La politica locale di Gubbio torna sotto i riflettori con l’intervento di Simone Pellegrini, segretario di Sinistra Italiana Gubbio, che attraverso una nota ufficiale ha sollevato nuove critiche nei confronti dell’Amministrazione Fiorucci. Il segretario ha scelto di farsi portavoce del Patto Avanti, il cartello elettorale che comprende Partito Democratico, Psi, Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana, per contestare alcune scelte dell’attuale Giunta. La polemica, incentrata sugli investimenti infrastrutturali del Comune, non ha mancato di sottolineare la disunione e le tensioni all’interno del centrosinistra, evidenziando una frattura che rischia di paralizzare l’intera azione politica.

Nel mirino di Pellegrini vi è principalmente il tema dell’indebitamento comunale. Durante una recente conferenza stampa, il sindaco Vittorio Fiorucci ha comunicato un piano di investimenti che prevede il ricorso a mutui per 12 milioni di euro, cui si aggiunge un ulteriore mutuo di 400mila euro destinato ai lavori su via XX Settembre e alla sistemazione della discarica. Pellegrini, nel suo intervento, ha accusato l’Amministrazione di proseguire sulla strada tracciata dalla Giunta Stirati, senza però apportare una visione innovativa o strategie concrete per il futuro.

Secondo Simone Pellegrini, il Patto Avanti vuole chiarire ai cittadini che il ricorso ai mutui, pur essendo uno strumento legittimo e indice di un bilancio comunale sano, non può essere giustificato senza una chiara pianificazione. “Amministrare un Comune non è come amministrare un’azienda—ha dichiarato il segretario—l’utile non è economico, ma risiede nei servizi offerti e nella crescita della città”. Ha poi puntato il dito contro l’Amministrazione Fiorucci, accusandola di mancare di una visione programmatica e di limitarsi a portare avanti opere lasciate in eredità dalla precedente Giunta senza proporre nuove idee.

Simone Pellegrini critica la prassi di indire conferenze stampa solo alla presenza dei giornalisti

Un elemento centrale della polemica sollevata da Pellegrini riguarda inoltre la prassi, consolidata e diffusa, di indire conferenze stampa rivolte esclusivamente ai giornalisti, senza un coinvolgimento diretto della cittadinanza. Pellegrini critica apertamente questa scelta, definendola una mancanza di trasparenza e un allontanamento dai cittadini, che dovrebbero essere i principali destinatari delle comunicazioni istituzionali.

Questa posizione, tuttavia, solleva alcune riflessioni. L’organizzazione di conferenze stampa con la presenza esclusiva dei giornalisti, piuttosto che in forma assemblearistica, è una pratica adottata per garantire una comunicazione efficace e ordinata. Coinvolgere direttamente il popolo rischia di trasformare ogni annuncio in un’arena di confronto che potrebbe rallentare o distorcere il messaggio.

Forse Pellegrini è rimasto ancorato a visioni e stereotipi di derivazione sessantottina, in cui l’assemblearismo rappresentava la forma corrente di democrazia diretta. Tuttavia, in un contesto moderno, è essenziale trovare un equilibrio tra trasparenza e funzionalità, garantendo che le informazioni siano rese pubbliche in modo chiaro e accessibile, senza per questo rinunciare a una gestione professionale della comunicazione istituzionale.

Fiorucci, da parte sua, ha difeso le scelte dell’Amministrazione, sottolineando che il ricorso ai mutui è uno strumento essenziale per garantire investimenti strategici. Il completamento del parcheggio di San Pietro e la bretella di via Madonna dei Perugini sono solo alcune delle opere che, secondo il sindaco, rappresentano interventi fondamentale per migliorare la viabilità e la qualità della vita dei cittadini. “I mutui sono una forma di finanziamento concessa solo ai Comuni con bilanci sani—ha dichiarato—e il nostro bilancio è stato approvato senza alcuna criticità.”

L’intervento di Pellegrini mette ancor più in evidenza la disunione della sinistra a Gubbio

Fiorucci ha inoltre respinto al mittente le accuse di immobilismo, ribadendo che l’Amministrazione ha già avviato una serie di progetti volti a garantire lo sviluppo del territorio. “I primi sei mesi di mandato sono stati dedicati a consolidare quanto ereditato e a gettare le basi per nuove iniziative—ha spiegato—ma la pianificazione richiede tempo e attenzione.”

La polemica sollevata da Pellegrini evidenzia una piaga ben più profonda all’interno del campo progressista: la mancanza di unità. Il Patto Avanti, nato come coalizione elettorale per unire le forze del centrosinistra, sembra incapace di superare le proprie divisioni interne. Le dichiarazioni del segretario di Sinistra Italiana riflettono non solo una critica all’Amministrazione Fiorucci, ma anche un velato attacco alle stesse dinamiche che regolano il cartello elettorale.

Questo clima di disunione rischia di compromettere ulteriormente la credibilità della sinistra eugubina agli occhi della cittadinanza. In un momento storico in cui il centrodestra appare compatto e ben radicato sul territorio, la frammentazione del centrosinistra non fa che accentuare il divario tra le due forze politiche.

Molti osservatori locali hanno definito la polemica di Simone Pellegrini come sterile e controproducente. Contestare l’indebitamento comunale senza offrire soluzioni alternative rischia di apparire come un esercizio di mera opposizione, privo di contenuti costruttivi. “Se non attraverso i mutui, come dovrebbe un Comune reperire le risorse per investire sul territorio?” è una domanda che, secondo molti, Pellegrini e il Patto Avanti dovrebbero affrontare con maggiore serietà.

La nota del segretario, infatti, non offre risposte concrete su come garantire la sostenibilità economica degli investimenti, limitandosi a criticare l’operato della Giunta Fiorucci. Questo approccio rischia di alimentare la percezione che il centrosinistra sia più interessato a perpetuare le proprie divisioni che a proporre un’alternativa credibile.

Situazione eugubina è un microcosmo di sfide che il centrosinistra affronta in campo nazionale

La situazione politica a Gubbio è un microcosmo delle sfide che il centrosinistra affronta su scala nazionale. Da un lato, vi è la necessità di costruire una coalizione coesa e capace di proporre un programma innovativo. Dall’altro, vi sono tensioni interne che minano la fiducia degli elettori e rallentano l’azione politica.

Per il centrosinistra eugubino, il tempo stringe. Se vuole recuperare terreno, il Patto Avanti deve dimostrare di essere in grado di superare le polemiche sterili e di concentrarsi su progetti concreti per lo sviluppo della città. Ciò richiede non solo una maggiore unità tra le forze della coalizione, ma anche una visione chiara e condivisa per il futuro di Gubbio.

Se il centrosinistra vuole davvero rappresentare un’alternativa credibile, deve smettere di guardare al passato e concentrarsi sul futuro, proponendo soluzioni concrete e lavorando per unire, anziché dividere.