Ivo Ragni Calzuola, per tutti il “Grillo” se ne è andato proprio alla vigilia della Festa dei Ceri. Quella Festa che lui tanto amava e che visse da protagonista da Capodieci del Cero di Sant'Ubaldo nel 1982. Una terribile notizia ha intristito e scosso un po' tutta la comunità eugubina, quantomeno tutti coloro che lo conoscevano, a poche ore dal 15 Maggio. Ma “il Grillo” era anche un grande tifoso del Gubbio, sempre presente alle partite e in settimana agli allenamenti della squadra assieme agli amici di sempre. E proprio in mattinata il club rossoblù lo ricordato con una nota di cordoglio: “Il presidente Sauro Notari e l’A.S. Gubbio 1910 in tutte le sue componenti piangono la scomparsa di Ivo Ragni Calzuola " Il Grillo" grande tifoso rossoblù sempre presente allo stadio e vicino in modo passionale ai nostri colori. In questo momento di grande dolore per tutti giungano le più sentite condoglianze a tutti i suoi familiari”.
Lo piangono anche la Famiglia dei Santubaldari: “Una triste notizia ci raggiunge proprio alla vigilia della Festa: se n'è andato Ivo Ragni Calzuola, per tutti "Grillo", capodieci di brocca dell'anno 1982, grande Ceraiolo della manicchia delle Case Popolari, persona generosa, attiva e sempre vicina alle iniziative della Famiglia. La Famiglia dei Santubaldari, in tutte le sue componenti, e l’intero Popolo Santubaldaro, profondamente colpiti da questa tristissima notizia, esprimono le più sentite condoglianze e immenso sentimento di vicinanza ai familiari. Sant’Ubaldo possa accoglierlo e proteggerlo sotto il proprio piviale. Il Presidente Ubaldo Minelli”, oltre all'Associazione Eugubini nel Mondo: “Brutta, bruttissima notizia alla vigilia della Festa dei Ceri 2025. Improvvisamente ci ha lasciato Ivo Ragni Calzuola, il "Grillo", Capodieci del Cero di S. Ubaldo nel 1982. Grillo, ci mancherai tanto, troppo! Riposa in Pace”.
Pochi giorni fa Gubbio e tutta l'Umbria sportiva, piangevano la scomparsa di Corrado Cerafischi. Classe 1948, sammartinaro doc, bandiera e figura storica rossoblù, fu un punto di riferimento per tante generazioni. Allenò il Gubbio (comprese le giovanili) e fu anche vice di Landi nel 1987, quando i rossoblù approdarono in C2 dopo lo storico spareggio del Curi contro il Poggibonsi. In carriera da calciatore aveva vestito anche le maglie di Spoleto e Foligno, mentre da allenatore, oltre al Gubbio, guidò Città di Castello, Spoleto e Tiberis. "Ci ha improvvisamente lasciato una gloria rossoblù. Il presidente Sauro Notari e l’A.S. Gubbio 1910 in tutte le sue componenti piangono la scomparsa di Corrado Cerafischi, calciatore e capitano della nostra squadra che ha ricoperto poi anche il ruolo di allenatore e team manager rossoblù. In questo momento di grande sconforto e dolore giungano le più sentite condoglianze alla moglie Bruna, ai figli Erika, Claudia e Mirko, a tutti i familiari. Corrado lascia un vuoto incolmabile nei nostri cuori".
Corrado Cerafischi, sicuramente è stato tra i migliori di sempre della storia centenaria del Gubbio, dove inizia nelle giovanili esordendo in prima squadra a 18 anni nel 1966-1967 nel campionato di Promozione. Classe cristallina, di categoria superiore, tant'è che come rivelò proprio Cerafischi in una intervista nel libro del centenario del Gubbio edito dal Corriere dell'Umbria nel 2010: "potevo giocare in serie A, ma dissi di no a Tommaso Maestrelli, in quegli anni al Foggia. Era stato in ritiro a Gubbio con la squadra pugliese e cercò di convincermi in tutti i modi: con il contratto in mano pronto a Pozzolini, non me la sentiì di lasciare Gubbio. In seguito quando Maestrelli passò alla Lazio riprovò in tutti i modi a portarmi con lui; sono stato una settimana ospite a casa sua, ma alla fine non se ne fece di nuovo nulla". In carriera oltre alla Lazio, disse di no anche al Pisa del grande Romeo Anconetani e al Lecce di Fascetti. Gubbio per lui è sempre stata la priorità, gli ha dato il cuore e tutto il suo talento, scrivendo pagine di storia indelebili. Altri tempi, altro calcio, altri uomini...