Il problema dei numeri civici a Fontanelle e Coppiolo si trascina ormai da molti anni ed è una situazione irrisolta. I cittadini di Fontanelle e Coppiolo lamentano che non siano ancora stati installati i nuovi numeri civici alle abitazioni nonostante, da tempo, siano state fatte numerose segnalazioni agli enti preposti.

Sono state cambiate le tabelle col nome, ma, nonostante siano passati tanti anni, ancora non si è provveduto al relativo aggiornamento con l’apposizione dei nuovi numeri civici.

Vi è enorme confusione e a sbagliarsi non sono solo i corrieri, ma anche le ambulanze con grave preoccupazione soprattutto tra le persone anziane.

Fontanelle e Coppiolo sono snodi periferici verso centri sportivi, attività ricettive, attività agricole e scuole. Da riqualificare è certamente via Antonio Montinaro, completamente buia e oggi più trafficata rispetto al passato.

Situazione irrisolta per i numeri civici

La situazione crea una confusione enorme perché ci sono i cartelli con le vie nuove, ma molte vie sono ancora indicate coi vecchi indirizzi (ad esempio frazione Fontanelle-Coppiolo o frazione San Secondo i più remoti).

In altre vie, sono segnalati i nomi nuovi (cambiati anche tanti anni fa) ma col riferimento ancora ai vecchi numeri civici, chiaramente riferiti ai vecchi indirizzi.

Un Consigliere comunale si è interessato alla situazione della zona, e un dipendente comunale dell’ufficio toponomastica, molto disponibile, nonostante la carenza di personale addetto al servizio, acuito dal fatto che il comune di Gubbio ha una vastissima estensione.

Il problema dei numeri civici proposto all’assessore competente

I cittadini hanno proposto la questione all’Assessore comunale competente, con delega alla toponomastica, anche anni fa, in fase pre-covid, ma è a tutt’oggi si tratta di una situazione irrisolta.

I cittadini di Fontanelle lamentano inoltre l’assenza dell’assessore competente all’incontro con l’Amministrazione comunale che si è tenuto a Fontanelle i primi di marzo.

Così i cittadini di Fontanelle e Coppiolo ribadiscono come l’intera zona necessiti di un forte adeguamento perché il traffico è molto cresciuto rispetto al passato.

Di là delle questioni sulla fattibilità economica dell’operazione, sul piano del dialogo con l’Amministrazione c’è stata sempre una particolare disponibilità da parte dell’Assessore alle opere pubbliche Valerio Piergentili.

È evidente che una zona priva di indicazioni toponomastiche sia di difficile gestione da parte delle compagnie di logistica che trovano difficile le consegne senza indirizzi validi.

Al mondo esistono principalmente due nazioni che non fanno uso dei numeri civici: lo Stato della Città del Vaticano e il Giappone.

Due nazioni non conoscono i numeri civici: il Vaticano e il Giappone

Nel Vaticano la ricerca di un indirizzo è assai semplice perché esiste un controllo di polizia molto stretto per tutte le persone e gli automezzi che vi entrano e che hanno bisogno di particolari pass. Vengono poi diretti a destinazione dagli uomini della Gendarmeria e controllati da un sistema capillare di telecamere che non li abbandona neanche un secondo. Tutto è regolato al millimetro e non è possibile cambiare percorso o eludere la sorveglianza. Questo in un territorio molto limitato e quindi più facile da controllare.

Le cose si fanno difficili in Giappone dove solo la città di Tokyo conta circa 40 milioni di abitanti. Lì oltre a mancare i numeri civici mancano addirittura anche i nomi delle strade. Gli indirizzi consistono nella descrizione del luogo di destinazione sul tipo: “la strada a destra della farmacia di Katsunari nel quartiere Taldeitali”. È evidente che la ricerca potrebbe facilmente avere esito negativo, vista l’estensione della città e l’enorme reticolo di strade, ma non c’è problema perché Tokyo possiede un corpo di polizia molto numeroso con comandi anche di due o tre persone ampiamente distribuiti nel territorio.

Basta fermarsi a chiedere informazioni in questi piccoli posti di utilità pubblica e la faccenda può essere facilmente risolta.

Perciò ogni luogo al mondo sa trovare una soluzione al problema della toponomastica. A Gubbio che non è grande come Tokyo né così piccola come il Vaticano, basterebbe risolvere con tempestività un problema che può presentarsi difficile solo per qualche bertoldo che non sa né leggere né scrivere.