“Il tema della disabilità a scuola è e rimarrà centrale nelle azioni di governo di questa amministrazione comunale”: lo dichiara con convinzione la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, pochi giorni prima dell’inizio del nuovo anno scolastico 2024/2025. Nel territorio della regione dell’Umbria, infatti, la data fissata dal ministero dell’Istruzione per la ripresa delle lezioni scolastiche è mercoledì 11 settembre.
“Non solo perché sentiamo come doveroso prestare innanzitutto attenzione a chi necessita di maggiore cura – spiega la sindaca – ma anche perché il fenomeno rappresenta una problematica in forte crescita, in particolare per quanto riguarda i disturbi dello sviluppo neurologico, tra cui i disturbi dello spettro autistico e quelli del comportamento e dell’attenzione”.
Scuola, in crescita gli alunni con disabilità
“A Perugia, il nuovo anno scolastico si sta per aprire con una sensibile crescita del numero di alunni e alunne con disabilità, che saranno 60 in più rispetto allo scorso anno” fa sapere la sindaca Vittoria Ferdinandi. “Questo incremento – afferma, scendendo nel dettaglio – avviene a fronte di uno stanziamento di risorse destinate alla loro assistenza scolastica, stabilito a livello ministeriale sulla base delle iscrizioni relative all’anno scolastico 2023/2024″.
“L’amministrazione comunale – illustra, quindi, Vittoria Ferdinandi – si è recentemente trovata di fronte a una scelta difficile: ridurre, nostro malgrado, le ore di assistenza da 6,5 a 5,5 a causa delle risorse disponibili a bilancio, oppure adoperarsi per colmare questo gap finanziario, andando ad individuare risorse aggiuntive, in attesa che il Ministero adegui il fondo. È ciò che ho cercato di fare con convinzione e determinazione in queste ore”.
“Abbiamo lavorato alacremente – sottolinea, ancora, la sindaca – vagliando ogni possibile strada fino ad individuare la soluzione che si è resa possibile grazie alla collaborazione efficace e sinergica tra gli assessorati alla Scuola, al Sociale e al Bilancio. Grazie alla prontezza e alla sensibilità delle assessore Tizi, Spera e Sartore, siamo riusciti a trovare i fondi necessari affinché il servizio di assistenza per le studentesse e gli studenti con disabilità non subisse riduzioni di orario”.
“Ringraziamo per questo – aggiunge la prima cittadina di Perugia, infine – anche la USL Umbria 1 che ha permesso l’utilizzo anche di fondi destinati alle disabilità”.
Ferdinandi: “Scriverò ai ministri Valditara e Locatelli”
Pur essendo riuscita nell’intento di raccogliere i fondi necessari all’assistenza scolastica degli alunni con disabilità, la sindaca Vittoria Ferdinandi ritiene impossibile “accettare un sistema di norme nazionali che non consenta di erogare le risorse necessarie a garantire un servizio così indispensabile per l’assistenza di chi ha bisogno di supporto durante le attività scolastiche”.
“Per questo motivo – rende noto la sindaca di Perugia – mi impegnerò a sensibilizzare fin da subito il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, e la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, affinché venga modificata quanto prima la norma“. “Una norma – puntualizza Ferdinandi – che necessita di essere adeguata alle esigenze che emergono all’inizio di ogni anno scolastico, consentendo così agli enti locali e alle scuole una adeguata programmazione”.
“Farò inoltre appello – anticipa la sindaca – anche a tutte e tutti i parlamentari, sia di maggioranza che di opposizione, affinché nella nuova manovra di bilancio venga comunque potenziato il fondo destinato a queste necessità. Ritengo sia nell’interesse collettivo trovare soluzioni praticabili e concrete affinché situazioni come queste non debbano mai più verificarsi”.
“Tagliare sull’assistenza scolastica alla disabilità significa stroncare i percorsi di sviluppo e quindi il futuro dei più fragili – conclude Vittoria Ferdinandi – e questo una società civile non può permetterlo. Mi auguro, pertanto, che nel corso del G7 Inclusione e disabilità, in programma il prossimo ottobre nella nostra città (14, 15 e 16), ci sia spazio per affrontare un tema così decisivo per la vita dei nostri studenti e delle nostre studentesse”.