In questi giorni la Regione Umbria si prepara non solo a presentare le sue eccellenze al Salone del Gusto di Torino, ma dà inizio a una svolta decisiva per il settore agricolo con l’approvazione della nuova delibera per la semplificazione dei procedimenti amministrativi in agricoltura. L’iniziativa, voluta dall’Assessore all’Agricoltura Roberto Morroni, ha come obiettivo principale quello di rendere più snello ed efficiente il processo autorizzativo per le imprese agricole umbre. Attraverso il coinvolgimento attivo dei Centri autorizzati di Assistenza Agricola (CAA), riconosciuti a livello regionale.
Questo provvedimento si inserisce in un quadro di riforme che l’Umbria ha avviato negli ultimi anni per modernizzare la gestione amministrativa. Tra queste c’è sicuramente l’introduzione di strumenti digitali innovativi come la piattaforma regionale per le pratiche agrituristiche e il sistema GARI, destinato ad automatizzare la gestione delle pratiche agricole. La novità, particolarmente attesa dagli operatori del settore, rafforza quindi in modo ulteriore questi strumenti puntando a una drastica riduzione della burocrazia.
Nuove misure di semplificazione: procedimenti amministrativi più snelli e veloci in agricoltura
Al centro della delibera approvata dalla Giunta Regionale per il settore agricolo, uno dei più importanti per l’intera regione, c’è il rafforzamento del ruolo dei Centri autorizzati di Assistenza Agricola (CAA). Grazie a questa misura le imprese agricole umbre potranno presentare istanze direttamente tramite i CAA, riducendo i tempi di attesa e semplificando il percorso verso l’ottenimento delle certificazioni e abilitazioni necessarie per le attività di settore. Il coinvolgimento dei CAA rappresenta pertanto una novità significativa, proprio perché permette di accelerare un iter spesso rallentato da complesse procedure burocratiche.
Un’altra novità fondamentale della semplificazione dei processi amministrativi per l’agricoltura è l’introduzione del principio del “silenzio assenso”. Questo significa che, se trascorsi 30 giorni l’Amministrazione non fornisce una risposta, l’autorizzazione richiesta verrà considerata automaticamente concessa. Si tratta di una misura che agevola notevolmente le imprese agricole, accelerando i tempi di risposta e rendendo più semplice l’accesso alle certificazioni.
Le procedure che beneficeranno maggiormente di questa semplificazione sono quelle relative al rilascio della qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP). Ma anche quelle per il rilascio delle abilitazioni per attività agrituristiche, fattorie didattiche e sociali e delle autorizzazioni per l’estirpazione e il reimpianto di superfici vitate. Tutto questo si traduce, in termini pratici, in un abbattimento delle barriere burocratiche che spesso hanno rallentato lo sviluppo del comparto agricolo.
Una riforma che non grava sul bilancio della Regione
Oltre agli aspetti pratici della riforma, che come detto rendono il percorso di sviluppo di uno dei settori fondanti dell’Umbria meno tortuoso, la nota positiva è che essa non grava sul bilancio regionale. Non comporta infatti oneri aggiuntivi per le casse della Regione, al contrario mira a ottimizzare le risorse esistenti e a rendere più efficienti i processi amministrativi in agricoltura attraverso la loro semplificazione. Eliminando cioè gli ostacoli che finora hanno frenato il settore agricolo.
L’assessore all’Agricoltura Roberto Morroni ha commentato: “Con questo intervento, confermiamo il nostro impegno a favore degli agricoltori umbri, offrendo loro strumenti più snelli e funzionali per far fronte alle sfide burocratiche. È un segnale concreto di vicinanza al comparto agricolo, con l’obiettivo di favorirne la competitività e lo sviluppo”.
La delibera rappresenta solo l’inizio di un più ampio processo di monitoraggio e dialogo con i CAA per garantire che le misure di semplificazione vengano attuate in modo efficace. L’obiettivo a lungo termine è quello di continuare a migliorare i procedimenti amministrativi in agricoltura, rendendoli sempre più agili e accessibili.
La Regione Umbria conferma così la sua attenzione per il settore agricolo, considerato uno dei pilastri dell’economia regionale, ponendosi come modello per altre regioni italiane. La semplificazione dei procedimenti amministrativi in agricoltura non è più solo una promessa, quindi, ma una realtà concreta. Capace di dare nuova linfa al settore agricolo e migliorare la competitività delle imprese umbre.