Le scuole di Terni sono chiuse per tutti ma non per il personale ATA. Il sindaco Stefano Bandecchi del Comune di Terni ha infatti disposto nella serata di ieri la sospensione delle attività didattiche per oggi 3 ottobre a causa dell’allerta meteo arancione diramata dalla Protezione Civile. Una chiusura che non ha riguardato, però, tutto il personale scolastico. Se da un lato studenti e insegnanti oggi sono potuti rimanere a casa al sicuro, il personale ATA è stato invece costretto a recarsi sul posto di lavoro. Una situazione che ha sollevato forti critiche da parte del sindacato FLC CGIL di Terni che sottolinea una “disparità di trattamento“.
L’allerta meteo e l’ordinanza del Comune di Terni
L’allarme è stato lanciato ieri dal Centro Funzionale Decentrato di Monitoraggio Meteo-Idrogeologico della Regione Umbria. Che ha previsto per oggi, giovedì 3 ottobre, un’allerta arancione per rischio idrogeologico e un’allerta gialla per rischio idraulico, temporali e vento. In risposta, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, ha subito firmato un’ordinanza per sospende le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private. Includendo nel documento anche i servizi educativi per la prima infanzia e le sedi universitarie.
Nonostante la gravità dell’allerta e le preoccupazioni espresse nell’ordinanza, il Comune ha deciso però di far lavorare il personale ATA, che si è dovuto presentare regolarmente nei propri istituti. Affrontando difficoltà logistiche legate al maltempo che, nelle prime ore del mattino, ha visto fortissimi temporali in tutta l’Umbtia. Una decisione questa che ha scatenato le reazioni dei sindacati. I quali denunciano una palese ingiustizia nei confronti di una categoria già fin troppo spesso sottovalutata.
Scuole chiuse a Terni ma personale ATA a lavoro: le critiche dei sindacati
Secondo la FLC CGIL di Terni, l’ordinanza emessa dal Comune crea una distinzione ingiustificata tra il personale scolastico. “Mentre infatti studenti e insegnanti potranno evitare i rischi connessi all’allerta meteo restando a casa, al personale ausiliario, tecnico e amministrativo, questa possibilità non è data”, dice la nota diffusa oggi. La decisione appare inspiegabile, considerando che il pericolo per l’incolumità pubblica, indicato chiaramente nell’ordinanza, dovrebbe coinvolgere tutti coloro che lavorano negli istituti scolastici. Senza distinzione di ruoli.
“Il Comune di Terni non ha infatti chiuso le scuole, ma ha semplicemente disposto la sospensione delle attività didattiche ed educative“, specifica il sindacato. “Per cui collaboratori scolastici, operatori, assistenti amministrativi, tecnici, dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi saranno costretti a raggiungere i rispettivi istituti, spesso da fuori comune, con tutti i disagi del caso. Il diritto di evitare quelle che il Sindaco, nell’ordinanza, definisce addirittura “condizioni di pericolo per l’incolumità pubblica, a queste lavoratrici e questi lavoratori, non è concesso. Inspiegabilmente“, conclude la nota.
Un problema che si ripete ciclicamente
Non è la prima volta che una simile situazione si verifica. La FLC CGIL pone l’attenzione su come, in diverse occasioni, si sia assistito a una disparità di trattamento che sembra quasi “discriminatoria” nei confronti del personale ATA. Nonostante i rischi meteorologici, collaboratori scolastici, operatori, assistenti amministrativi e tecnici sono costretti a recarsi al lavoro, esponendosi a situazioni di pericolo. Decisioni di questo tipo, secondo il sindacato, ignorano completamente il diritto di questi lavoratori di tutelare la propria sicurezza, al pari di studenti e insegnanti.
Alla luce di queste criticità, il sindacato chiede un intervento immediato del Comune di Terni per garantire una gestione più equa delle emergenze meteorologiche. Si richiede, nello specifico, che in futuro tutte le categorie del personale scolastico siano trattate allo stesso modo, senza distinzioni, garantendo la sicurezza di tutti coloro che operano nelle scuole.