Oltre quaranta sindaci dell’Umbria hanno espresso la loro preoccupazione all’Anci riguardo ai recenti tagli alle risorse destinate ai comuni. In una nota congiunta, i primi cittadini hanno richiesto al presidente di Anci Umbria di convocare con urgenza un’assemblea. L’obiettivo è quello di trovare soluzioni condivise.

La settimana scorsa avevano scritto una lettera aperta direttamente ai ministri Giorgetti e Piantedosi, senza ricevere risposta. Oggi anche Tommaso Bori (PD) si è pronunciato sulla questione. 

Nel pomeriggio inoltrato infine, l’Anci ha risposto. Ma andiamo con ordine.

I sindaci dell’Umbria e Il silenzio di Anci 

A differenza di altre regioni, in Umbria si assisterebbe a un assordante silenzio da parte di Anci Umbria sui tagli alle risorse comunali. Questo ha portato i sindaci a chiedere un’assemblea urgente per affrontare il tema in maniera unitaria e concertata. L’obiettivo è discutere approfonditamente delle strategie da adottare per contrastare efficacemente questi tagli.

La nota congiunta dei sindaci umbri sottolinea che chi ricopre ruoli istituzionali deve rappresentare tutti i cittadini, indipendentemente dalle proprie affiliazioni politiche.

Secondo i primi cittadini, il ruolo istituzionale dei sindaci impone di valutare gli effetti delle scelte governative in maniera obiettiva. Essi affermano che non esistono “Governi amici” e che è fondamentale opporsi a decisioni che limitano la capacità di intervento dei comuni, specialmente quando si tratta di tagli alla spesa corrente. La battaglia dei sindaci umbri proseguirà, in collaborazione con colleghi di tutta Italia, per difendere le risorse destinate ai comuni.

La nota prosegue evidenziando come, oggi come in passato, i tagli alle risorse comunali siano una realtà sancita dai provvedimenti governativi. I sindaci si impegnano a combattere contro questi tagli, poiché il loro ruolo istituzionale richiede di opporsi a decisioni che penalizzano i comuni. Essi rifiutano di utilizzare la questione come strumento di battaglia politica, sottolineando che chi contesta i tagli non è meno virtuoso di chi li accetta.

I sindaci umbri, inoltre, sostengono la campagna “Una firma per l’Italia contro l’autonomia differenziata: unita, libera, giusta”, contribuendo a livello territoriale affinché i provvedimenti vengano rivisti. Tra i firmatari della nota ci sono anche la neo-eletta sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, e la prima cittadina di Assisi, Stefania Proietti.

Il presidente di Anci Umbria risponde ai sindaci sul taglio dei fondi

Il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini, ha espresso il suo stupore riguardo al comunicato stampa diffuso da alcuni sindaci, prevalentemente di centro-sinistra, che lo accusano di mancanza di volontà nell’affrontare il delicato tema del taglio dei fondi di bilancio.

Toniaccini ha dichiarato che non ha ricevuto alcuna richiesta ufficiale dai sindaci per convocare l’ufficio di presidenza di Anci Umbria, né il consiglio direttivo o l’assemblea per discutere la questione. Ha inoltre sottolineato che gli ultimi tre uffici di presidenza convocati sono stati annullati per mancanza del numero legale, dovuta all’assenza di numerosi sindaci, compresi alcuni dei firmatari del comunicato.

Il presidente di Anci Umbria ha auspicato che i sindaci, così pronti a esprimere le loro posizioni sulla stampa e sui social media, mostrino la stessa solerzia nelle sedi istituzionali ed associative. Toniaccini ha evidenziato l’importanza di affrontare insieme non solo il tema dei fondi, ma anche altre questioni rilevanti per i cittadini e le comunità locali.

Toniaccini ha ribadito il suo impegno alla correttezza e imparzialità nel suo ruolo, concentrandosi sulla difesa delle amministrazioni comunali e dei sindaci, indipendentemente dal colore politico del Governo in carica. Ha assicurato che continuerà a lavorare in questa direzione fino alla fine del suo mandato.

Il presidente ha annunciato poi l’intenzione di convocare un nuovo incontro, sperando di affrontare tutte le problematiche con serenità e in uno spirito di unità e condivisione. Ha ricordato che questa coesione ha caratterizzato l’azione di Anci Umbria anche nei momenti più difficili dell’emergenza sanitaria