03 Oct, 2025 - 19:00

Sicurezza urbana, la Regione Umbria vara il programma 2025-26: 330mila euro per progetti e interventi sul territorio

Sicurezza urbana, la Regione Umbria vara il programma 2025-26: 330mila euro per progetti e interventi sul territorio

La giunta regionale ha adottato il programma 2025-2026 per la promozione del sistema integrato di sicurezza urbana. Stanziati oltre 330mila euro per interventi, progetti e azioni finalizzate a rendere più sicure le città umbre. L’assessore Francesco De Rebotti spiega: “Oltre 300mila euro per rendere più sicure le città umbre, con interventi che vanno dalla rigenerazione urbana alle dotazioni per la polizia locale”.

La nuova programmazione: risorse, priorità e interventi per le città umbre

Il provvedimento, approvato all’unanimità dalla Giunta regionale dell’Umbria, rientra nella cornice della legge regionale 14 ottobre 2008, n. 13, e definisce gli interventi per il biennio 2025-26. L’obiettivo dichiarato è duplice: rafforzare il sistema integrato di sicurezza urbana e garantire concretamente il diritto alla sicurezza dei cittadini.

Il budget di 330mila euro sarà suddiviso tra i bilanci regionali 2025 e 2026. Nella proposta, che sarà trasmessa all’Assemblea legislativa per la discussione e l’approvazione, rientrano interventi già previsti nei Patti per la sicurezza di Perugia e Terni, insieme all’avviso a sportello per i Comuni che intendono presentare progetti specifici.

Sono previsti interventi mirati al ripristino del decoro urbano e al recupero di spazi pubblici a uso collettivo - ha evidenziato De Rebottima anche progettualità per la prevenzione del disagio e la promozione della qualità della vita, che rappresentano un pilastro della sicurezza nelle società contemporanee”.

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Patti per Perugia e Terni, bando per i Comuni e convenzione con l’Università

Il documento conferma gli impegni assunti con i Patti per la sicurezza delle due principali città umbre. Perugia riceverà 35mila euro all’anno, Terni 25mila, con una continuità di risorse destinata a rafforzare la collaborazione istituzionale e il coordinamento degli interventi locali.

Dal 2026 verrà inoltre attivata una convenzione triennale con l’Università degli Studi di Perugia, che comprenderà attività di ricerca, formazione, eventi pubblici, produzione di materiali informativi e tirocini presso enti regionali e locali. Una scelta che punta a consolidare un approccio scientifico e multidisciplinare alla materia della sicurezza urbana.

Per i Comuni umbri sono stati stanziati 90mila euro per il 2025 e 80mila euro per il 2026. Il bando regionale prevede un cofinanziamento del 75%, che può salire fino all’85% in caso di progetti associati, e contributi massimi commisurati alla popolazione. Tra le azioni prioritarie figurano:

  • modernizzazione delle dotazioni della polizia locale,

  • rigenerazione di aree urbane degradate e industriali dismesse,

  • miglioramento della sicurezza e illuminazione degli spazi pubblici,

  • implementazione di sistemi di videosorveglianza e telesoccorso,

  • progetti di animazione sociale e riduzione del danno.

Criteri di valutazione e priorità per i progetti

I progetti comunali saranno valutati da una commissione regionale che assegnerà un punteggio massimo di 100 punti, sulla base di parametri come la coerenza con i bisogni locali, la qualità della documentazione progettuale e il grado di collaborazione tra enti. In linea con l’impostazione di equità, verranno privilegiati i Comuni che non hanno beneficiato di risorse nel precedente bando 2023-24.

La giunta ha infine confermato la dotazione di un fondo per interventi e servizi sociali e sanitari a favore delle vittime di reati, rafforzando così l’approccio integrato che unisce sicurezza, prevenzione e sostegno alle persone più fragili.

Il programma 2025-26 segna quindi un passo deciso verso una sicurezza urbana più inclusiva e partecipata, che combina interventi infrastrutturali, prevenzione sociale e collaborazione istituzionale. Un modello che punta a rafforzare il senso di comunità e a restituire ai cittadini spazi pubblici più sicuri e vivibili.

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Federico Zacaglioni
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