i sottoprodotti generati o utilizzati attraverso schede tecniche contenenti una serie di informazioni, che devono essere vidimate presso la Camera di Commercio competente, con le medesime modalità adottate per i registri di carico e scarico. Per l’iscrizione è necessario il dispositivo di firma digitale. L’operazione d’iscrizione nell’elenco è prevista per via telematica e senza costi, al sito www.elencosottoprodotti.it. Non sono previsti né diritti di segreteria né bolli.