A stare alla rilevazione di Termometro Politico, Donatella Tesei sarebbe davanti con un margine non trascurabile rispetto a Stefania Proietti e arriverebbe a sfiorare il 50%, secondo il primo sondaggio diffuso sulle Regionali in Umbria. Insomma, centrodestra in scia ai sondaggi nazionali, che lo danno in crescita ovunque. E la governatrice uscente con un vantaggio (tutto da verificare ovviamente, ndr) di “lungo muso” sulla rivale sindaca di Assisi, per usare un eufemismo ippico caro all’ex tecnico della Juve Massimiliano Allegri.
Il sondaggio, realizzato con metodo CATI-CAWI, ha previsto mille interviste raccolte tra il 9 e il 18 ottobre 2024. Ed è dunque pittusto aggiornato, con la fotografia degli ultimi aggiustamenti politici nelle coalizioni.
“Stando alla nostra rilevazione – spiega il caporedattore di Termometro Politico, Alessandro Faggiano – la candidata del centrodestra unito, Donatella Tesei, ottiene quasi una preferenza su due (49,1%). La sfidante principale, Stefania Proietti, già sindaca di Assisi, parte dal 43,4% dei consensi. Poi, tra i candidati minoritari, l’unico con una buona performance è il leader di Democrazia Sovrana e Popolare, Marco Rizzo. Per lui, un bottino del 5%“.
Numeri che rispecchierebbero la somma aritmetica delle intenzioni di voto a livello nazionale. E che giravano già da qualche giorno tra gli esponenti del centrodestra. Non a caso la campagna elettorale si sta riposizionando. Con Donatella Tesei che è apparsa agli osservatori più combattiva e tenace, rispetto al passato. E con i compagni di strada di Stefania Proietti (lei ha scelto un tono understatement) che hanno alzato i toni delle polemiche. Soprattutto sulla sanità.
Primo sondaggio sulle Regionali in Umbria: Tesei al 49,1%, Proietti al 43,4%. Rilevazione prima del deposito delle liste
Le intenzioni di voto diffuse dal sito web fondato da Alessandro Borrelli, imprenditore salernitano e ingegnere delle telecomunicazioni, ovviamente fotografano una situazione ante-deposito delle liste. Chiusa ieri con ben 9 candidati alla carica di governatore e 23 liste di supporto, 14 delle quali equamente divise tra centrodestra e centrosinistra. Vanno, quindi, tenuti a mente alcuni dati nell’analisi delle interviste effettuate dal sito web. Ad esempio il dato di “popolarità” raccolto da Marco Rizzo e dalla sua Democrazia Sovrana e Popolare, accreditato di un 5%, sembra stridere col recente risultato umbro delle Europee. Quando l’ex parlamentare di Rifondazione ottenne circa 3 mila voti non raggiungendo nemmeno l’1%. Oppure la presenza nel cartello dei “votabili” dell’ex segretario bossiano leghista Francesco Miroballo, accreditato dello 0,5%, ma che alla fine non è riuscito a presentare candidatura e firme.
Rispetto alla rilevazione, poi, c’è più nemmeno Forza Nuova (formazione di estrema destra), mentre si sono aggiunti alla competizione Fabrizio Pignalberi con due liste, Giuseppe Pino Paolone e Giuseppe Tritto. Numeri, quindi, che andranno verificati con il tempo. E che aprono, però, la stagione dei sondaggi, attesa soprattutto dagli strateghi delle campagne elettorali per aggiustare il tiro.
In ogni caso il divario tra le due principali candidate appare consistente. Per Termometro Politico di 5,7 punti percentuali, con la governatrice della Lega al 49,1% e la sfidante civica arruolata dal centrosinistra al 43,4%.
Sondati anche il posizionamento elettorale e motivazioni politiche. Risultato in linea con la “Supermedia”
Il sondaggio di Termometro Politico prende in esame anche il posizionamento ideologico degli elettori umbri. E il progressivo spostamento della regione “rossa” per eccellenza verso posizioni più moderate è fotografato plasticamente.
“Abbiamo chiesto anche agli elettori umbri come si considerino dal punto di vista ideologico – spiega nella presentazione Alessandro Faggiano -. La gran parte del campione si riparte, tra centrodestra (24,5%) e centrosinistra (20,5%). Le opzioni radicali sono minoritarie (sinistra radicale all’1%, destra radicale al 2,8%). Interessante anche il dato di chi non si riconosce in collocazioni ideologiche (10,4%)“.
Per gli umbri, inoltre, chi si candida lo fa in maggioranza (27,2%) “per dare il proprio contributo al miglioramento delle condizioni di vita della propria comunità”. Per il 20,4%, invece, il motivo principale sarebbe “ottenere dei vantaggi personali, come per esempio arricchirsi“. Mentre il 16,7 dei cittadini intervistati ritiene che l’impegno politico derivi dalla volontà di “affermare e fare prevalere la propria ideologia politica“.
Il sondaggio di Termometro Politico conferma, anche per l’Umbria, le tendenze della “Supermedia” ottenuta mettendo a confronto le rilevazioni di 5 istituti: Tecné, Swg, TP, Lab2101, Eumetra. Le ultime rilevazioni dei principali istituti di sondaggio fanno emergere una certa robustezza del centrodestra, che si attesta intorno al 47,4%. E senza contare il contributo dei partiti “minori” da testare. Come Alternativa Popolare (che in Umbria può avere il suo picco), Noi Moderati e UDC.
Il centrosinistra, invece, raggiunge la stessa percentuale cumulativa. Ma con dentro Italia Viva, Azione e Più Europa. Che in Umbria non sono presenti coi propri simboli e i cui candidati sono diluiti in liste minori con il timbro da civiche.