29 May, 2025 - 20:00

Terni, bretella AST-San Carlo: fine lavori prevista per marzo 2026, la Prima commissione in cantiere

Terni, bretella AST-San Carlo: fine lavori prevista per marzo 2026, la Prima commissione in cantiere

Sopralluogo della Prima Commissione consiliare del Comune di Terni questa mattina al cantiere della nuova bretella stradale AST-San Carlo. L’intervento, cruciale per il potenziamento dell’accesso all’acciaieria e per la viabilità urbana, è in stato avanzato, nonostante alcuni rallentamenti dovuti alle condizioni meteorologiche delle scorse settimane. La conclusione dei lavori è attesa per marzo 2026, mentre la fase di collaudo sarà anticipata, in modo da rendere pienamente operativa l'infrastruttura già dalla primavera dello stesso anno.

"I lavori procedono, anche se con un po' di ritardo - ha spiegato Andrea Sterlini, presidente della Prima Commissione (Alternativa Popolare) -. Le piogge hanno influito sensibilmente sulla stabilizzazione del terreno, aspetto delicato in questa fase. Ma l'opera va avanti: il tratto è di circa 500 metri e collega direttamente l'uscita San Carlo-Terni Est della superstrada all'ingresso dell'AST, attraversando la collina della Romita. La tempistica indicativa è marzo 2026 per la chiusura dei lavori, e in parallelo si attiveranno i collaudi, per garantire un'apertura effettiva già nella primavera successiva".

Un'infrastruttura strategica per l'industria e per il traffico urbano

Il sopralluogo ha visto la partecipazione anche di Francesco Maria Ferranti (Forza Italia), che ha sottolineato l'importanza dell'opera per l'assetto urbano e produttivo della città: "La nuova bretella rappresenta un investimento strategico per la nostra acciaieria. Non solo migliora i collegamenti con la divisione Fucine e le aree industriali, ma offre un nuovo accesso al centro urbano da una direttrice fondamentale come la Flaminia. È anche un'opportunità per ridurre il congestionamento a Borgo Bovio, migliorando la qualità della viabilità cittadina".

L’intervento, già inserito all’interno del piano complessivo di rafforzamento delle infrastrutture di collegamento tra le aree produttive di Terni e le principali arterie di traffico regionale, assume quindi un ruolo chiave nel riequilibrio della mobilità urbana e nella valorizzazione delle potenzialità logistiche del territorio.

Sindacati AST: "Sulle infrastrutture, no a letture politiche strumentali"

Sullo sfondo del sopralluogo, si inserisce il dibattito sulle infrastrutture a servizio del colosso siderurgico, con le segreterie territoriali dei sindacati metalmeccanici (FIM, FIOM, UILM, FISMIC, UGL) e dalle RSU del gruppo Arvedi-AST che alzano un muro contro le polemiche politiche.

Lo stralcio del nodo infrastrutturale dalla discussione sull'Accordo di Programma AST, viene ritenuto infatti un passo in avanti nella soluzione delle problematiche sui fattori localizzativi.

"Non abbiamo espresso giudizi critici sull'operato della Regione Umbria", sottolineano i metalmeccanici, "ma abbiamo appreso che il tema delle infrastrutture più complesse (come Orte-Civitavecchia e collegamenti con l'azienda) è stato risolto".

I sindacati ricordano inoltre che Anas ha già avviato i lavori per permettere il transito dei viadotti interessati dai trasporti della divisione Fucine, un passo ritenuto decisivo: "Rafforzare i fattori localizzativi può rappresentare un'opportunità per tutto il territorio, come da sempre sosteniamo".

Industria, logistica e sviluppo urbano: un intervento da 2,5 milioni di euro

L’intervento, atteso da oltre vent’anni, sta finalmente prendendo forma grazie a un investimento pubblico congiunto. La realizzazione della bretella AST–San Carlo è stata resa possibile attraverso un finanziamento di 2,5 milioni di euro stanziato dalla Regione Umbria nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014–2020, con un cofinanziamento di 150mila euro da parte del Comune di Terni, che agisce come soggetto attuatore dell’opera. È stata la stessa Regione, durante la precedente legislatura, ad anticipare le risorse per conto del Governo, garantendo l’avvio concreto di un progetto infrastrutturale rimasto per anni sulla carta. Un passo significativo, non solo sul piano della viabilità locale, ma anche per il rafforzamento dei collegamenti a servizio del tessuto industriale ternano.

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Federico Zacaglioni
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