Sicurezza sul lavoro, in arrivo 9 milioni di euro per le imprese umbre dal bando Inail ISI 2023.
Dal 15 aprile si possono, infatti, richiedere i contributi a fondo perduto. I datori di lavoro possono ottenere fino a 130 mila euro per realizzare progetti di miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti. Si tratta di una nuova risposta importante per i vari settori produttivi regionali. Soprattutto dopo l’apertura di un dibattito serrato conseguente allo sciopero sulla sicurezza dell’11 aprile indetto da Cgil e Uil per dire basta alle morti sul lavoro. Nelle realtà più importanti del settore manifatturiero, secondo i sindacati, si è registrata un’adesione media intorno al 60-70%, con punte del 90%. 

Sicurezza e prevenzione, in Umbria erogati dal 2010 circa 62,5 milioni di euro

Ora, dunque, è tutto pronto per la partenza del bando ISI INAIL 2023. Come previsto dalla tabella di marcia comunicata dall’Istituto lo scorso febbraio, la procedura partirà il prossimo 15 aprile. A partire da tale data i datori di lavoro potranno compilare e registrare la domanda per ottenere i finanziamenti, seguendo il percorso guidato all’interno della procedura. La procedura informatica sarà disponibile fino alla scadenza prevista per le ore 18.00 del 30 maggio 2024.

Nel complesso, a partire dal 2010 – sottolinea in una nota dell’Istituto, la direttrice regionale Inail Umbria Alessandra Ligisono circa 800 le aziende che in Umbria hanno utilizzato i finanziamenti Isi Inail. In totale sono stati erogati circa 62,5 milioni di euro. Fondi utilizzati per introdurre nelle attività produttive processi sempre più in grado di fronteggiare i rischi lavorativi delle specifiche produzioni. Effettuati anche interventi di bonifica da amianto. Adottate procedure per la gestione sistematica del rischio e, infine, sostituite attrezzature e macchinari obsoleti“.

Sicurezza: nel bando Inail un asse per l’agricoltura, si punta sulle microimprese umbre

A livello regionale i finanziamenti ammontano a 8,7 milioni di euro. Anche in questo caso raddoppiati rispetto a quanto già destinato ai programmi di riduzione del rischio che le imprese umbre hanno avviato e in parte realizzato con i precedenti bandi. In particolare, a partire dagli ultimi anni sono state privilegiate le piccole medie-imprese del territorio. Un settore che, come noto, caratterizza circa il 90% il tessuto produttivo regionale
È stato confermato, anche per quest’anno, un asse di intervento specifico per il settore agricoltura. Dovrà contribuire ad elevare la sicurezza di un comparto particolarmente complesso in materia di gestione dei rischi.

Bando ISI Inail 2023: ecco come partecipare

Il bando Inail Isi 2023 per interventi di miglioramento della sicurezza nel lavoro, quest’anno mette a disposizione delle aziende una cifra molto importante. Si tratta del doppio di quella stanziata nella precedente edizione, a conferma di come il problema sia fortemente sentito anche in Umbria. Su scala nazionale sono circa 508 milioni di euro le risorse che verranno erogate a breve attraverso sistemi digitali sempre più evoluti. Una digitalizzazione fatta per consentire una rapida gestione delle procedure istruttorie e di erogazione delle somme. per quanto riguarda le tempistiche di dettaglio verranno a breve rese note attraverso il portale internet di Inail. 
Dal 15 aprile al 30 maggio 2024 è prevista l’apertura della procedura informatica per la compilazione delle domande da parte delle imprese, che dovrà avvenire tramite il portale www.inail.it dove è possibile anche consultare tutti i dettagli del bando. 
   

La direttrice Inail, Ligi: “C’è la ripresa, tanta attenzione alla sicurezza”

Il sostegno Inail alla prevenzione e sicurezza nel lavoro attraverso specifici programmi di finanziamento – conclude la direttrice regionale Inail Umbria, Alessandra Ligiè strategico in questa fase. Si tratta di fondi particolarmente apprezzati in periodi di ripresa e rilancio come quello che sta attraversando il nostro Paese. La disponibilità di questi 9 milioni di euro diventa altresì fondamentale per affrontare il processo di ammodernamento dell’intero sistema produttivo. Questo deve essere pienamente in linea con i parametri di sostenibilità che il Paese sta ponendo al centro degli obiettivi strategici di sviluppo“.