Questa mattina, nei dintorni di Tordimonte, una zona rurale vicino a Orvieto, si è verificato un incidente che ha coinvolto una cagnolina segugio di nome Birba, caduta accidentalmente in un pozzo profondo cinque metri circa Il pozzo, utilizzato per la raccolta di acqua piovana, si trovava in una zona isolata ed è stato teatro di un intervento di salvataggio da parte dei Vigili del Fuoco del distaccamento locale. Grazie alla prontezza e alle tecniche specializzate di soccorso, i soccorritori hanno recuperato l’animale senza riportare ferite.
L’incidente è avvenuto durante una battuta di caccia, quando Birba, cagnolina segugio, inseguendo una preda, si è avvicinata troppo al bordo del pozzo, cadendo all’interno. Fortunatamente, il proprietario, notando la scomparsa della cagnolina, si è subito allarmato e ha chiesto l’intervento dei soccorsi. I Vigili del Fuoco, abituati a operazioni di salvataggio complesse, sono arrivati sul posto in breve tempo e hanno iniziato l’intervento di recupero.
Grazie all’uso di attrezzature adeguate e alla preparazione tecnica del personale, i soccorritori hanno calato uno dei loro uomini nel pozzo per imbracare l’animale e sollevarlo in sicurezza. L’operazione, durata circa un’ora, ha goduto di condizioni meteo favorevoli, facilitando il recupero di Birba, riportata in superficie sana e salva, senza la necessità di cure veterinarie immediate. Il proprietario, visibilmente sollevato, ha potuto riabbracciare la sua cagnolina, lodando il lavoro dei Vigili del Fuoco.
Il caso della cagnolina segugio non è un caso isolato, ma episodi simili si ripetono con frequenza
L’incidente di Birba non è un caso isolato. Purtroppo, episodi simili si verificano con una certa frequenza, specialmente nelle aree rurali o nei contesti naturali dove la presenza di pozzi non segnalati o anfratti pericolosi può rappresentare un rischio per gli animali domestici e, talvolta, anche per le persone.
Negli ultimi anni, ci sono stati diversi casi di cani e altri animali domestici caduti in pozzi o cavità naturali. Un caso particolarmente noto è avvenuto nel 2018, quando un cane da caccia è caduto in un burrone in una zona boschiva dell’Appennino emiliano. L’intervento dei soccorritori è stato lungo e complesso a causa della posizione impervia, ma alla fine il cane è stato salvato. In un altro episodio, accaduto nel 2019 in Toscana, un golden retriever è caduto in un pozzo artesiano profondo circa dieci metri. Anche in quel caso, i Vigili del Fuoco hanno dimostrato la loro prontezza e competenza, riuscendo a salvare l’animale.
Non solo i cani sono vittime di questi incidenti. Anche gatti e altri piccoli animali domestici possono rimanere intrappolati in cavità naturali o artificiali. Nel 2020, un gattino è stato salvato dai Vigili del Fuoco a Padova dopo essere caduto in una canalizzazione sotterranea. I soccorritori, utilizzando tecnologie avanzate come le telecamere a fibra ottica, sono riusciti a localizzare il piccolo felino e a trarlo in salvo.
Gli animali, soprattutto i cani da caccia come i segugi, tendono a seguire il loro istinto e, spesso, a lanciarsi in inseguimenti senza considerare i pericoli dell’ambiente circostante. Questo comportamento istintivo li porta a esplorare zone pericolose, come i bordi di pozzi, burroni o canalizzazioni, dove potrebbero perdere l’equilibrio e cadere, come è accaduto alla cagnolina segugio Birba
Pozzi non segnalati rappresentano serio problema in molte zone rurali
Inoltre, la presenza di pozzi non segnalati rappresenta un serio problema in molte zone rurali italiane. Spesso, questi pozzi sono stati scavati molti decenni fa e, con il tempo, possono essere stati dimenticati o coperti da vegetazione, diventando trappole invisibili per gli animali.
Gli episodi di salvataggi di animali domestici caduti in pozzi o anfratti pericolosi mettono in evidenza la necessità di una maggiore prevenzione e attenzione da parte dei proprietari di animali, nonché delle autorità locali.
In molte regioni italiane, i comuni stanno avviando campagne per censire e mettere in sicurezza i pozzi presenti nelle zone rurali, soprattutto quelli che non sono più utilizzati. Questa operazione richiede però uno sforzo congiunto tra enti locali, agricoltori e proprietari di terreni, che dovrebbero segnalare la presenza di tali strutture alle autorità competenti.
Utilissimi i dispositivi GPS per conoscere in maniera costante la posizione dei propri animali
Anche i proprietari di animali domestici, soprattutto coloro che vivono in aree rurali o frequentano spesso la campagna per attività come la caccia, dovrebbero prestare maggiore attenzione. Un modo per evitare che un animale finisca in situazioni pericolose è assicurarsi che non si allontani troppo durante le passeggiate o le battute di caccia. L’uso di dispositivi GPS per monitorare la posizione degli animali è diventato sempre più popolare e può rappresentare un valido aiuto per prevenire incidenti.
Il salvataggio di Birba mette in luce l’importanza dei soccorsi specializzati e il ruolo fondamentale che i Vigili del Fuoco svolgono in situazioni di emergenza come questa. Gli operatori del soccorso, grazie alla loro preparazione e all’utilizzo di tecnologie moderne, sono in grado di intervenire rapidamente e con efficacia, anche in contesti difficili e pericolosi.
In Italia, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è addestrato a gestire una vasta gamma di situazioni di emergenza, incluse quelle che coinvolgono animali. Le squadre di soccorso dispongono di attrezzature specifiche per il recupero di animali caduti in pozzi o cavità, e il loro intervento può fare la differenza tra la vita e la morte di un animale intrappolato.