La sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi rende noto di avere provveduto, nella mattinata di ieri martedì 20 agosto, ai sensi dell’art 43 dello statuto comunale, a firmare il decreto di attribuzione dell’incarico di collaborazione in materia di sicurezza urbana al consigliere comunale Antonio Donato.

Al lui spetterà il compito di coadiuvare l’attività della sindaca nell’ambito dello studio e dell’approfondimento delle tematiche relative alle politiche per la sicurezza e per la prevenzione del degrado, nonché nelle relazioni con i soggetti operanti in tale ambito, ivi comprese le Forze dell’Ordine.

Sicurezza, Ferdinandi sceglie Donato

In ragione delle capacità e delle esperienze del consigliere Donato, oltre che per la dedizione e l’attenzione che ha sempre rivolto a questo tema così importante, ho ritenuto di avvalermi della sua collaborazione nell’ambito della delega alla sicurezza che mi sono riservata, certa che saprà portare un prezioso e fattivo contributo”: così la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, motiva la sua scelta.

“Abbiamo partecipato entrambi – fa sapere la sindaca – ai lavori del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, tenutosi in Prefettura, nel corso del quale, insieme ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine, sono state discusse e definite sia le strategie di potenziamento delle azioni di controllo del territorio, sia quelle finalizzate alla partecipazione delle comunità locali rispetto al tema di sicurezza urbana”.

Ferdinandi: “Nuovo piano di contrasto al degrado”

“In particolare – prosegue la prima cittadina – ho chiesto che vengano rafforzati i presidi di sicurezza nelle zone calde della città a partire da alcune aree del centro storico, oltre che in quella di Fontivegge”. “Ritengo inoltre fondamentale – aggiunge – che venga adottato un monitoraggio costante delle situazioni più critiche e che possano essere messi campo interventi tesi a rispondere alle esigenze specifiche di alcuni quartieri, in relazione alle contingenze del periodo e alle criticità già riscontrate da anni sugli stessi territori”.

“Parallelamente – rende, poi, noto Vittoria Ferdinandi – con il contributo del consigliere Donato intendiamo avviare uno studio approfondito sulle buone pratiche adottate in Italia e all’estero in materia di politiche integrate per la sicurezza”. Per la sindaca, infatti, l’obiettivo è quello di “giungere al più presto alla definizione di un nuovo piano di contrasto al degrado e alle situazioni di insicurezza, attraverso anche l’attuazione di interventi di prevenzione sociale, animazione territoriale e integrazione che possono ridurre il rischio di esposizione ai fenomeni di criminalità”.

Antonio Donato: “Sicurezza è nostra priorità”

“La sicurezza è una delle priorità di questa amministrazione, e una cosa deve essere chiara a tutti” ci tiene, innanzitutto, a puntualizzare il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Antonio Donato.

“I dispositivi, gli accordi e le interlocuzioni con i soggetti preposti, attualmente, sono gli stessi che aveva messo in campo l’amministrazione Romizi – dice – Quindi, aldilà dei tentativi di speculazione della minoranza, a meno di due mesi dall’insediamento, noi stiamo gestendo gli effetti di ciò che era stato fatto in passato. I fatti di questi giorni sono la dimostrazione che ciò non basta più e quindi siamo intenzionati aumentare l’attenzione e gli interventi sulla base di tre livelli d’intervento.”

Sicurezza, tre livelli di intervento

“Il primo – sottolinea Donato – ha a che fare con un maggior livello di coordinamento con le forze dell’ordine rispetto alle azioni di repressione del crimine e della microcriminalità. Nessun approccio ideologico ma versatilità e interventi mirati dove ci sono maggiori criticità”.

“Il secondo – continua – ha che fare con la relazione tra sicurezza partecipata e coesione sociale che passa dal coinvolgimento attivo di comitati, cittadini e terzo settore. Il terzo livello ha a che vedere invece con la prevenzione, la rigenerazione sociale, culturale ed economica degli spazi cittadini. Una progettazione che tenga in considerazione l’effettiva fruibilità della cittadinanza tenendo sempre in considerazione i fattori di rischio di degrado a breve e a lungo termine”.