Dopo mesi di attesa e sollecitazioni, il Governo ha dato il via libera ai fondi per il Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS) destinati alle popolazioni umbre e marchigiane colpite dai sismi del 2022 e 2023. Il decreto, firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, inserisce misure urgenti nel provvedimento noto come “Terre dei fuochi”, permettendo di riprendere i pagamenti sospesi da aprile. Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria, non nasconde la soddisfazione: “È stato un lavoro di squadra che ha portato ad ottenere il risultato in tempi rapidi”, ha dichiarato, evidenziando come questo passo consenta alle famiglie di Perugia, Umbertide e Gubbio di guardare con più serenità alla ricostruzione delle loro abitazioni.
Il percorso che ha condotto a questo esito non è stato lineare, segnato da intrecci amministrativi e necessità di allineamenti normativi. La fine dello stato di emergenza, decretata lo scorso aprile, aveva interrotto l'erogazione del CAS, lasciando in bilico circa 220 famiglie solo in Umbria. La Regione, guidata da Proietti, ha insistito presso il Dipartimento di Protezione Civile nazionale per trovare una soluzione, coinvolgendo anche il prefetto di Perugia Francesco Zito e il commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli.
Un primo tassello fondamentale è arrivato con l'ordinanza commissariale del 2 luglio 2025, emessa in sinergia tra la Struttura commissariale e la Protezione Civile. Questo atto ha posto le basi per la fase di ricostruzione, introducendo regole chiare, tempi certi e semplificazioni procedurali valide fino al 31 dicembre 2025. Per la ricostruzione privata, ad esempio, il termine per presentare la manifestazione di volontà è stato prorogato al 31 ottobre 2025 attraverso la piattaforma Ge.Di.Si, un sistema digitale pensato per snellire le pratiche e accelerare gli interventi sia pubblici che privati.
Il decreto governativo rappresenta il secondo step decisivo. Varato nell'ultimo Consiglio dei Ministri, esso ha modificato la normativa esistente, superando le obiezioni sollevate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) durante il vaglio dell'ordinanza della Protezione Civile. “La Regione ha continuato a fare sempre la sua parte, a cominciare dall’assegnazione delle risorse ai Comuni e dal seguire incessantemente l’evoluzione della vicenda”, ha spiegato Proietti, ricordando le ripetute richieste inviate a Roma per inserire la norma nel decreto legge. Ora, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la Protezione Civile potrà emanare a breve un'ordinanza specifica per gestire il post-emergenza, assicurando non solo il CAS ma anche altri sostegni alle famiglie.
Questo intervento non si limita all'Umbria: copre anche i danni del sisma del 9 novembre 2022 ad Ancona e nei comuni costieri delle Marche. La Struttura commissariale ha lavorato per allineare le procedure, riconoscendo il disagio di chi è stato costretto a lasciare le proprie case. Come sottolineato da Castelli, il CAS non è solo un aiuto economico, ma un segnale di presenza dello Stato.
Le dichiarazioni dei protagonisti riflettono un senso di sollievo misto a determinazione. Guido Castelli, commissario alla ricostruzione, ha espresso gratitudine verso il Governo Meloni: “Ringrazio vivamente il Governo Meloni per aver garantito continuità e sostegno concreto alle famiglie che, a causa del sisma, non possono ancora rientrare nelle proprie abitazioni. La ricostruzione non è fatta solo di cantieri e progetti, ma anche di attenzione costante ai bisogni quotidiani delle persone”. Ha poi enfatizzato l'importanza della legge quadro sulle ricostruzioni post-calamità, approvata lo scorso aprile, alla quale la Struttura ha contribuito attingendo dall'esperienza sul campo. “Questa legge nasce proprio dalla necessità di dare procedure certe alle persone vittime di calamità naturali, in un’ottica di equità. Perché ogni volta non sia sempre la prima volta”, ha aggiunto Castelli, rimarcando l'impegno a non lasciare indietro nessuno, inclusi i cittadini umbri e marchigiani.
Dal canto suo, Stefania Proietti ha insistito sul ruolo attivo della Regione: “Dopo la fine dello stato di emergenza, cioè da aprile in poi, al fine di poter continuare ad erogare il Contributo per l’autonoma sistemazione la Regione ha richiesto al Dipartimento di Protezione Civile nazionale di predisporre condizioni per poter proseguire a garantire il Cas alle famiglie”. Ha anche ricordato il costante contatto con Castelli per esplorare alternative, culminato nell'inserimento della norma nel decreto. Ora, con l'ordinanza imminente, i contributi potranno essere assegnati, e l'Ufficio speciale ricostruzione supporterà le richieste dei cittadini, che devono presentare le manifestazioni di interesse entro il 30 ottobre.
Questo sblocco arriva in un momento cruciale, mentre le comunità colpite cercano di rimettersi in piedi. Le semplificazioni introdotte dall'ordinanza del 2 luglio promettono di accelerare i cantieri, ma il vero banco di prova sarà l'effettiva erogazione dei fondi. Le famiglie, dopo mesi di incertezza, attendono ora i pagamenti per coprire le spese di alloggio temporaneo. Proietti conclude con un messaggio di ottimismo: “Così le famiglie colpite dal terremoto del 2023 potranno beneficiare del Cas e pensare alla ricostruzione delle proprie case”. Un passo avanti che, pur non risolvendo tutto, restituisce un po' di normalità a chi ha visto la propria vita sconvolta dalle scosse.