Le Chiese diocesane di Gubbio e di Città di Castello si preparano a vivere i giorni più intensi dell’anno liturgico: la Settimana Santa, centro e cuore della spiritualità cristiana, un tempo sacro e carico di simboli, silenzi e luce, che culminerà nella gioia della Pasqua di Risurrezione.
A guidare le comunità di fedeli in questo cammino di fede sarà monsignor Luciano Paolucci Bedini, vescovo delle due diocesi unite nella pastorale e nella condivisione del mistero pasquale. La sua presenza sarà segno di unità, presenza viva del pastore che cammina accanto al suo popolo, alternando le celebrazioni tra Gubbio e Città di Castello.
La Settimana Santa comincia domenica 13 aprile con la Domenica delle Palme e della Passione del Signore. Alle ore 10.30, nella cattedrale di Città di Castello, il Vescovo presiederà la celebrazione eucaristica con la benedizione dei rami d’ulivo, simbolo di pace e di accoglienza, seguita dalla proclamazione del Vangelo della Passione, che introduce la Chiesa nel mistero della Croce.
Il Mercoledì Santo, 16 aprile, sarà uno dei momenti più solenni del calendario diocesano: la Messa Crismale, alle ore 17 nella cattedrale di Gubbio. Durante questa celebrazione, il presbiterio si riunisce attorno al proprio vescovo, e vengono benedetti gli oli santi: il crisma, l’olio dei catecumeni e quello degli infermi. Oli che accompagneranno i sacramenti del Battesimo, della Cresima, dell’Unzione e dell’Ordinazione durante tutto l’anno.
Lo scorso anno, la Messa Crismale era stata celebrata a Città di Castello, nella cattedrale dei Santi Florido e Amanzio. Quest’anno sarà trasmessa anche in diretta sui social media delle due diocesi e sul canale 13 di Trg, per permettere a tutti di partecipare, anche a distanza.
La sera del Giovedì Santo, 17 aprile, nella cattedrale di Città di Castello alle ore 18, il Vescovo presiederà la Messa nella Cena del Signore, che rievoca l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio ministeriale. Il gesto della lavanda dei piedi – che verrà riproposto durante la celebrazione – è simbolo di servizio, di amore umile, di una Chiesa che si china sull’umanità per servirla.
Il Venerdì Santo, 18 aprile, alle ore 15.30, il Vescovo sarà a Gubbio nella chiesa di San Giovanni Battista, dove presiederà l’azione liturgica della Passione del Signore e l’adorazione della Croce, cuore dell’esperienza cristiana. In serata, alle ore 19, si terrà la tradizionale Processione del Cristo Morto per le vie di Gubbio, un rito carico di pathos e di spiritualità, vissuto in silenzio, alla luce delle fiaccole e al suono struggente delle marce funebri.
La sera del Sabato Santo, 19 aprile, alle ore 21 nella cattedrale di Città di Castello, la Chiesa entrerà nella Pasqua con la grande Veglia Pasquale, definita da Sant’Agostino “la madre di tutte le veglie”. Si inizierà con la liturgia del fuoco, seguiranno la proclamazione dell’Exultet, le letture bibliche, il Gloria e l’annuncio pasquale del Vangelo della Risurrezione. Un momento di luce che squarcia la notte, per annunciare che la vita ha vinto la morte.
Domenica 20 aprile, giorno della Pasqua di Risurrezione, monsignor Paolucci Bedini sarà a Gubbio, dove alle ore 11 presiederà la Messa nella basilica di Sant’Ubaldo, in cima al monte che veglia sulla città. È un luogo simbolico e amatissimo dagli eugubini, patrono della città e figura di santità radicata nella storia locale.
Il giorno successivo, lunedì 21 aprile – Lunedì dell’Angelo, il Vescovo sarà invece a Montone, alle ore 11 nella chiesa parrocchiale, per la celebrazione eucaristica della Donazione della Santa Spina, una reliquia della Passione di Cristo che ha segnato profondamente la storia religiosa e identitaria della comunità montonese.
Le Chiese diocesane di Gubbio e Città di Castello invitano tutti i fedeli a partecipare con intensità a questi riti, lasciandosi guidare dal silenzio, dalla parola e dalla luce che attraversano i giorni santi.
La Settimana Santa non è solo una rievocazione, ma una possibilità di rinnovamento interiore, un tempo per entrare nella profondità del mistero cristiano. In ogni gesto liturgico, in ogni silenzio della processione, si fa spazio alla speranza: quella di una vita nuova, di una comunità unita, di una fede che sa attraversare il dolore per aprirsi alla gioia della Risurrezione.
In questo 2025, la Settimana Santa nelle diocesi di Gubbio e Città di Castello si configura come un momento di intensa comunione. Due territori, due comunità, un unico cammino di fede accompagnato dalla presenza pastorale di monsignor Paolucci Bedini, segno di unità e di guida spirituale.
In un tempo segnato da incertezze e trasformazioni, la liturgia pasquale diventa ancora più significativa, perché invita a tornare all’essenziale: la fede, la speranza, la carità. Le antiche processioni, le messe solenni, i canti della Veglia, non sono riti vuoti, ma parole che parlano al cuore di chi sa ascoltare.
Entrare nella Settimana Santa significa accettare di essere accompagnati, guidati, trasformati. E come ogni anno, le pietre di Gubbio e le navate di Città di Castello si faranno tempio vivo di questo mistero.