Dopo aver conquistato l’Europa, Riccardo Mignozzetti, porta l’Umbria, l’Italia e ovviamente la sua amata Trevi, sul tetto del Mondo. Proprio così, perchè il giovane specialista dello skeet, si è laureato vice campione ai Mondiali Under 23 in Perù, in coppia con Arianna Nember, nel mixed team. Un risultato favoloso quello di ieri sera, per i due della Marina Militare, già vice campioni Italiani assoluti e grandi protagonisti del medal marches mixed team. Una rimonta incredibile quella degli azzurrini, che ha permesso nella fase di qualificazione di superare una coppia americana di un solo piattello, vincendo 142 a 141. Dietro tra l’altro, solo a Cristian Giudici ed Eleonora Ruta che nell’altra sfida avevano totalizzato 144 piattelli.

La finale è stata quindi tutta azzurra e disputata sul filo del rasoio fino all’ultimo. Alla fine a dividere le due coppie sono stati appena 2 piattelli (39-37), con Giudici-Ruta che hanno così conquistato l’oro. Argento ovviamente alla coppia Mignozzetti-Nember. E adesso per il ventunenne di Cannaiola, che si è confermato tra gli specialisti al mondo di questa disciplina, il sogno è l’Olimpiade a stelle e strisce di Los Angeles 2028.

Il ct Bellini: “Oro e argento sono un forte segnale”

Più che soddisfatto del risultato ottenuto, il ct dell’Italia Sandro Bellini. “Non potevamo ottenere un risultato migliore. Questo oro -ha detto Bellini ai canali ufficiali della FITAV- e questo argento sono un forte segnale che l’Italia continua ad essere presente ai massimi livelli nel Tiro a Volo mondiale. La gara di qualificazione si è mostrata complessa sin dalle prime serie, con gli statunitensi che non accennavano a demordere dalle prime posizioni. I ragazzi, come veri professionisti, non si sono persi d’animo e nell’ultima serie sono riusciti a conquistare le prime due posizioni.

Vorrei fare un applauso e i miei complimenti a Eleonora (Ruta, ndr) e Cristian (Giudici, ndr) i nuovi Campioni del Mondo Junior di Skeet Misto, che hanno dimostrato di essere più che all’altezza di questo palcoscenico mondiale. Bravissimi anche Arianna (Nember, ndr) e Riccardo (Mignozzetti, ndr) che in qualificazione si sono mostrati agguerriti e determinati così come in finale. Ringrazio tutti i ragazzi della Nazionale Junior per averci regalato tantissime emozioni e medaglie, un grande in bocca al lupo a tutti loro per i loro appuntamenti sportivi futuri”.

Cos’è lo Skeet

Lo skeet è una specialità del tiro a volo, entrata a far parte anche delle discipline olimpiche.
Prende la sua origine da una vecchia specialità tiravolistica americana chiamata “Around the clock”, nella quale il tiratore sparava da 12 posizioni corrispondenti al quadrante dell’orologio. Nello skeet le posizioni sono invece 8 e non sono localizzate su un cerchio ma su un semicerchio. Il raggio del semicerchio misura 19,20 metri. Le uniche due macchine lancia piattelli sono collocate all’estremità del semicerchio in due torri di diversa altezza; la sinistra chiamata Pull sulle ore 9 del semicerchio è più alta della destra chiamata Mark posizionata sulle ore 3. Le postazioni di sparo corrispondono alle ore 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, più una pedana posta nel punto di origine delle lancette dell’ipotetico orologio.

Le due macchine lanciano i piattelli con direzione ed altezza fissi. Il tiratore si posiziona sulla piazzola e mantiene il fucile non in bracciata, ma in posizione di attesa e chiama i piattelli di cui non conosce il tempo di uscita che può andare da 0 a 3 secondi.

Al contrario di altre discipline del tiro a volo, lo skeet, prevede che a variare sia la posizione del tiratore e non la macchina che lancia o la direzione o l’altezza del piattello.

I tiratori accedono uno alla volta volta alle specifiche piazzole di tiro, ed hanno a disposizione un unico colpo per ogni piattello. La sequenza di tiro è organizzata con lanci simultanei di due piattelli o di un solo piattello.

Le gare di skeet prevedono la realizzazione di 5 serie da 25 piattelli ognuna. Nella disciplina al femminile le serie sono 3 invece che 5. I migliori 6 tiratori accedono poi alla finale.