I sindacati avevano richiesto l’incontro ad Arvedi AST già in occasione del tavolo al MIMIT col ministro Urso, prima delle prossime assemblee dei lavoratori. All’ordine del giorno un monitoraggio del piano industriale. A poche settimane dal vertice di Palazzo Piacentini, nel parlamentino delle trattative sindacali di viale Brin si sono incontrati i vertici sindacali e la delegazione aziendale guidata dall’AD Dimitri Menecali. Dall’altra parte del tavolo i segretari ternani di Fim, Simone Liti, Fiom, Alessandro Rampiconi, Uilm, Simone Luchetti, Fismic, Giovacchino Olimpieri, e Ugl, Daniele Francescangeli.

Arvedi AST ha confermato la volontà di dare corso al piano industriale. Come già aveva fatto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ma non sono mancate le sottolineature da parte dei sindacati. Almeno un paio i nodi da sciogliere. Il primo: l’effettiva volontà di dare corso alla parte più importante del piano degli investimenti. Quella legata alla riapertura del reparto di laminazione dell’acciaio magnetico, dopo la chiusura che fu decisa da ThyssenKrupp con la grande vertenza del 2004. Una ripartenza che, però, sarà fatta utilizzando le bramme provenienti dai forni di Cremona. Sul piano di investimenti in questo settore, il capo della segreteria tecnica del MIMIT, Marco Calabrò, aveva messo un’incognita. Poi smentita da Menecali. Il secondo: la tenuta delle aziende della galassia AST che operano nel settore critico dell’automotive. Il terzo: quello più importante, legato alla definizione della soluzione per il problema dell’energia. Che resta la ragione per la mancata firma dell’Accordo di programma.

Incontro interlocutorio tra sindacati e Arvedi AST: via alle assemblee il 5, 6 e 7 novembre

Menecali ha confermato la volontà di AST di dare corso al piano presentato al Ministero delle Imprese. Un piano messo però in stand by da diversi fattori. L’investimento sul Magnetico, ad esempio, cuba 411 milioni. Ma sarà realizzato solo quando ci sarà visibilità su due grandi questioni. Quella energetica (ormai inesorabilmente rinviata a dopo le elezioni Regionali) e quella del mercato automotive. Già, perché il lamierino è fondamentale per la produzione dei motori elettrici e l’investimento serviva a gestire il trend di crescita del settore delle electric car. Idem per quanto riguarda Tubificio e altre controllate, inserite a pieno regime nel settore più delicato dell’industria mondiale. I nodi da sciogliere, dunque, restano tutti serrati.
Quello più delicato è legato proprio al tema dell’energia. I dirigenti di AST non si sono sbottonati sulle possibili soluzioni ministeriali. Sia che riguardino un incentivo tariffario con prestiti-ponte fino al 2029, sia una soluzione sulle quote di CO2 (che attualmente viene applicata da Arvedi a Cremona).

Questioni che saranno al centro delle prossime assemblee che i sindacati territoriali hanno convocato per il 5, 6 e 7 novembre in AST, nei vari turni di lavoro. Per allora si aspettano chiarimenti. Poi dopo il 17 e 18, a urne chiuse delle Regionali, si ricomincerà il grande risiko dell’Accordo di programma.

Replica de “La Grande Opera”: dopo il successo al PalaSì l’esposizione si sposta al CLT fino a gennaio 2025

Ha riscosso un grande successo di pubblico “La Grande Opera”, la mostra organizzata da Arvedi AST  negli spazi del PalaSi a Terni per celebrare i 140 anni della fondazione delle acciaierie. Un’esposizione che ha acceso i riflettori sul più imponente impianto di derivazione mai realizzato in Italia tra Ottocento e Novecento. Il sistema di condotte, turbine per l’adduzione delle acque dal Velino e la conseguente trasformazione in energia.

Conclusasi lo scorso 23 novembre, la mostra presto farà il bis: da lunedì 4 novembre sarà infatti ospitata negli spazi della Biblioteca del Circolo Lavoratori Terni in Via Muratori per essere nuovamente visitabile fino a gennaio 2025. Una nuova chance per tutti coloro che non hanno avuto modo di ammirarla nelle tre settimane di apertura in piazza della Repubblica ma anche per consentire ad un più elevato numero di scolaresche di organizzare visite e approfondimenti sul tema.

Proprio la partecipazione degli istituti scolastici del territorio ha caratterizzato l’esposizione al PalaSi. Le stesse attività verranno replicate anche al CLT tanto che l’apertura della mattina sarà riservata esclusivamente alle scuole, solo su prenotazione, inviando una e-mail a [email protected] oppure contattando Eventi CLT 345 5989038.

Il pomeriggio apertura per il pubblico, tutti i giorni (compresi i festivi) dalle 16 alle 19 con ingresso libero. L’allestimento al CLT, oltre ai pannelli esplicativi prevedrà anche i suggestivi filmati già proposti al PalaSì ed apprezzatissimi da parte dei visitatori.