07 Jun, 2025 - 12:05

Sigillo si veste di fiori: torna l’Infiorata del Corpus Domini, un capolavoro di fede e comunità. Miracolo di colori nel cuore dell’Appennino

Sigillo si veste di fiori: torna l’Infiorata del Corpus Domini, un capolavoro di fede e comunità. Miracolo di colori nel cuore dell’Appennino

Sigillo, il piccolo Comune di appena 2.000 abitanti incastonato nel Parco del Monte Cucco, è pronto a stupire ancora una volta. Il 22 giugno 2025, in occasione della festa del Corpus Domini, torna l’Infiorata, una delle manifestazioni più affascinanti e radicate della tradizione umbra.

Un evento che, per maestosità e coinvolgimento, ha ben poco da invidiare a quelli organizzati in centri ben più grandi. A Sigillo, infatti, l’Infiorata non è solo una festa: è un rito collettivo, un gesto d’amore verso il paese, una forma d’arte partecipata che unisce intere generazioni in nome della fede, della bellezza e della memoria.

Una tradizione che affonda le radici nei secoli

Le prime fotografie che documentano l’Infiorata di Sigillo risalgono agli anni Venti del Novecento, ma si racconta – in fonti da verificare e approfondire – che già nel 1600 i fiori venissero gettati dalle finestre al passaggio del Santissimo. Un gesto semplice e commovente, che sarebbe poi cresciuto nel tempo fino a trasformarsi in ciò che oggi è uno degli eventi più attesi del calendario liturgico e culturale sigillano.

“È una tradizione che abbiamo nel sangue, raccontano alcune delle donne che ogni anno partecipano alla raccolta dei fiori, “ce l’hanno insegnata le nostre madri, e noi oggi la insegniamo ai nostri figli. Non potremmo fare a meno di viverla”.

I preparativi: quando tutto il paese si muove insieme

La settimana che precede l’Infiorata è un periodo di frenetico entusiasmo. Ogni giorno, all’alba, gruppi di volontari – soprattutto donne e giovani – si ritrovano sulle pendici del Monte Cucco per raccogliere ginestre, santoreggia, rose, camomilla e altre meraviglie della flora locale. Un gesto antico e rispettoso, che si trasforma in un’occasione di incontro, di racconto, di trasmissione di saperi e affetto.

“Non è solo una gita, è un atto di comunità”, spiega un giovane partecipante, “salutarsi tra i sentieri, scambiarsi i sacchi di fiori, è sentirsi parte di qualcosa di vero”.

La raccolta è seguita dalla speluccatura, cioè la pulizia e preparazione del materiale vegetale, che quest’anno si svolgerà venerdì 20 giugno alle ore 16.00 presso Casa Benedetta, la residenza per anziani del paese: un modo per coinvolgere tutte le generazioni nel cuore pulsante dell’iniziativa.

La notte dell’attesa: disegni, profumi e silenzi operosi

A partire da sabato sera, le strade di Sigillo si popolano di artisti, volontari, bambini e curiosi. Si iniziano a tracciare i disegni che diventeranno, nel giro di poche ore, autentici tappeti floreali.

“È emozionante camminare per il borgo nella notte”, confida una visitatrice abituale, “vedere queste persone chine a terra, intente a disegnare con i petali, ti dà la misura della bellezza di ciò che verrà”.

Il silenzio è rotto solo dal fruscio dei fiori tritati, dal vociare sommesso dei gruppi al lavoro, e dal passaggio di chi offre una bevanda calda o un panino agli infioratori notturni.

Un momento poetico che culminerà, il sabato alle 18.00 nella Chiesa di Sant’Agostino, con la presentazione della monografia su Ippolito Borghese, noto pittore nativo di Sigillo, a cura del dottor Nicola Cleopazzo e in collaborazione con UNITRE.

Il giorno dell’Infiorata: un miracolo che sboccia all’alba

La mattina del 22 giugno, dalle prime luci, il paese cambia volto. Dove prima c’erano semplici vie in pietra, ora affiorano disegni geometrici, decorazioni sacre, raffigurazioni complesse. Un’esplosione di colori e profumi che lascia i visitatori senza parole.

“Non ci si abitua mai”, dice una signora del posto, ogni anno è diverso, ogni anno più bello. È come se Sigillo fiorisse di colpo.

Gli artisti sono tutti locali, molti dei quali cresciuti tra petali e disegni, che con pazienza e cura affinano la loro tecnica anno dopo anno. C’è chi si dedica alle cornici, chi ai dettagli dei volti, chi alla scelta delle sfumature più adatte. Tutti mossi da un sentimento che unisce devozione religiosa, orgoglio identitario e passione artistica.

Quest’anno, il tema scelto è “Ippolito Borghese e la pace”, in onore del Giubileo 2025, ma anche come segno di speranza in un mondo ancora lacerato da conflitti.

La Processione del Corpus Domini: apice e dissolvenza del capolavoro

Alle 11.30 in punto, inizia la solenne Processione del Santissimo Sacramento. Le vie del centro, ornate a festa, accolgono il passaggio del Corpus Domini, preceduto da confraternite, sacerdoti, ministranti e fedeli.

È il momento più intenso e commovente della giornata. Al passaggio del Santissimo, le opere floreali vengono calpestate, secondo una tradizione secolare. Un gesto che, lontano dall’essere distruttivo, è atto di offerta e di fede.

“Sì, si distrugge ciò che si è creato con tanta fatica”, ammette una volontaria, “ma è proprio questo il senso: la bellezza offerta a Dio, non trattenuta per sé.”

Il carattere effimero dell’Infiorata è forse ciò che la rende più preziosa: qualcosa che nasce, esplode in bellezza, e poi scompare. Ma non senza lasciare un segno profondo nelle macchine fotografiche, nei cuori, nella memoria condivisa.

Una festa che unisce arte, fede e solidarietà

La forza dell’Infiorata di Sigillo sta tutta nella sua autenticità. Non è un evento costruito per i turisti, ma un atto spontaneo e comunitario, che chi passa da qui può sentire sulla pelle. È l’incontro di donne e uomini di ogni età, di arte popolare e spiritualità, di gesti quotidiani e significati eterni.

“Sigillo, in quei giorni, non è solo un paese: è un grande laboratorio a cielo aperto, è un tempio fatto di fiori, è un cuore che batte per la bellezza”, afferma un volontario.

E anche se le opere svaniranno in poche ore, la loro eco emotiva durerà ben oltre. Come accade solo nelle cose vere.

Eventi collaterali da non perdere

Oltre all’Infiorata, il programma offre momenti significativi di condivisione e cultura:

  • Venerdì 20 giugno, ore 16.00Speluccatura dei fiori presso Casa Benedetta, con coinvolgimento degli ospiti della casa per anziani.

  • Sabato 21 giugno, ore 16.00Trinciaforaggi in piazza, momento comunitario per la preparazione del materiale vegetale.

  • Sabato 21 giugno, ore 18.00Presentazione della monografia su Ippolito Borghese alla Chiesa di Sant’Agostino, con intervento del dottor Nicola Cleopazzo.

Un appuntamento da segnare in agenda

Se cercate un’esperienza autentica, intensa, capace di mescolare arte, religione e vita quotidiana, l’Infiorata di Sigillo è un’occasione imperdibile. Un piccolo paese che, per un giorno, diventa una tavolozza viva di colori e profumi, sospesa tra cielo e terra.

Appuntamento al 22 giugno 2025: Sigillo vi aspetta con il suo tappeto di fiori, i suoi volti sorridenti, la sua fede profonda e la sua straordinaria, effimera bellezza.

AUTORE
foto autore
Mario Farneti
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE