“A volte anziché semplice cronaca sembra di leggere un bollettino di guerriglia permanente non più tollerabile. Scippi, risse, aggressioni, furti sono diventati fenomeni quotidiani“: lo dichiara Marco Rizzo, candidato alla presidenza della Regione Umbria con Democrazia Sovrana Popolare, intervenendo in materia di sicurezza urbana.
“La politica mainstream però – spiega Rizzo – si divide tra una finta destra che promette sicurezza, annuncia proclami e poi non fa nulla e una finta sinistra che finge che non esistano problemi e che la priorità della società civile sia mettere la schwa alla fine di una parola”.
Rizzo: “La mia ricetta per una maggiore sicurezza”
“La mia lunga esperienza politica mi ha insegnato che i problemi non si risolvono con le parole: i problemi nascono sul piano materiale e si risolvono sul piano materiale” afferma il candidato alla presidenza dell’Umbria Marco Rizzo in una sua nota.
“Per avere più sicurezza – dice – servono meno povertà, più educazione e, davvero, anche più controlli; e tutto questo si riassume in una semplice parola: lavoro e prevenzione per la sicurezza. Se si diminuisce il lavoro, aumenta la piccola criminalità. Se il territorio viene abbandonato e lasciato a sè stesso aumenta il senso di impunità”. “Nel frattempo tra la gente per bene – aggiunge – aumenta la rabbia, la frustrazione, l’insicurezza. Senza lavoro aumentano comportamenti disordinati o addirittura disperati”.
Marco Rizzo: “Servono più controlli”
“Dall’altra parte – sottolinea, ancora, Marco Rizzo – sono anche necessari i controlli. Ad esempio per gestire la movida notturna e l’ubriachezza basterebbe avere agenti che circolano in mezzo alla folla. La loro semplice presenza preverrebbe decine di piccoli incidenti e disordini“.
“Ma noi da anni – lamenta, quindi, il candidato alla presidenza dell’Umbria con Democrazia Sovrana Popolare – mettiamo la testa sotto la sabbia e facciamo finta che le forze di polizia siano una specie di manna che cade miracolosamente dal cielo, quando invece sono anch’essi lavoratori. E tra spending review e politiche europee che odiano il lavoro e i lavoratori, ecco che per la pubblica sicurezza, al pari di scuola, sanità e università, si riducono gli impegni di spesa regionali e nazionali che andrebbero invece perlomeno raddoppiati”.
“Se vogliamo più sicurezza dobbiamo scendere dalle nuvole – conclude, pertanto, Rizzo – e tornare a ragionare concretamente. Per avere tutti i servizi serve avere la libertà di decidere da paesi sovrani come impiegare i nostri soldi, e poi decidere di investirli in questi servizi fondamentali per il benessere di tutti. E lasciamo le lamentele agli inefficaci politici di destra e di sinistra“.
Chi è Marco Rizzo
Marco Rizzo, 65 anni, è ideatore insieme a Francesco Toscano di Democrazia Sovrana Popolare, vanta un’esperienza politica di almeno 50 anni. E’ stato, infatti, un protagonista del movimento studentesco nella seconda metà degli anni ‘70 a Torino e ha ricoperto ruoli come segretario, parlamentare ed eurodeputato comunista.
Oggi Marco Rizzo è particolarmente impegnato nella costruzione di un progetto politico che, basato sulla sovranità popolare e sull’insegnamento gramsciano, sappia realizzare un incontro innovativo tra il ceto medio impoverito e la classe lavoratrice, tra cultura di classe e cattolicesimo sociale. Critico verso la gestione politica dei vari governi durante la cosiddetta pandemia, è un attivista contro la guerra e sostiene il multipolarismo. Ritiene fondamentale respingere il totalitarismo liberista e globalista, nonché il pensiero unico del politicamente corretto.
La sua candidatura alla presidenza della Regione Umbria alle prossime elezioni si aggiunge a quelle di: Donatella Tesei, governatrice uscente e ricandidata per il centrodestra; Stefania Proietti, sindaca di Assisi e presidente della provincia di Perugia a capo del campo largo di centrosinistra; Stefano Bandecchi, sindaco di Terni, per Alternativa popolare; Moreno Pasquinelli per il Fronte del Dissenso; e Roberto Fiore per Forza Nuova.