È successo a Sigillo, in provincia di Perugia. Lì, i carabinieri forestali hanno, in seguito ad una denuncia, rifilato una maxi multa ad una ditta boschiva. Il reato è quello di aver impiegato due operai, due taglialegna nello specifico, non provvisti di permesso di soggiorno.
Sigillo, super multa ad una ditta boschiva
L’imprenditore proprietario dell’azienda perugina, inoltre, è stato contestato per altre irregolarità nella esecuzione del taglio. Questo ha fatto scattare una multa di 1000 euro e, contestualmente, la segnalazione all’ente competente per la sospensione del tesserino. I successivi controlli sulla regolarità del lavoro hanno poi fatto riscontrare le altre irregolarità. Tra cui, la più grave prima menzionata, l’impiego di operati extracomunitari e sprovvisti di permesso di soggiorno. Il combinato di tutte queste trasgressioni ha portato a ben 24mila euro la multa che dovrà risarcire l’azienda.
La denuncia dei carabinieri
La denuncia, che ha poi portato alla maxi multa per l’azienda boschiva di Sigillo, è stata trasmessa dai carabinieri della forestale di Scheggia e Peascelupo. Come riportato dai carabinieri, i militari hanno contestato: “L’utilizzo di lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, fatto che prevede una multa di 5.000 euro per ogni lavoratore impiegato e la reclusione da 6 mesi a 3 anni”.
“Sono state contestate – prosegue la nota – sanzioni amministrative per irregolarità nella esecuzione del taglio per circa 1000 euro e la contestuale segnalazione all’ente competente per la sospensione del tesserino di ditta boschiva”. Oltre che: “Varie irregolarità in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ed elevando sanzioni amministrative per circa 24.000 euro”.