Poco dopo la scossa che ha fatto tremare Spoleto nella notte tra il 23 e il 24 aprile, la macchina della Provincia di Perugia si è messa in moto senza esitazioni. Squadre tecniche sono state attivate con urgenza per ispezionare le strutture scolastiche distribuite sul territorio provinciale, in un’azione rapida e coordinata che ha coinvolto tutti i settori interessati. L’intento: garantire serenità alle famiglie e riportare normalità tra i banchi, anche solo con la forza della presenza sul campo.
Le amministrazioni locali hanno deciso di sospendere le attività didattiche nei centri di Spoleto e Campello sul Clitunno nella giornata del 24 aprile, per consentire agli addetti ai lavori di svolgere con celerità le verifiche strutturali sugli immobili scolastici. A Spoleto, il sindaco Andrea Sisti ha disposto la chiusura non solo degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, ma anche di strutture pubbliche come musei, teatri e centri diurni dedicati a persone fragili.
Una misura adottata con senso pratico e tempestività, che ha permesso di evitare disagi ulteriori in una giornata segnata da comprensibile apprensione. La chiusura straordinaria ha coinvolto anche il personale educativo e tecnico, rimasto in contatto con le amministrazioni per ogni esigenza emergente.
Il personale tecnico della Provincia, specializzato nella gestione e manutenzione del patrimonio immobiliare, ha effettuato sopralluoghi approfonditi già a partire dalle prime ore della mattina successiva alla scossa. Gli accertamenti hanno riguardato principalmente la tenuta statica degli edifici e la presenza di eventuali criticità legate all’evento sismico.
I controlli hanno interessato sia le strutture più recenti, costruite secondo criteri antisismici aggiornati, sia gli edifici più datati, dove l’attenzione si è concentrata su eventuali crepe, lesioni o anomalie già note. L’assenza di segnalazioni gravi ha rassicurato le autorità locali, ma l’attenzione resta alta anche nei giorni successivi, con ulteriori ispezioni previste a campione.
"Voglio ringraziare i tecnici dei servizi progettazione edilizia e gestione manutenzione edilizia beni patrimoniale della Provincia di Perugia per il lavoro di controllo che subito hanno intrapreso dalle prime ore del mattino. Ad oggi non risultano esserci danni alle strutture scolastiche di proprietà della Provincia di Perugia".
I rilievi effettuati non hanno evidenziato problematiche strutturali o segni di cedimento. La situazione viene costantemente tenuta sotto osservazione dalle autorità provinciali, in stretto raccordo con i Comuni coinvolti e la Protezione Civile. La sede della Protezione Civile a Santo Chiodo rimane operativa per raccogliere eventuali segnalazioni da parte della cittadinanza.
Nel frattempo, gli uffici provinciali stanno predisponendo una relazione tecnica da trasmettere anche agli enti scolastici, utile a documentare gli esiti delle verifiche e a mantenere alta l’attenzione sulle condizioni del patrimonio edilizio scolastico.
Il sisma è stato registrato alle 23.31 del 23 aprile dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La magnitudo si è attestata a 3.6, con epicentro localizzato a circa 5 chilometri dal centro abitato di Spoleto e a una profondità di 7,4 chilometri. Il fenomeno è stato percepito in maniera distinta dalla popolazione, ma non ha generato situazioni di emergenza né richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco.
Si tratta di un evento inserito in una sequenza sismica monitorata costantemente dagli esperti. La terra ha tremato in modo deciso ma circoscritto, lasciando dietro di sé una scia di preoccupazione più emotiva che materiale.
Segnalazioni di lieve entità sono arrivate anche da altre aree della regione e oltre: Foligno, Terni, Narni, Montecastrilli, Valtopina, Colfiorito e Assisi, fino ad alcune zone della provincia di Ancona. Sui social, numerosi cittadini hanno raccontato la propria esperienza: qualcuno ha riferito di un boato seguito da un movimento percepibile del letto, altri hanno parlato di scosse più leggere, soprattutto nel capoluogo Perugia.
Le testimonianze raccolte online descrivono una notte interrotta dal rumore sordo della terra che si muove. A Spoleto, diversi utenti hanno riportato la sensazione netta di vibrazioni forti, accompagnate da un suono improvviso, quasi metallico. In altre località umbre il sisma è stato percepito come una lieve oscillazione, a tratti simile al passaggio di un mezzo pesante in strada.
Anche se nessun danno è stato registrato, la percezione diffusa e l’impatto emotivo riportano in superficie ricordi mai sopiti, in una regione che conosce bene il linguaggio crudo dei sismi. Le amministrazioni, in queste ore, proseguono nel lavoro silenzioso ma incessante di verifica e prevenzione, consapevoli che la fiducia dei cittadini passa anche da qui.