Si continua a lavorare per la ripresa delle aree geografiche colpite dal sisma del 2016. In questo senso il Commissario Straordinario per la ricostruzione, l’Onorevole Guido Castelli, è intervenuto per fare un po’ il punto della situazione per quanto concerne l’Umbria. Una delle regioni maggiormente colpite dal tragico terremoto del 2016.

Infatti, con Decreto del Presidente della Repubblica del 13 gennaio 2023, ai sensi dell’articolo 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400, così come previsto all’art. 2 comma 2 del D. L. n. 3 dell’11 gennaio 2023, il Senatore Guido Castelli è stato nominato Commissario straordinario del Governo per la riparazione, la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016.

Il Commissario: “Procedere speditamente”

Recentemente, il Guido Castelli è intervenuto per spiegare come siano ormai imminenti le operazioni di ricostruzione per due delle aree colpite dal sisma del 2016. Ancona, nelle Marche, ed Umbertide, in Umbria. Le sue parole: “Con l’approvazione definitiva del Dl.19 da parte del Senato è stato ufficialmente affidato alla Struttura commissariale sisma 2016 il compito di compiere la ricognizione dei fabbisogni per la ricostruzione, la riparazione o il ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate ad Ancona e Umbertide a seguito degli eventi sismici avvenuti, rispettivamente, il 9 novembre 2022 e il 9 marzo 2023”.

“Si tratta – ha aggiunto – di un impegno che assumo nella consapevolezza della sua importanza e sapendo di poter contare su professionalità e competenze altamente qualificate, che si sono formate nel corso di questi anni di lavoro nell’Appennino centrale. Infine, desidero ringraziare fin d’ora i Presidenti delle Regioni Marche e Umbria, con i quali il rapporto di proficua collaborazione è già ampiamente collaudato grazie al lavoro che, insieme, svolgiamo quotidianamente per le comunità del sisma 2016”.

Il sisma del 2016

Il sisma del 2016 ce lo ricordiamo bene. Il 24 agosto di sei anni fa, alle 3:36, un devastante terremoto di magnitudo 6.0 colpì i comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, inaugurando la cosiddetta sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso. L’epicentro si trovava tra Accumoli e Arquata del Tronto, vicino al confine tra Lazio e Marche, con la frazione di Pescara del Tronto, ad Arquata, quasi completamente distrutta.

Sisma 2016, Castelli: “La situazione in Umbria”

Il Commissario Straordinario, poi, è entrato anche nel merito della ricostruzione per quel che concerne la sola Umbria. Anche per il cuore verde d’Italia vale il timing fissato dalla struttura adibita alla ripresa: ricostruire le abitazioni distrutte, quindi riportare le persone nelle proprie abitazioni, entro il 30 giugno 2024.

In esclusiva al Corriere dell’Umbria, infatti, il Commissario ha detto: “Lo scorso anno abbiamo impresso un cambio di passo, ora dobbiamo definire un prima e un dopo: la scadenza perentoria rispetto al deposito dei progetti per la prima casa è un passaggio indispensabile”. Quindi, ha aggiunto che, per quanto riguarda l’Umbria: “I segnali sono positivi. Le richieste di contributo concesse per la ricostruzione provata sono 3.141, i cantieri attivati 3.097, quelli conclusivi 1.809”.

Castelluccio di Norcia e San Benedetto

Tra i comuni maggiormente colpiti dal sisma del 2016 c’è Castelluccio di Norcia. Per il quale, assicura il Commissario, si sta mettendo in piedi un cantiere altamente tecnologizzato che porterà alla ricostruzione del borgo. I tempi sono ancora incerti: l’obiettivo, al momento, è vedere partire la cantierizzazione dei lavori. Lo stesso dicasi per Norcia dove c’è attesa per l’avvio delle operazioni di ricostruzione della Basilica di San Benedetto. L’obiettivo fissato è quello di poter riaprire il luogo di culto ai fedeli entro il Giubileo nel 2025.