La Regione Umbria affronta una fase cruciale per la tutela del diritto allo studio mettendo in campo strategie mirate a scongiurare tagli e accorpamenti forzati. Con il nuovo piano scuola approvato dalla Giunta regionale, l’assessore Fabio Barcaioli si fa portavoce di un impegno concreto per preservare la qualità educativa e garantire pari opportunità agli studenti. Di fronte alle sfide imposte dalle recenti direttive governative, che minacciavano di ridurre il numero di autonomie scolastiche e il personale amministrativo, la Regione ha scelto di reagire con decisione.

Durante la seduta della Giunta regionale del 30 dicembre Barcaioli ha illustrato le misure adottate per contenere i tagli e difendere il sistema educativo umbro. Rafforzando il ruolo delle istituzioni scolastiche come pilastri fondamentali per la crescita e l’inclusione sociale.

Il dimensionamento scolastico è la sfida cruciale

La scuola in Umbria affronta una sfida delicata legata al dimensionamento scolastico imposto dalle recenti direttive del Governo. Secondo l’assessore all’Istruzione Fabio Barcaioli il rischio di accorpamenti forzati e tagli al personale avrebbe potuto mettere a repentaglio il diritto allo studio. Soprattutto nelle aree più vulnerabili della regione.

Appena insediati ci siamo trovati di fronte a una sfida che non potevamo ignorare: salvaguardare il futuro della scuola in Umbria”, ha dichiarato Barcaioli. Ha poi sottolineato che senza un intervento rapido si sarebbe potuti arrivare persino al commissariamento, mettendo in discussione la stabilità del sistema scolastico regionale. Ma quindi qual è il piano della Regione Umbria per quanto riguarda la scuola?

Nella seduta del 30 dicembre della Giunta regionale, la delibera n. 1279/2024 ha sancito l’approvazione del Piano regionale dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2025/2026. Questo piano include proposte di dimensionamento che non prevedono riduzioni del contingente di Dirigenti scolastici e Direttori per i servizi generali e amministrativi.

Grazie all’impegno dell’assessore Barcaioli, la scuola in Umbria ha evitato una drastica riduzione delle autonomie scolastiche. Il taglio è stato contenuto a una sola unità, rispetto alle tre inizialmente previste dal Decreto del 30 giugno 2023. Barcaioli ha inoltre reso noto di aver richiesto al Ministero dell’Istruzione e del merito un aggiornamento dei dati sulle iscrizioni, in quanto i numeri effettivi degli studenti risultano diversi dalle stime ministeriali.

Umbria, per Barcaioli la scuola è il pilastro della comunità

Ci siamo mossi immediatamente”, ha spiegato Barcaioli, “abbiamo avviato una verifica puntuale sui dati ministeriali, seguendo l’esempio di altre regioni che hanno già contestato con successo i criteri adottati”. Ha poi evidenziato come il lavoro si sia basato su un dialogo aperto con sindacati, associazioni dei genitori e l’Ufficio scolastico regionaleper costruire insieme una risposta solida e condivisa, nonostante i tempi strettissimi”.

L’assessore ha sottolineato proprio l’importanza di un approccio condiviso per affrontare la questione: “Crediamo che un confronto aperto e costruttivo sia la strada giusta per difendere i diritti dei nostri studenti e lavoratori”. Il suo impegno e quello della Giunta regionale non si limita però alla gestione delle emergenze, ma guarda al futuro. “Per noi la scuola è molto più di un numero in bilancio, è la forza di una comunità che non accetta di essere lasciata indietro. È la garanzia di pari opportunità per ogni bambina e bambino, è l’investimento più importante che possiamo fare per il futuro dell’Umbria”, afferma Barcaioli.

Il quale ha poi ribadito che il sistema scolastico rappresenta uno degli investimenti più importanti per l’Umbria, in termini di pari opportunità e inclusione. “Non ci fermeremo. Difenderemo le nostre scuole, il lavoro di chi le anima ogni giorno e il diritto di ogni studente a crescere in una realtà che non rinuncia alla qualità e all’inclusione”.