Anche Assisi è in campagna elettorale. Lo sarebbe in ogni caso e lo è, a maggior ragione, visto che la sindaca è ufficialmente candidata alla presidenza della regione. Come sappiamo, infatti, Stefania Proietti, dopo settimane di indecisioni e tiramolla, ha deciso di accettare la candidatura a presidente dell’Umbria per conto della coalizione di centrosinistra. Questo ha messo in campo non solo lei ma, in generale, la politica assisana che si sta posizionando in vista dell’appuntamento elettorale. Lo fanno anche i partiti che stanno all’opposizione di Proietti. I quali, contesto alla sindaca la sconvenienza – a loro detta – del doppio ruolo di sindaca e candidata presidente. Triplo, se consideriamo anche che Proietti è la presidente della provincia di Perugia. Pertanto, i gruppi di centrodestra che riempiono i banchi dell’opposizione, hanno formalizzato una mozione di sfiducia alla sindaca Stefania Proietti.

Assisi, sfiducia a Proietti: opposizione all’attacco

I consiglieri di opposizione di centrodestra – Cosimetti Marco, Mignani Francesco, Pastorelli Jacopo, Cannelli Lucio, Fioroni Emidio e Apostolico Stefano – fanno sapere in una nota di aver presentato all’unanimità una mozione urgente per la sfiducia alla sindaca, Stefania Proietti, in quanto la sua candidatura alla Regione è di fatto incompatibile ed inadeguata per poter gestire un comune importante come Assisi.

All’interno della nota si legge: “La sindaca ha già fissato un calendario con il giro di tutti i Comuni dell’Umbria e di tutti i conventi francescani, mantenendo anche il ruolo in Provincia. Va bene che in 8 anni la sindaca non ha fatto nulla di rilevante per Assisi ma con questi impegni nemmeno le questioni ordinarie potrà più affrontare”.

Tra i motivi che hanno spinto alla mozione di sfiducia, ci sarebbe quello della paralisi amministrativa ad Assisi. In tal senso, l’opposizione scrive: “La sindaca non ha concesso ai suoi assessori le principali deleghe (urbanistica, lavori pubblici, personale, bilancio) rimaste tutte ad interim che di fatto sono rimaste insabbiate e senza produrre nulla di rilevante per due legislature con un immobilismo senza precedenti oltre alla delega alle cresime ed ai compleanni che invece ha svolto sempre in prima persona”.

L’invocazione pubblica

Difficile, se non altro numericamente, che la mozione di sfiducia possa far decadere il sindaco di Assisi, Stefania Proietti. Tuttavia, l’opposizione sembra voler mettere la prima cittadina dinanzi ad una presa di responsabilità pubblica. Nella nota, infatti, leggiamo: “Ora gli assessori con deleghe secondarie non possono certo portare avanti la cosa pubblica, inoltre anche il vicesindaco sembra sia candidato alle regionali”.

In conclusione: “Di conseguenza è necessario quanto meno che la sindaca faccia chiarezza e dichiari pubblicamente a chi intenda affidare le funzioni da sindaco sin da subito: con un gesto nobile e chiaro che non può che essere quello delle dimissioni a favore di un sindaco facente funzioni come avvenne con Claudio Ricci che assegnò il ruolo al vicesindaco. I cittadini vogliono sapere, siamo tutti stanchi dei giochetti e delle mezze verità in cui la sindaca è maestra”.

Cos’è e come funziona la mozione di sfiducia

La mozione di sfiducia è un atto politico formale che permette al consiglio comunale di chiedere la rimozione del sindaco dalla sua carica. Per avviare una mozione di sfiducia, è necessario che un terzo dei consiglieri comunali presenti ufficialmente la mozione, indicando le motivazioni della richiesta. Successivamente, la mozione viene discussa durante una seduta del consiglio comunale, dove i consiglieri possono esprimere il loro parere a favore o contro la proposta.

Per essere approvata, la mozione deve ricevere il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri. Se la mozione viene approvata, il sindaco è costretto a dimettersi, e l’intero consiglio comunale viene sciolto, portando a nuove elezioni amministrative. La mozione, secondo l’articolo 52 del Tuel (Testo Unico Enti Locali) va portata in consiglio comunale entro 10 giorni dalla sua presentazione formale.