Sembra che l’area per la sgambatura dei cani in zona archeologica nei pressi del Teatro Romano di Gubbio non trovi pace. È successo che un pitbull di proprietà di una signora sia uscito dalla recinzione attraverso l’ampio spazio lasciato libero dai progettisti al di sotto del cancello d’ingresso. I progettisti non avevano tenuto conto che i cani s’intrufolano dappertutto e se trovano spazio se la svignano. È nella loro natura.
Evidentemente chi ha progettato il cancello non ha mai posseduto cani in vita sua…
Il pitbull non è un cane di piccola taglia, è invece bello grosso e con un aspetto tutt’altro che tranquillizzante e se si lancia contro un bambino, magari solo per fargli le feste, lo stende all’istante e magari gli procura anche qualche lesione.
Cancello mal eseguito nell’aerea di sgambatura dei cani
La proprietaria del cane naturalmente è corsa subito all’inseguimento dell’animale perché si stava dirigendo con determinazione verso l’area giochi dei bambini poco distante. Impresa difficile, vista la prestanza fisica del pitbull, non fosse stato per l’intervento di un addestratore di cani che si trovava lì per caso che ha aiutato la donna a recuperare il cane. Gli eventuali danni alle persone causati dall’evasione improvvisa del pitbull, avrebbe di certo procurato problemi legali all’amministrazione comunale per non aver praticato tutte le misure necessarie al contenimento degli animali.
Dell’inconveniente hanno informato informato la Polizia Locale che ha raggiunto il luogo con una pattuglia e anche i Carabinieri Forestali. Di fatto hanno realizzato i due cancelli sui lati maggiori dell’area senza tenere conto delle dimensioni medie di un cane. Lo spazio nella parte sottostante potrebbe forse trattenere un cane della mole di un San Bernardo ma tutti gli altri, via libera… Immaginatevi poi i cani di piccola taglia, in pratica per tutti questi non esiste recinzione. Vanno e vengono come e quando vogliono.
C’è poi chi ha pensato di mettere una barriera di pietre sotto la parte inferiore dei due cancelli ma si tratta di un ostacolo provvisorio che i cani possono facilmente rimuovere, visto che sono esseri dotati di una certa intelligenza. Talora anche superiore agli umani che hanno progettato certa roba…
Standard di sicurezza rispettati?
Ci poniamo a questo punto una domanda logica: perché aprire un’area del genere se non presenta standard di sicurezza adeguati? Si tratta di un ulteriore episodio di attivismo acefalo alla vigilia delle elezioni che ha visto la giunta iperattivarsi su tutti i fronti, lasciati sguarniti in dieci anni di sonnolenta amministrazione.
Ci si domanda inoltre se i lavori per l’area di sgambatura fossero compiuti al momento dell’ingresso dei cani e dei loro padroni nell’area.
Qualche tempo fa, l’assessore Piergentili aveva dichiarato che l’area avrebbe dovuto “dare una risposta a una vera e propria moltitudine di cittadini che da tempo chiedeva un’area di sgambatura per gli animali a quattro zampe, sollecitata anche dall’intero consiglio comunale”
Tuttavia un’area di questo genere deve saper prestare tutte le garanzie di sicurezza affinché gli animali possano uscire trovando magari vie d’uscita non adeguatamente valutate dagli esseri umani. Anche la vicinanza di un’area giochi per bambini andava ben ponderata perché non è la prima volta che un cane morde un bambino procurandogli ferite gravi o peggio…
Appena aperta, l’area è stata chiusa con i lucchetti
L’area risulta per il momento chiusa con i lucchetti nell’attesa che emerga la soluzione per il problema dell’ampio spazio al di sotto dei due cancelli, della quale non si trova soluzione soltanto aggiungendo un altro pezzo di cancellata, perché i cani hanno l’abitudine di scavare.
Sarà perciò opportuno, oltre all’indispensabile intervento sul cancello, provvedere anche alla costruzione di una soglia in pietra per impedire che i cani scavino per terra e continuino a evadere. Nel caso contrario, il problema si riproporrebbe all’infinito. Intanto hanno chiuso la stalla mentre i buoi sono a passeggio.